Pino Pascali. Dall’Immagine alla Forma

© Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare | Pino Pascali, Particolare di nave con bitta, 1965, stampa fotografica ai sali d’argento su carta, 24x30 cm.

 

Dal 09 Maggio 2019 al 24 Novembre 2019

Venezia

Luogo: Palazzo Cavanis

Indirizzo: Fondamenta delle Zattere

Orari: tutti i giorni dalle 11 alle 18. Chiuso il lunedì

Curatori: Antonio Frugis, Roberto Lacarbonara

Enti promotori:

  • Regione Puglia
  • Comune di Polignano a Mare
  • Puglia Promozione
  • Apulia Film Commission
  • Teatro Pubblico Pugliese
  • Città Metropolitana di Bari
  • Polo Museale della Puglia
  • La Galleria Nazionale Roma

Costo del biglietto: Ingresso gratuito

E-Mail info: info@museopinopascali.it

Sito ufficiale: http://www.museopinopascali.it



In occasione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia curata da Ralph Rugoff la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare presenta “Pino Pascali - Dall’Immagine alla Forma”, una mostra che, a cinquant’anni dalla scomparsa dell’artista – tra i massimi protagonisti della Pop Art e dell’Arte Povera italiana – propone una lettura inedita e sorprendente della sua produzione, accostando l’indagine fotografica a quella scultorea e filmica. La mostra, a cura di Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara, con la direzione artistica di Rosalba Branà, è inserita nel programma degli Eventi Collaterali della Biennale Arte 2019 e inaugurerà il 9 maggio alle ore 18 presso Palazzo Cavanis, Fondamenta delle Zattere.

In seguito alla recente scoperta di un prezioso corpus fotografico di oltre 160 scatti – realizzati e stampati tra il 1964 e 1965 – e grazie all’acquisizione da parte della Fondazione Pino Pascali del Fondo fotografico e del Fondo del Video Pubblicitario, la mostra rivela, con uno sguardo totalmente inedito, la centralità della progettazione e dello studio formale da parte dell’artista, soprattutto attraverso l’assiduo ricorso al disegno e agli appunti fotografici.
Per Pino Pascali (1935-1968) la fotografia non è solo un medium documentativo ma interpretazione e analisi, è soprattutto il desiderio di dare corpo a un racconto individuale che si riverserà senza conflitti nella sua ricerca linguistica.
Negli anni Sessanta la fotografia si incrocia visibilmente con il linguaggio dell’arte così da diventare un forte riferimento di tipo progettuale e teorico. La figura dell’artista che usa la fotografia non solo come documentazione del proprio lavoro ma come traccia progettuale al pari del disegno, diviene molto ricorrente.
 
Attraverso un serrato confronto tra gli appunti grafici sul taccuino personale dell’artista, le fotografie del 1965 e alcune delle più rilevanti opere scultoree e ambientali quali Attrezzi Agricoli (1968), Contropelo (1968), La ricostruzione della Balena (1966), 9 mq di Pozzanghere (1967) e Botole ovvero Lavori in corso (1968), opera quest'ultima che torna in esposizione dopo oltre dieci anni e restaurata con il contributo della Fondazione Pino Pascali, la mostra definisce un percorso attraverso le fasi di intuizione e concepimento dell’opera, articolandosi in alcune sezioni tematiche fondamentali attorno ai temi: “Cose d’acqua”; “Il porto, le barche, il mare”; “Geometrie e moduli”; “Finte sculture”;“Ritorno alla terra”; “Giochi d'infanzia”; “Il teatro e la maschera”. A questo si aggiunge una rilettura del “metodo pascaliano” che intreccia il lavoro artistico con quello pubblicitario e scenografico svolto per la RAI.
 
Nel corso della mostra che durerà fino al 24 novembre 2019, la Fondazione Pino Pascali organizzerà un programma di eventi e manifestazioni in collaborazione con istituzioni culturali con cui il Museo Pino Pascali condivide percorsi e intenti: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Fondazione Teatro Petruzzelli, l’Apulia Film Commission, il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Promozione, Fondazione Carnevale di Putignano, il Polo Biblio Museale di Brindisi e Lecce, l’Associazione Presìdi del Libro, la Fondazione Paolo Grassi - Festival della Valle d’Itria, la Fondazione Di Vagno, le Accademia di Belle Arti di Puglia.
 
La Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare si costituisce nel 2010 ed è un ente compartecipato da Regione Puglia e Comune di Polignano a Mare. La collezione del Museo vanta opere di Jake & Dinos Chapman, Nathalie Djurberg, Matt Collishaw, AES+F, Hans Op de Beeck, Fabrizio Plessi, Jan Fabre, tra gli altri. Nel 2018, in occasione del progetto Pascali2018 che celebra l’artista nei 50 anni dalla sua scomparsa, è stata acquisita al patrimonio della Fondazione l’opera di Pino Pascali Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo (1968).

Nel 2011 la Fondazione ha presentato a Venezia la mostra Evento Collaterale della Biennale Arte Pino Pascali, ritorno a Venezia.
Il CDA della Fondazione è composto da Giuseppe Teofilo, Presidente, Maria Melpignano, Christine Farese Sperken, il Comitato Scientifico da Pietro Marino (Presidente), Valérie Da Costa, Carlo Berardi, Marco Giusti.
 
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con i testi dei curatori Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara e di Rosalba Branà, Valérie Da Costa, Francesco Stocchi e Marco Tonelli.

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