NET | Mandy Barker & CNR – Institute of Marine Sciences, Venice
Dal 27 Novembre 2020 al 28 Febbraio 2021
Venezia
Luogo: D3082 | Woman Art Venice
Indirizzo: San Polo 3082
E-Mail info: info@d3082.org
Sito ufficiale: http://www.d3082.org
D3082 | Woman Art Venice è lieta di presentare un nuovo progetto espositivo, nato dalla sinergia tra arte e ricerca scientifica, per aumentare la consapevolezza e offrire una proposta di azione per la salvaguardia dell’ambiente marino. Un’idea che vede le donne impegnate in prima linea: la fotografa britannica, Mandy Barker e un team di ricerca - quasi interamente femminile - dell’Istituto di Scienze Marine, CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Da venerdì 27 novembre fino al 28 febbraio 2021, D3082 ospita NET | Mandy Barker & CNR – Institute of Marine Sciences, Venice.
Nelle sue fotografie Mandy Barker testimonia il viaggio innaturale dei rifiuti plastici marini, scenari visionari dell’invasione di detriti negli oceani. Immagini a prima vista armoniose, che diventano inquietanti una volta messa a fuoco la tematica.
Il suo lavoro di forte impatto emotivo amplifica il valore del progetto marGnet coordinato dall’istituto di ricerca CNR - Istituto di Scienze Marine di Venezia, e sviluppato in collaborazione con Laguna Project s.n.c, Blue World Institute, Sintol S.r.l., Techeprojects S.r.l.s. Il progetto è cofinanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca.
marGnet è un progetto interdisciplinare innovativo che coniuga sistemi di mappatura, recupero e riconversione dei rifiuti plastici, in particolare le reti da pesca. Un detrito di difficile trattamento, molto pervasivo e pericoloso per gli organismi.
Arte e ricerca scientifica si uniscono e arricchiscono con rispettivi linguaggi, condividendo un unico messaggio: l’invito ad una presa di coscienza e un’azione collettiva condivisa, con una proposta di buone pratiche, per la risoluzione di una problematica urgente e non più procrastinabile.
In linea con questi intenti, l’allestimento della mostra è interamente realizzato con materiali ecosostenibili.
Lo spazio D3082, impegnato nella valorizzazione della ricerca e del lavoro delle artiste, ha fatto proprio questo progetto per renderlo sempre aperto e fruibile, perché non venga meno l’urgenza della tematica e il valore dell’arte nella comunicazione sociale, anche in questo momento di chiusura.
Mandy Barker, fotografa pluripremiata a livello internazionale, lavora a stretto contatto con gli scienziati e le missioni negli oceani in tutto il mondo. Le sue immagini nascono dalla forte contraddizione: l'attrazione estetica iniziale e il successivo messaggio di consapevolezza, per stimolare una risposta emotiva nello spettatore. Nella selezione di immagini in mostra, i resti di reti da pesca e i filamenti plastici sostituiscono - con inquietante naturalezza - la vita degli oceani, rappresentando una sentenza di morte per la flora e la fauna dei mari.
Come testimoniato dalle immagini e confermato dalla ricerca del CNR, gli attrezzi da pesca abbandonati, persi accidentalmente o deliberatamente gettati in mare dai pescatori, rappresentano un’alta percentuale tra i detriti plastici presenti nei fondali.
Con questa visione e con l’invito ad agire, l’opera di Mandy Barker si presta a dare risonanza al progetto sviluppato dal team del progetto marGnet composto da Fantina Madricardo, Michol Ghezzo, Francesca De Pascalis, Nicoletta Nesto, Vanessa Moschino, Aleksandra Kruss, Debora Bellafiore, William Mc Kiver, Jelena Basta, Valentina Zambretti insieme a Gianclaudio Faussone, Riccardo Fiorin, Federico Riccato e Giacomo Cipolato.
marGnet utilizza una metodologia veloce per il monitoraggio su larga scala del fondale marino, mediante mappatura acustica, alla ricerca delle cosiddette “reti fantasma”. Dal 2019 sono stati monitorati due siti pilota nell'Adriatico settentrionale: nella Laguna di Venezia e nell'Arcipelago di Cres e Lošinj in Croazia.
Parte essenziale di questo progetto è la trasformazione dei materiali recuperati, con lo scopo di trasformare un rifiuto in risorsa per un maggiore beneficio economico ambientale e sociale.
Il prototipo portatile di sviluppato nel progetto , trasforma il materiale plastico in carburante marino certificato, a un costo contenuto. Lo scopo è quello di promuovere un il cambiamento anche nel comportamento dei pescatori verso buone pratiche sviluppando, allo stesso tempo, un’economia circolare.
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