Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei
Dal 30 Marzo 2018 al 04 Novembre 2018
Venezia
Luogo: Museo Nazionale di Villa Pisani
Indirizzo: via Doge Pisani 7
Orari: Dal 30 marzo al 30 settembre dalle 9 alle 20. Dal 1 ottobre al 4 novembre 9 alle 18. Chiuso il lunedì
Curatori: Marco Tonon, Daniela Dello Iacovo
Enti promotori:
- Direzione del Polo Museale del Veneto
- Patrocinio del Comune di Stra
Costo del biglietto: Villa, parco e mostra Intero € 10, Ridotto € 7,50 (cittadini UE tra i 18 e i 25 anni). Parco e mostra Intero € 7,50, Ridotto € 5 (cittadini UE tra i 18 e i 25 anni). Gratuito per cittadini UE fino ai 18 anni. Biglietto unico Residenti Riviera del Brenta € 5 (Comuni di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Mira, Noventa Padovana, Stra, Vigonovo)
Telefono per prevendita: +39 041.2719019
Telefono per informazioni: +39 049.502270
Sito ufficiale: http://www.villapisani.beniculturali.it
Dal 30 marzo al 4 novembre 2018 il Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra (Venezia) ospita la mostra Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei.
Il paesaggio è definito come «quella parte di territorio che si abbraccia con lo sguardo da un punto determinato», ma ha costituito l'oggetto di riflessione di molteplici discipline: geografia, ecologia, estetica, arte e architettura che, attraverso i differenti approcci scientifici, ne hanno arricchito la concezione. Le innumerevoli prospettive concettuali del termine "paesaggio", così come le differenti modalità d'interpretazione visiva, forniscono molteplici spunti di riflessione, che divengono fondamentali, oggi, per ripensare al concetto stesso del "paesaggio" e del rapporto di questo, sia esso urbano che naturale, con l'essere umano.
In mostra oltre cento opere e quattro diverse sezioni - una collettiva di alcuni tra i più riconosciuti fotografi contemporanei, una sezione dedicata al paesaggio della Riviera del Brenta nel secolo scorso, gli affreschi onirici e surreali del Settecento e un’installazione immersiva e multisensoriale – che offrono al pubblico un ripensamento del rapporto uomo-mondo, attraverso la sua declinazione paesaggistica. Villa Pisani, inserita in un contesto costruito dall’uomo, costituisce il luogo ideale in cui innestare questa riflessione, consentendo al visitatore non solo di godere delle opere presenti in mostra, ma anche di trasformare la visita al museo in un gioco esperienziale in cui mettere in campo livelli percettivi differenti offerti sia dalle opere esposte sia dalle diverse tipologie paesaggistiche qui presenti, come il boschetto Ottocentesco e il giardino Settecentesco, dotato quest’ultimo di un labirinto tra i più belli d’Europa.
La mostra rappresenta il decimo anniversario di quel percorso di ricerca e valorizzazione sulle forme d’arte antiche e contemporanee intrapreso congiuntamente da Munus, concessionaria dei servizi museali al Museo Nazionale di Villa Pisani e dal Polo Museale del Veneto, a partire dal 2008, che ha accolto nei prestigiosi spazi della Villa e del Parco grandi esponenti dell’arte contemporanea, da Mimmo Paladino a Anselm Kiefer, da Richard Long a Jannis Kounellis, da Mario Merz a Luigi Ontani, le opere dei più celebri protagonisti dell’arte pittorica veneta dell’Ottocento, tra cui gli esponenti della famiglia Ciardi (il padre Guglielmo e i figli Beppe ed Emma) e numerose rassegne di fotografia storica che hanno indagato usi e costumi dei veneti e degli italiani tra l’Ottocento e il Novecento.
Paesaggio. Antiche Memorie e Sguardi Contemporanei è promossa dalla Direzione del Polo Museale del Veneto, organizzata e realizzata da Munus in collaborazione con CRAF e Fondazione Mazzotti e patrocinata dal Comune di Stra.
IL PERCORSO DELLA MOSTRA
La mostra è composta da quattro sezioni, ciascuna delle quali pone un differente focus sul tema del paesaggio.
La sezione contemporanea, realizzata in collaborazione con il CRAF – centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, riunisce oltre venti tra i più importanti protagonisti italiani della fotografia contemporanea; cento opere raccontano, nell’arco di 80 anni, dal 1940 ai giorni nostri, le meraviglie, l’evoluzione e i mutamenti del paesaggio italiano: la suggestione della laguna veneziana, le cime innevate di Cortina, i vigneti delle Langhe piemontesi, le dolci colline della Val D’Orcia, il fascino di Capri, le verdi distese della Puglia, le imponenti rovine archeologiche di Agrigento, ma anche il lavoro dell’uomo nei campi, i palazzi popolari delle periferie, le architetture di ville e palazzi lasciate deperire dal tempo e dall'incuria, i poetici e malinconici siti di archeologia industriale.
In mostra le opere di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luca Campigotto, Bruno Cattani, Giuseppe Cavalli, Carla Cerati, Elio Ciol, Mario De Biasi, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli Guido Guidi, Giuseppe Moder, Toni Nicolini, Cristina Omenetto, Fabiano Parisi, Francesco Radino, Fulvio Roiter, Massimo Siragusa, Carlos Solito.
La sezione dedicata alla Riviera del Brenta, costituita dalle opere provenienti dalla Fondazione Mazzotti di Treviso, è dedicata agli scatti che ritraggono i paesaggi incantanti che si snodano lungo il fiume Brenta, da Padova a Venezia, negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, quando ancora le maestose Ville Venete si stagliavano in un paesaggio pressoché incontaminato dall’industrializzazione e dall’urbanizzazione, come documentano alcune fotografie aeree che ci permettono a colpo d’occhio di monitorare il cambiamento nel paesaggio, prima nella frammentazione a scopo agricolo delle proprietà terriere, poi nella trasformazione industriale. Oltre a Villa Pisani, il nucleo di opere in mostra ci permette di ammirare Villa Foscari detta “La Mancontenta” del Palladio, Villa Foscarini, Villa Mocenigo, Villa Cappello, Villa Gradenigo, i cavalli al traino dei barconi sul Brenta, marinai e pescatori, turisti a bordo del Burchiello e, in lontananza, già si scorgono gli impianti dello stabilimento Mira Lanza: simbolo di un paesaggio – e di un mondo – in mutamento.
I paesaggi settecenteschi che arricchiscono alcuni saloni al Piano Nobile di Villa Pisani costituiscono la sezione settecentesca della mostra: trentotto dipinti di Giuseppe Zais (1709 – 1784) ci restituiscono scorci fantastici, eleganti giardini all’italiana ed altri esempi di architettura del paesaggio, vedute campestri, di bastioni di città, di porti di mare, di colline e verdi distese con castelli, conventi, mulini e popolati da contadini, cavalieri, pescatori, coppie di innamorati e bambini che giocano, ma anche vedute che ricordano fedelmente località note sia in Italia, come l’Isola Tiberina a Roma e uno scorcio sul fiume Arno, sia in Europa, come l’isola di Notre Dame a Parigi e una veduta di Madrid.
Il percorso espositivo si conclude nella suggestiva Coffee House settecentesca, immersa nel parco della Villa, che ospita un'installazione emozionale incentrata sul concetto della “finestra sul paesaggio”: il visitatore si immergerà in un ambiente surreale, dall'effetto straniante e misterioso, che gli permetterà di esser trasportato in luoghi immaginari attraverso un coinvolgente gioco d'illusione stimolato da differenti percezioni sensoriali.
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