Stabat Mater Dolorosa
Dal 08 Maggio 2015 al 07 Giugno 2015
Venezia
Luogo: Fondazione Giorgio Cini
Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore
Enti promotori:
- Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti Onlus
- Fondazione Giorgio Cini
Telefono per informazioni: +39 041 5289900
E-Mail info: arte@cini.it
Sito ufficiale: http://www.cini.it
In concomitanza con la 56ma edizione della Biennale di Venezia, la “Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti Onlus”, in collaborazione con la “Fondazione Giorgio Cini”, presenta “Stabat Mater Dolorosa”, un’installazione di Giovanni Manfredini, Ennio Morricone, Anna Maria Canopi, ispirata al tema della vita di Cristo e della sua passione.
Un progetto artistico di Giovanni Manfredini che nasce da una storia umana di dolore, dolore che l’arte riesce a trasfigurare. “Stabat Mater Dolorosa“: una corona di rami di rose fusa nell’oro e sospesa in aria.
Solo la musica del grande maestro Ennio Morricone, la voce di Anna Maria Canopi e due fili invisibili la tengono in equilibrio mentre essa, illuminata come se fosse sospesa senza alcun sostegno, rappresenta e parla del dolore di Maria e di quello di ogni donna e di ogni essere umano.
Nella stanza dov’è posta la corona si può entrare uno alla volta e sostare per alcuni minuti. Una stanza buia, dove vi è soltanto la corona d’oro illuminata.
La via della croce, e due fili invisibili la tengono in equilibrio mentre essa, illuminata come se si librasse senza alcun sostegno, rappresenta e parla del dolore di Maria e di quello di ogni donna e di ogni essere umano.Un progetto che nasce da una storia personale ma che diviene universale e che, come recita un verso dell’omonima preghiera di Jacopone da Todi (Eia, Mater, fons amoris, / me sentire vim doloris / fac ut tecum lugeam:..: Oh, Madre, fonte di amore / fammi provare lo stesso dolore / perché possa piangere con te…), riscatta, glorificandolo, il dolore di Cristo, di Maria e dell’Uomo.
Il viaggio della corona inizia alla Fondazione Giorgio Cini, in concomitanza con la 56° edizione della Biennale di Venezia, per poi toccare altre sei tappe nel mondo, da New York a Berlino, da Berlino a Instanbul, per poi arrivare a Roma.
Giovanni Manfredini ha tenuto mostre personali tra le altre a Madrid, Napoli, Roma, Berlino, Basilea, Berna, Londra, Francoforte, Stoccarda.
Principali esposizioni collettive: 54° biennale di Venezia, Moma di New York, Stedelijk Museum di Gand. Le sue opere sono esposte accanto a quelle di Caravaggio nella cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo a Roma, un grande trittico presso il Kaiserdome di Francoforte e presenti in molte collezioni pubbliche e private, tra le altre la Kunsthalle di Stoccarda, Kunstmuseum di Bonn, Smak di Gand, Fukuyama Museum of Art in Giappone, Gallera d’arte moderna di Bologna e Mart di Trento e Rovereto.
Anna Maria Cànopi nasce a Pecorara il 24 aprile 1931.
Giovanissima sente la vocazione verso la vita monastica e verso il silenzio e la contemplazione. È fondatrice e abbadessa dell’abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” nell’Isola di San Giulio, sul lago d’Orta, in provincia di Novara. È conosciuta ed apprezzata come autrice di molti libri sulla spiritualità monastica e spiritualità cristiana. È voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica.
Ha collaborato all’Edizione della Bibbia della CEI, al catechismo della Chiesa Cattolica e alle edizioni dei nuovi messali e lezionari.
Ha preparato il testo della Via Crucis di Papa Giovanni Paolo II al Colosseo nel 1993.
Nel 1995 ha portato la sua testimonianza di monaca benedettina al Convegno dei giovani europei tenutosi a Loreto.
Il 30 agosto 2009 ha ricevuto nella sua abbazia il Patriarca melkita-cattolico Gregorio III Laham, che ha celebrato la Santa Messa con il rito greco-bizantino.
Madre Anna Maria ha ricevuto in dono dal Patriarca la Croce pettorale di Gerusalemme.
Ennio Morricone è compositore, musicista e direttore d’orchestra italiano. Durante la sua carriera si è cimentato in tutte le specializzazioni della composizione musicale: nella musica assoluta così come nella musica applicata, dapprima come orchestratore e direttore in campo discografico, poi come compositore per il teatro, la radio, la televisione ed il cinema.
Dal 1960 Morricone ha musicato oltre 400 film lavorando con moltissimi registi italiani ed internazionali (tra questi: Sergio Leone, Gillo Pontecorvo, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Giuliano Montaldo, Lina Wertmuller, Giuseppe Tornatore, Brian De Palma, Roman Polanski).
La sua produzione di Musica Assoluta comprende più di 100 composizioni scritte dal 1946 ad oggi.
Ha diretto varie orchestre in tutto il mondo, tra le quali si ricordano l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in diverse stagioni sinfoniche, l’Orchestra Filarmonica e del Coro Filarmonico della Scala, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Budapest, l’Orquesta Nacionales de España.
Nella sua lunga carriera Ennio Morricone ha ricevuto moltissimi premi tra cui 8 Nastri D’argento, 5 Bafta, 5 Nomination all Oscar, 7 David Di Donatello, 3 Golden Globe, 1 Grammy Award, 1 European Film Award, oltre al Leone D’Oro e l’Oscar alla Carriera.
La Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti Onlus, fondata a Milano nel 2012 da Arnoldo Mosca Mondadori e Marisa Baldoni in memoria di Vittorio Baldoni e presieduta da Emanuele Vai, rappresenta l’esito di un lungo lavoro sociale e culturale che negli anni i fondatori hanno dedicato alle fasce più deboli della comunità italiana e internazionale.
La Fondazione ha simbolicamente posto come suo patrimonio inalienabile due opere d’arte che insieme formano un ideale dittico: “Morte e Resurrezione dell’Uomo”. La prima rappresenta un Crocifisso (donata dall’artista Mimmo Paladino), la seconda rappresenta la Resurrezione (donata dall’artista Pietro Coletta). La figura del Cristo è dunque il punto di partenza di ogni attività della Fondazione.
Il modello culturale e progettuale del suo Statuto trae ispirazione dal brano evangelico del “Discorso della Montagna”, che si basa sul riconoscimento del bisogno del prossimo come se fosse il nostro stesso bisogno.
La Fondazione si propone dunque di dar voce, dignità e sostegno alle persone che vivono oggi nelle periferie esistenziali della società, trovandosi in stato di povertà, nello sfruttamento e nell’esclusione sociale.
Ogni progetto della Fondazione pone le arti come via per comunicare la bellezza dello Spirito che, come dice il Vangelo, “Soffia dove vuole”. Le arti sono dunque lo strumento perché la presenza del Cristo “si incarni” senza mai imporsi e possa toccare le persone, credenti e non credenti, proponendo una nuova idea di città: inclusiva, plurale, con lo sguardo rivolto al futuro e a coloro che saranno i cittadini di domani.
Tra gli obiettivi principali della Fondazione vi è quello di lavorare affinché la cultura si ponga come valore primario e fondante dell’essere umano e della sua relazione con il mondo, e affinché le arti (intese nel loro spettro più ampio, quindi: la musica, la pittura, la scultura, la poesia, la letteratura, la filosofia, il teatro, la danza) diano voce, sostegno e opportunità di riscatto a coloro che oggi vivono nella marginalità.
Tra i principali progetti realizzati dalla Fondazione: “Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni”, un organico multietnico che mette insieme bambini e ragazzi di diverse etnie – dotati di grande talento per la musica e che spesso provengono da situazioni di grave disagio economico e sociale – con studenti del Conservatorio di Milano e di altre scuole a indirizzo musicale, che accompagnano i giovani talenti nella loro crescita artistica; “Porta di Lampedusa, Porta d’Europa”, installazione in memoria dei migranti morti in mare, ad opera di Mimmo Paladino, che il Papa ha visto recandosi sull’isola quando lì ha tenuto la sua prima enciclica (estate 2013). Il rapporto con Papa Francesco si è intensificato in questi ultimi mesi con il progetto “Portatela ovunque: la Croce di Lampedusa”, una croce alta 2.80 metri, realizzata dal falegname Franco Tuccio con i resti dei legni dei barconi dei naufraghi.
La Croce è stata benedetta dal Papa in Vaticano il 9 aprile 2014; da quel momento è partita per un viaggio culturale e spirituale, promosso dalla Fondazione e che il Papa stesso ha incentivato pronunciando la significativa frase “Portatela ovunque”. Un viaggio che la sta conducendo nelle parrocchie, nei monasteri, nei paesi e nelle città d’Italia, come simbolo di memoria e di preghiera ma anche come elemento di incontro e di unione tra fedeli e laici delle diverse comunità.
Sin dalle prime attività rivolte al mondo del sociale e della cultura, la “Casa dello Spirito e delle Arti” ha potuto inoltre contare e conta tutt’oggi sul supporto, la partecipazione e l’amicizia di importanti nomi del panorama artistico nazionale quali Ennio Morricone, Mimmo Paladino, Pietro Coletta, Giovanni Manfredini, Franco Cerri, Franco Battiato.
Un progetto artistico di Giovanni Manfredini che nasce da una storia umana di dolore, dolore che l’arte riesce a trasfigurare. “Stabat Mater Dolorosa“: una corona di rami di rose fusa nell’oro e sospesa in aria.
Solo la musica del grande maestro Ennio Morricone, la voce di Anna Maria Canopi e due fili invisibili la tengono in equilibrio mentre essa, illuminata come se fosse sospesa senza alcun sostegno, rappresenta e parla del dolore di Maria e di quello di ogni donna e di ogni essere umano.
Nella stanza dov’è posta la corona si può entrare uno alla volta e sostare per alcuni minuti. Una stanza buia, dove vi è soltanto la corona d’oro illuminata.
La via della croce, e due fili invisibili la tengono in equilibrio mentre essa, illuminata come se si librasse senza alcun sostegno, rappresenta e parla del dolore di Maria e di quello di ogni donna e di ogni essere umano.Un progetto che nasce da una storia personale ma che diviene universale e che, come recita un verso dell’omonima preghiera di Jacopone da Todi (Eia, Mater, fons amoris, / me sentire vim doloris / fac ut tecum lugeam:..: Oh, Madre, fonte di amore / fammi provare lo stesso dolore / perché possa piangere con te…), riscatta, glorificandolo, il dolore di Cristo, di Maria e dell’Uomo.
Il viaggio della corona inizia alla Fondazione Giorgio Cini, in concomitanza con la 56° edizione della Biennale di Venezia, per poi toccare altre sei tappe nel mondo, da New York a Berlino, da Berlino a Instanbul, per poi arrivare a Roma.
Giovanni Manfredini ha tenuto mostre personali tra le altre a Madrid, Napoli, Roma, Berlino, Basilea, Berna, Londra, Francoforte, Stoccarda.
Principali esposizioni collettive: 54° biennale di Venezia, Moma di New York, Stedelijk Museum di Gand. Le sue opere sono esposte accanto a quelle di Caravaggio nella cappella Cerasi di Santa Maria del Popolo a Roma, un grande trittico presso il Kaiserdome di Francoforte e presenti in molte collezioni pubbliche e private, tra le altre la Kunsthalle di Stoccarda, Kunstmuseum di Bonn, Smak di Gand, Fukuyama Museum of Art in Giappone, Gallera d’arte moderna di Bologna e Mart di Trento e Rovereto.
Anna Maria Cànopi nasce a Pecorara il 24 aprile 1931.
Giovanissima sente la vocazione verso la vita monastica e verso il silenzio e la contemplazione. È fondatrice e abbadessa dell’abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” nell’Isola di San Giulio, sul lago d’Orta, in provincia di Novara. È conosciuta ed apprezzata come autrice di molti libri sulla spiritualità monastica e spiritualità cristiana. È voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica.
Ha collaborato all’Edizione della Bibbia della CEI, al catechismo della Chiesa Cattolica e alle edizioni dei nuovi messali e lezionari.
Ha preparato il testo della Via Crucis di Papa Giovanni Paolo II al Colosseo nel 1993.
Nel 1995 ha portato la sua testimonianza di monaca benedettina al Convegno dei giovani europei tenutosi a Loreto.
Il 30 agosto 2009 ha ricevuto nella sua abbazia il Patriarca melkita-cattolico Gregorio III Laham, che ha celebrato la Santa Messa con il rito greco-bizantino.
Madre Anna Maria ha ricevuto in dono dal Patriarca la Croce pettorale di Gerusalemme.
Ennio Morricone è compositore, musicista e direttore d’orchestra italiano. Durante la sua carriera si è cimentato in tutte le specializzazioni della composizione musicale: nella musica assoluta così come nella musica applicata, dapprima come orchestratore e direttore in campo discografico, poi come compositore per il teatro, la radio, la televisione ed il cinema.
Dal 1960 Morricone ha musicato oltre 400 film lavorando con moltissimi registi italiani ed internazionali (tra questi: Sergio Leone, Gillo Pontecorvo, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Giuliano Montaldo, Lina Wertmuller, Giuseppe Tornatore, Brian De Palma, Roman Polanski).
La sua produzione di Musica Assoluta comprende più di 100 composizioni scritte dal 1946 ad oggi.
Ha diretto varie orchestre in tutto il mondo, tra le quali si ricordano l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia in diverse stagioni sinfoniche, l’Orchestra Filarmonica e del Coro Filarmonico della Scala, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Budapest, l’Orquesta Nacionales de España.
Nella sua lunga carriera Ennio Morricone ha ricevuto moltissimi premi tra cui 8 Nastri D’argento, 5 Bafta, 5 Nomination all Oscar, 7 David Di Donatello, 3 Golden Globe, 1 Grammy Award, 1 European Film Award, oltre al Leone D’Oro e l’Oscar alla Carriera.
La Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti Onlus, fondata a Milano nel 2012 da Arnoldo Mosca Mondadori e Marisa Baldoni in memoria di Vittorio Baldoni e presieduta da Emanuele Vai, rappresenta l’esito di un lungo lavoro sociale e culturale che negli anni i fondatori hanno dedicato alle fasce più deboli della comunità italiana e internazionale.
La Fondazione ha simbolicamente posto come suo patrimonio inalienabile due opere d’arte che insieme formano un ideale dittico: “Morte e Resurrezione dell’Uomo”. La prima rappresenta un Crocifisso (donata dall’artista Mimmo Paladino), la seconda rappresenta la Resurrezione (donata dall’artista Pietro Coletta). La figura del Cristo è dunque il punto di partenza di ogni attività della Fondazione.
Il modello culturale e progettuale del suo Statuto trae ispirazione dal brano evangelico del “Discorso della Montagna”, che si basa sul riconoscimento del bisogno del prossimo come se fosse il nostro stesso bisogno.
La Fondazione si propone dunque di dar voce, dignità e sostegno alle persone che vivono oggi nelle periferie esistenziali della società, trovandosi in stato di povertà, nello sfruttamento e nell’esclusione sociale.
Ogni progetto della Fondazione pone le arti come via per comunicare la bellezza dello Spirito che, come dice il Vangelo, “Soffia dove vuole”. Le arti sono dunque lo strumento perché la presenza del Cristo “si incarni” senza mai imporsi e possa toccare le persone, credenti e non credenti, proponendo una nuova idea di città: inclusiva, plurale, con lo sguardo rivolto al futuro e a coloro che saranno i cittadini di domani.
Tra gli obiettivi principali della Fondazione vi è quello di lavorare affinché la cultura si ponga come valore primario e fondante dell’essere umano e della sua relazione con il mondo, e affinché le arti (intese nel loro spettro più ampio, quindi: la musica, la pittura, la scultura, la poesia, la letteratura, la filosofia, il teatro, la danza) diano voce, sostegno e opportunità di riscatto a coloro che oggi vivono nella marginalità.
Tra i principali progetti realizzati dalla Fondazione: “Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni”, un organico multietnico che mette insieme bambini e ragazzi di diverse etnie – dotati di grande talento per la musica e che spesso provengono da situazioni di grave disagio economico e sociale – con studenti del Conservatorio di Milano e di altre scuole a indirizzo musicale, che accompagnano i giovani talenti nella loro crescita artistica; “Porta di Lampedusa, Porta d’Europa”, installazione in memoria dei migranti morti in mare, ad opera di Mimmo Paladino, che il Papa ha visto recandosi sull’isola quando lì ha tenuto la sua prima enciclica (estate 2013). Il rapporto con Papa Francesco si è intensificato in questi ultimi mesi con il progetto “Portatela ovunque: la Croce di Lampedusa”, una croce alta 2.80 metri, realizzata dal falegname Franco Tuccio con i resti dei legni dei barconi dei naufraghi.
La Croce è stata benedetta dal Papa in Vaticano il 9 aprile 2014; da quel momento è partita per un viaggio culturale e spirituale, promosso dalla Fondazione e che il Papa stesso ha incentivato pronunciando la significativa frase “Portatela ovunque”. Un viaggio che la sta conducendo nelle parrocchie, nei monasteri, nei paesi e nelle città d’Italia, come simbolo di memoria e di preghiera ma anche come elemento di incontro e di unione tra fedeli e laici delle diverse comunità.
Sin dalle prime attività rivolte al mondo del sociale e della cultura, la “Casa dello Spirito e delle Arti” ha potuto inoltre contare e conta tutt’oggi sul supporto, la partecipazione e l’amicizia di importanti nomi del panorama artistico nazionale quali Ennio Morricone, Mimmo Paladino, Pietro Coletta, Giovanni Manfredini, Franco Cerri, Franco Battiato.
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