The 1st Annual METAVERSE Art@Venice - Genki
Dal 27 Aprile 2022 al 23 Novembre 2022
Venezia
Luogo: Spazio Thetis
Indirizzo: Arsenale Nord
Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Curatori: Angelo Maggi e Fu Sen
Enti promotori:
- Università IUAV Venezia
- Scuola di Dottorato di Storia delle Arti Università Ca’ Foscari Venezia
- Qingdao Wanmei Shengshi Technology Information Co.
- Ltd Huahan International Culture Development Company
Sito ufficiale: http://www.annualmetaverseart.com
Il progetto espositivo "The 1st Annual METAVERSE Art @VENICE" è ideato da Victoria LU, artista eccentrica, docente e forse la più nota critica d’arte del mondo artistico cinese, con la cantante virtuale Autumn e si compone in due sezioni, Cookie Cookie 2.0 personale dell’artista co-ideatrice CryptoZR a cura di Li Zhenhua e dalla collettiva gEnki entrambe ospitate a Spazio Thetis all’Arsenale di Venezia nel periodo della Biennale Arte nei cinquecenteschi edifici dell’Officina Lamierini e della Tesa 106.
gEnki, a cura di Angelo Maggi e di Fu Sen, presenta le ricerche sviluppate congiuntamente da professori, studenti e artisti di Università di diverse parti del mondo, ed è stato promosso dall’ Università IUAV di Venezia e dalla Scuola di Dottorato di Storia delle Arti dell’Università Cà Foscari di Venezia.
L’esposizione, che continuerà anche in futuro in versione cloud, si sviluppa attraverso un percorso di installazioni digitali, opere NFT legate alla blockchain, con performance su web ed è incentrata su un nuovo modello di "curatela autonoma decentralizzata".
La mostra è stata organizzata in modo spontaneo da un gruppo di artisti con i loro sostenitori, i curatori sono stati selezionati dagli artisti stessi, così come i contenuti sono stati curati in modo indipendente, tutto secondo i principi del DAO (abbreviazione di Distributed Autonomous Organization) quindi con un elevato grado di decentramento, utilizzando tecniche di crowdfunding per la raccolta di fondi, co-organizzazione, interconnessione di piattaforme, applicati al concetto curatoriale.
Durante i sette mesi di esposizione, il numero di artisti presenti sia online che offline, arriverà a superare i 200, e diversi eventi si susseguiranno coinvolgendo numerosi artisti che popoleranno i metaversi, mondi virtuali paralleli, interagendo in tempo reale con Venezia da ogni parte del mondo.
Tra i numerosi artisti partecipanti citiamo: Fei Jun, docente universitario e artista che ha rappresentato la Cina all’edizione 2019 della Biennale Arte di Venezia; Popil, curatrice e designer di animazioni indipendente, progetto Animated Reality Metaverse Exhibition; A-Duo, cantante e artista musicale; Zhao Xiaoli, pittrice, artista digitale e influencer; Song Ting, artista NFT e studiosa delle antiche tradizioni pittoriche cinesi. Numerosi studenti del Beijing Institute Fashion Technology, progetto Weak Entity Virtual Fashion Series. Liu Jiaying (Crypto ZR), crypto artista e fondatrice di società blockchain.
Alla mostra collettiva gEnki hanno, inoltre, partecipato studenti e docenti provenienti da università e istituti di formazione di tutto il mondo.
gEnki ha l’intento di coinvolgere il pubblico e stimolare l’apprezzamento delle nuove tendenze dell’arte digitale e mira in particolare al coinvolgimento della Generazione Z,ovvero tutti coloro che sono nati tra il 1995 e il 2009 e che sono stati influenzati sin dalla nascita dalla tecnologia, dai dispositivi di messaggistica istantanea, dagli smartphone e dai giochi online e sono, pertanto, anche conosciuti come “Nativi Digitali”.
Con il continuo aggiornamento dei vari dispositivi hardware e software come 5G, AI, big data, blockchain, tecnologia di realtà virtuale, aumentata xR (Extented Reality), si sono sviluppate nuove arti multimediali e nuovi elementi visivi, i cui contenuti trasformativi e interattivi si possono trovare ovunque sulla Rete.
Gli utenti attraverso la vita virtuale nella Rete possono superare i limiti dello spazio fisico, oltrepassando la barriera tra la cognizione cerebrale, immaginazione mentale e mondo reale. È il cosiddetto "METAVERSO" che è divenuto un hot topic non solo tra i creativi ma anche tra gli investitori a livello mondiale.
Genki è un concetto filosofico antico in Cina e Giappone, che si riferisce all'origine del mondo, e rappresenta l’energia vitale che genera ogni cosa, dando giustificazione dei fenomeni di formazione, sviluppo, mutamento e fine. Essere Genki significa dare il meglio di se stessi e creare un legame positivo con le persone. Lo studio del Genki si riferisce alla percezione umana della natura e del mondo, può, quindi, contribuire a far comprendere il legame tra il mondo fisico e il mondo virtuale? Possono varie modalità di interazione immersiva tra persone, cose e ambiente nel Metaverso, creare valore e suggerire un’interpretazione del senso dell'esistenza?
Il Metaverso, composto da mondi virtuali paralleli collegati tra loro, si sviluppa nel digitale, la sua materia infatti è costituita da dati e informazioni, ed è frutto di diversi elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata, ma è anche in stretta correlazione con l’universo fisico, in quanto ne condivide la stessa struttura spazio-temporale.
Si accede al Metaverso tramite alcuni dispositivi come computer o smartphone, e per rendere l’esperienza più immersiva, anche con visori di realtà aumentata. Gli utenti nel Metaverso creando avatar realistici possono vivere esperienze virtuali, svolgere attività, fare acquisti ed investimenti, partecipare a conferenze o concerti, interagendo socialmente con nuove modalità.
L’avatar trasporta ciò che desideriamo rappresentare, anche di noi stessi, in nuova dimensione, alimentando una riflessione sul tema dell’identità in una realtà “altra” che è non solo digitale, ma anche globale.
Il metaverso sarà il riferimento per realizzare esperimenti di cooperazione incrociata, potenziamento tecnologico, apertura e tolleranza, uguaglianza e libertà, prendendosi cura del futuro, proteggendo l’ambiente, aspirando a un coinvolgimento globale e stimolando interazioni intellettuali e l’immaginazione.
Discriminazioni egoistiche e razziste imperversano nel mondo odierno, mentre gEnki vuole indicare un cambiamento, proporre un nuovo modello di aiuto reciproco e di condivisione in cui un’arte senza confini di nazionalità, genere o età, attraverso la sua bellezza, possa dare speranza.
Gli Artisti di gEnki si dichiarano come un gruppo di nuovi esseri umani disposti a esistere nell’universo parallelo del Metaverso attraverso l'immaginazione virtuale e al di fuori dello spazio fisico.
Il comitato scientifico è formato da Angelo Maggi, Fei Jun, Xue Lei, Popil and Chen Xu.
La curatela è affidata al Prof. Angelo Maggi, Vicerettore per le Relazioni internazionali presso l’Università IUAV di Venezia e al curatore PhD Sen Fu. Rick Juang è il curatore tecnico. Il progetto di allestimento è stato curato dallo studio di architettura andreanalesso di Padova.
Il futuro è arrivato, voliamo oltre il futuro!
NOTE SUL PERCORSO ESPOSITIVO
Negli affascinanti edifici cinquecenteschi di Spazio Thetis all’Arsenale di Venezia, durante il periodo di Biennale Arte, l’innovativo progetto espositivo gEnki presenta un percorso di installazioni digitali e performance sul web su schermi a led immersivi che si snoda tra due padiglioni, Lamierini e la tesa 106, dove si alternano progetti di singoli a progetti corali di numerosi artisti, nell’ottica di condivisione tipica del Metaverso.
Impossibile citarli tutti e difficile operare una selezione tra i progetti incentrati su temi attuali e talvolta filosofici, come il dialogo tra l’impermanenza e l’immortalità digitale, la fluidità di genere, (Serie Theirs) il conflitto tra tradizione e tecnologia pacificabile nel Metaverso, (Odissey in the Metaverse e Cosmo NFT Chamber) visioni di nuovi modelli di civiltà basata sul riciclo e la sostenibilità. (ONE TON PROJECT ) .
Altri Artisti riflettono sulle nuove modalità di transazione monetaria delle criptovalute per indurre lo spettatore a ripensare al collettivismo e alla centralità. (₿, Who is Satoshi) non manca il fashion, con sfilate di moda con tecnologia Extended Reality, per creare esperienze immersive di integrazione online e offline. (FASHION IN EXTENDED REALITY)
Le considerazioni sul corpo nella realtà fisica e digitale si spingono ad indagare attivamente il legame virtuale tra il corpo e lo spazio, a partire dai dati prodotti dallo “spazio corporeo negativo”, l’area esterna tra due parti del corpo misurandole e ricavando dati per elaborare uno spazio virtuale che offre l’esperienza visiva di qualcosa che non poteva esser visto prima. (Future Body)
Fei Jun, artista presente anche nell’edizione 2019 della Biennale Arte al Padiglione nazionale Cina e docente in diverse Accademie di arte e tecnologia tra New York e la Cina, con il suo progetto We Humans on Mars esplora con romanticismo la possibilità di crisi esistenziale degli immigrati virtuali sul Pianeta Rosso , che guardano la Terra e la vita precedente da lontano con distacco filosofico e una curiosità nuova, il tutto attraverso una tecnologia 3d da gaming multiplayer, che ne offre una versione ludicizzata.
Diversi gli Artisti che propongono dialogo tra l’estetica e la tecnologia come in Cosmo Chamber la prima collezione NFT connotata da una notevole sensibilità verso l’estetica orientale, i cui creatori cercano di creare un Metaverso NFT usando come riferimento le tradizioni storiche asiatiche. Ogni artista porta il proprio apporto stilistico visivo unico nel progetto ma condivide con gli altri un interesse per l’estetica artistica dell'Estremo Oriente.
Nel progetto Future Trip i giovanissimi artisti appartenenti alla Generazione Z, dopo un attento studio delle costruzioni tradizionali e tribali cinesi, le hanno rappresentate come potrebbero apparire nel Metaverso e il pubblico potrà entrare virtualmente in questa ipotetica realtà futura.
L’allestimento espositivo culmina con l’originale installazione di un grande monitor di 4 metri per 3 posizionato all’interno di una piscina per esperimenti scientifici appartenente alla società di ingegneria marina, Thetis spa, che ospita la mostra, attualmente vuota e protetta da una rete, lo schermo riproduce un video musicale Born a Drum Queendell’artista A-DUO con scene di danza dei tamburi da cui emerge il processo che va dalla competizione iniziale alla successiva integrazione tra i danzatori tradizionali e i danzatori contemporanei, creando un dialogo tra cultura classica e modernità.
Da notare inoltre la numerosa presenza di affermate crypto artiste donne, ancora rare nel mondo occidentale in questa nuova frontiera dell’arte.
Liu Jiaying in arte CryptoZR nella personale COOKIE COOKIE 2.0 al padiglione Lamierini, incentra il suo lavoro sul metaverso e sulle comunità online della blockchain e delle nuove possibilità di spazi e relazioni.
Una mostra ibrida tra virtuale e reale con un’esposizione digitale dove l’unica opera fisica è la scultura YAP721 ispirata alla moneta di pietra dell’isola di Yap, che diede vita alla prima forma di moneta su registro e al primo antenato della blockchain. Altro tema centrale per il lavoro di CryptoZR è infatti quello delle criptovalute, del trading e della creazione del credito.
VICTORIA LU nasce in una famiglia di intellettuali a Taiwan ed emigra negli Stati Uniti all’inizio degli anni ‘70. Si forma sia presso il Collegio di Cultura Cinese a Taipei e presso l’Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles, conseguendo successivamente la Laurea Triennale e Magistrale in Pittura presso l’Università statale della California. Inizia a scrivere come critica d’arte e l’attività curatoriale negli anni Settanta. Tornata a Taiwan, inizia ad aiutare il governo a elaborare delle politiche riguardo l’arte pubblica e la promozione dell’educazione artistica verso il grande pubblico. Victoria Lu è stata la prima donna critica d’arte e curatrice del mondo artistico contemporaneo cinese. Attualmente insegna al programma di Dottorato in “Creative Industry” presso l’Università Shih-Chien di Taipei e presso la Scuola di Cinema e Audiovisual di Barcellona. Collabora, inoltre, con diverse istituzioni culturali ed è Direttrice Creativa del Museo di Arte Contemporanea di Shanghai, dell’Art Center Bund 18 di Shanghai, del Museo di Arte contemporanea Moon River di Pechino e del Museo Today Art di Pechino. È direttrice del Programma di Ricerca Estetica URBart all’ Università Autonoma di Barcellona e all’EINA Istituto Universitario di Design e Arte di Barcellona e Presidentessa dell’ Hub Creativo Future Pass di Taipei, Shanghai, Hangzhou e Los Angeles. Ha curato l’evento collaterale alla 54esima Biennale di Venezia “Future Pass: From Asia to the World”.
ANGELO MAGGI è professore associato di Storia della rappresentazione fotografica dell’architettura e Storia dell’architettura contemporanea presso l'Università IUAV di Venezia. Attualmente ricopre il ruolo di mandatario del Rettore Iuav per le Relazioni Internazionali. Orientato agli studi della fotografia d’architettura, nell’insegnamento svolto presso numerose università italiane ed estere e nei lavori recenti, egli ha approfondito temi relativi alla rappresentazione intesa come strumento di indagine storiografica. Maggi ha largamente pubblicato saggi e libri. E’ autore di studi scientifici sulle figure di John Soane, Robert Byron, Evelyn George Carey, Giorgio Casali, Italo Zannier, Luigi Ghirri, Helmut Gernshiem, Lucia Moholy e attualmente svolge un lavoro di riscoperta e rivalutazione del fotografo d’architettura e saggista George Everard Kidder-Smith con contributi editoriali e partecipazione a conferenze internazionali.
SEN FU è nato nel 1987 a Qingdao, in Cina. Ha conseguito la laurea triennale in New Media e un Master in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Attualmente è dottorando di ricerca presso l'Università Ca'Foscari di Venezia dove sta lavorando ad una tesi sulla Storia dei Padiglioni della Biennale Cinese.
Ha avuto le seguenti esperienze lavorative presso la Biennale di Venezia: Regia del documentario di “Future Pass” per Evento Collaterale 2011; Assistente curatore di “Cracked Culture” e “Eastern Border”, Evento Collaterale 2011; Assistente curatore “The voice of unseen” per Evento Collaterale 2013; Curatore della mostra “A light-year”, Evento Collaterale, nel 2015; Produttore di “Modus” per Evento Collaterale nel 2017. Curatore e produttore di “Chinese Medicine” presso la Ierimonti Gallery di New York nel 2018. Coordinatore dell’evento collaterale Biennale Architettura 2021 di Venezia dal titolo Hakka Earthen Houses on variation – Co-operative Living, Art and Migration Architecture in China a Forte Marghera.
gEnki, a cura di Angelo Maggi e di Fu Sen, presenta le ricerche sviluppate congiuntamente da professori, studenti e artisti di Università di diverse parti del mondo, ed è stato promosso dall’ Università IUAV di Venezia e dalla Scuola di Dottorato di Storia delle Arti dell’Università Cà Foscari di Venezia.
L’esposizione, che continuerà anche in futuro in versione cloud, si sviluppa attraverso un percorso di installazioni digitali, opere NFT legate alla blockchain, con performance su web ed è incentrata su un nuovo modello di "curatela autonoma decentralizzata".
La mostra è stata organizzata in modo spontaneo da un gruppo di artisti con i loro sostenitori, i curatori sono stati selezionati dagli artisti stessi, così come i contenuti sono stati curati in modo indipendente, tutto secondo i principi del DAO (abbreviazione di Distributed Autonomous Organization) quindi con un elevato grado di decentramento, utilizzando tecniche di crowdfunding per la raccolta di fondi, co-organizzazione, interconnessione di piattaforme, applicati al concetto curatoriale.
Durante i sette mesi di esposizione, il numero di artisti presenti sia online che offline, arriverà a superare i 200, e diversi eventi si susseguiranno coinvolgendo numerosi artisti che popoleranno i metaversi, mondi virtuali paralleli, interagendo in tempo reale con Venezia da ogni parte del mondo.
Tra i numerosi artisti partecipanti citiamo: Fei Jun, docente universitario e artista che ha rappresentato la Cina all’edizione 2019 della Biennale Arte di Venezia; Popil, curatrice e designer di animazioni indipendente, progetto Animated Reality Metaverse Exhibition; A-Duo, cantante e artista musicale; Zhao Xiaoli, pittrice, artista digitale e influencer; Song Ting, artista NFT e studiosa delle antiche tradizioni pittoriche cinesi. Numerosi studenti del Beijing Institute Fashion Technology, progetto Weak Entity Virtual Fashion Series. Liu Jiaying (Crypto ZR), crypto artista e fondatrice di società blockchain.
Alla mostra collettiva gEnki hanno, inoltre, partecipato studenti e docenti provenienti da università e istituti di formazione di tutto il mondo.
gEnki ha l’intento di coinvolgere il pubblico e stimolare l’apprezzamento delle nuove tendenze dell’arte digitale e mira in particolare al coinvolgimento della Generazione Z,ovvero tutti coloro che sono nati tra il 1995 e il 2009 e che sono stati influenzati sin dalla nascita dalla tecnologia, dai dispositivi di messaggistica istantanea, dagli smartphone e dai giochi online e sono, pertanto, anche conosciuti come “Nativi Digitali”.
Con il continuo aggiornamento dei vari dispositivi hardware e software come 5G, AI, big data, blockchain, tecnologia di realtà virtuale, aumentata xR (Extented Reality), si sono sviluppate nuove arti multimediali e nuovi elementi visivi, i cui contenuti trasformativi e interattivi si possono trovare ovunque sulla Rete.
Gli utenti attraverso la vita virtuale nella Rete possono superare i limiti dello spazio fisico, oltrepassando la barriera tra la cognizione cerebrale, immaginazione mentale e mondo reale. È il cosiddetto "METAVERSO" che è divenuto un hot topic non solo tra i creativi ma anche tra gli investitori a livello mondiale.
Genki è un concetto filosofico antico in Cina e Giappone, che si riferisce all'origine del mondo, e rappresenta l’energia vitale che genera ogni cosa, dando giustificazione dei fenomeni di formazione, sviluppo, mutamento e fine. Essere Genki significa dare il meglio di se stessi e creare un legame positivo con le persone. Lo studio del Genki si riferisce alla percezione umana della natura e del mondo, può, quindi, contribuire a far comprendere il legame tra il mondo fisico e il mondo virtuale? Possono varie modalità di interazione immersiva tra persone, cose e ambiente nel Metaverso, creare valore e suggerire un’interpretazione del senso dell'esistenza?
Il Metaverso, composto da mondi virtuali paralleli collegati tra loro, si sviluppa nel digitale, la sua materia infatti è costituita da dati e informazioni, ed è frutto di diversi elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata, ma è anche in stretta correlazione con l’universo fisico, in quanto ne condivide la stessa struttura spazio-temporale.
Si accede al Metaverso tramite alcuni dispositivi come computer o smartphone, e per rendere l’esperienza più immersiva, anche con visori di realtà aumentata. Gli utenti nel Metaverso creando avatar realistici possono vivere esperienze virtuali, svolgere attività, fare acquisti ed investimenti, partecipare a conferenze o concerti, interagendo socialmente con nuove modalità.
L’avatar trasporta ciò che desideriamo rappresentare, anche di noi stessi, in nuova dimensione, alimentando una riflessione sul tema dell’identità in una realtà “altra” che è non solo digitale, ma anche globale.
Il metaverso sarà il riferimento per realizzare esperimenti di cooperazione incrociata, potenziamento tecnologico, apertura e tolleranza, uguaglianza e libertà, prendendosi cura del futuro, proteggendo l’ambiente, aspirando a un coinvolgimento globale e stimolando interazioni intellettuali e l’immaginazione.
Discriminazioni egoistiche e razziste imperversano nel mondo odierno, mentre gEnki vuole indicare un cambiamento, proporre un nuovo modello di aiuto reciproco e di condivisione in cui un’arte senza confini di nazionalità, genere o età, attraverso la sua bellezza, possa dare speranza.
Gli Artisti di gEnki si dichiarano come un gruppo di nuovi esseri umani disposti a esistere nell’universo parallelo del Metaverso attraverso l'immaginazione virtuale e al di fuori dello spazio fisico.
Il comitato scientifico è formato da Angelo Maggi, Fei Jun, Xue Lei, Popil and Chen Xu.
La curatela è affidata al Prof. Angelo Maggi, Vicerettore per le Relazioni internazionali presso l’Università IUAV di Venezia e al curatore PhD Sen Fu. Rick Juang è il curatore tecnico. Il progetto di allestimento è stato curato dallo studio di architettura andreanalesso di Padova.
Il futuro è arrivato, voliamo oltre il futuro!
NOTE SUL PERCORSO ESPOSITIVO
Negli affascinanti edifici cinquecenteschi di Spazio Thetis all’Arsenale di Venezia, durante il periodo di Biennale Arte, l’innovativo progetto espositivo gEnki presenta un percorso di installazioni digitali e performance sul web su schermi a led immersivi che si snoda tra due padiglioni, Lamierini e la tesa 106, dove si alternano progetti di singoli a progetti corali di numerosi artisti, nell’ottica di condivisione tipica del Metaverso.
Impossibile citarli tutti e difficile operare una selezione tra i progetti incentrati su temi attuali e talvolta filosofici, come il dialogo tra l’impermanenza e l’immortalità digitale, la fluidità di genere, (Serie Theirs) il conflitto tra tradizione e tecnologia pacificabile nel Metaverso, (Odissey in the Metaverse e Cosmo NFT Chamber) visioni di nuovi modelli di civiltà basata sul riciclo e la sostenibilità. (ONE TON PROJECT ) .
Altri Artisti riflettono sulle nuove modalità di transazione monetaria delle criptovalute per indurre lo spettatore a ripensare al collettivismo e alla centralità. (₿, Who is Satoshi) non manca il fashion, con sfilate di moda con tecnologia Extended Reality, per creare esperienze immersive di integrazione online e offline. (FASHION IN EXTENDED REALITY)
Le considerazioni sul corpo nella realtà fisica e digitale si spingono ad indagare attivamente il legame virtuale tra il corpo e lo spazio, a partire dai dati prodotti dallo “spazio corporeo negativo”, l’area esterna tra due parti del corpo misurandole e ricavando dati per elaborare uno spazio virtuale che offre l’esperienza visiva di qualcosa che non poteva esser visto prima. (Future Body)
Fei Jun, artista presente anche nell’edizione 2019 della Biennale Arte al Padiglione nazionale Cina e docente in diverse Accademie di arte e tecnologia tra New York e la Cina, con il suo progetto We Humans on Mars esplora con romanticismo la possibilità di crisi esistenziale degli immigrati virtuali sul Pianeta Rosso , che guardano la Terra e la vita precedente da lontano con distacco filosofico e una curiosità nuova, il tutto attraverso una tecnologia 3d da gaming multiplayer, che ne offre una versione ludicizzata.
Diversi gli Artisti che propongono dialogo tra l’estetica e la tecnologia come in Cosmo Chamber la prima collezione NFT connotata da una notevole sensibilità verso l’estetica orientale, i cui creatori cercano di creare un Metaverso NFT usando come riferimento le tradizioni storiche asiatiche. Ogni artista porta il proprio apporto stilistico visivo unico nel progetto ma condivide con gli altri un interesse per l’estetica artistica dell'Estremo Oriente.
Nel progetto Future Trip i giovanissimi artisti appartenenti alla Generazione Z, dopo un attento studio delle costruzioni tradizionali e tribali cinesi, le hanno rappresentate come potrebbero apparire nel Metaverso e il pubblico potrà entrare virtualmente in questa ipotetica realtà futura.
L’allestimento espositivo culmina con l’originale installazione di un grande monitor di 4 metri per 3 posizionato all’interno di una piscina per esperimenti scientifici appartenente alla società di ingegneria marina, Thetis spa, che ospita la mostra, attualmente vuota e protetta da una rete, lo schermo riproduce un video musicale Born a Drum Queendell’artista A-DUO con scene di danza dei tamburi da cui emerge il processo che va dalla competizione iniziale alla successiva integrazione tra i danzatori tradizionali e i danzatori contemporanei, creando un dialogo tra cultura classica e modernità.
Da notare inoltre la numerosa presenza di affermate crypto artiste donne, ancora rare nel mondo occidentale in questa nuova frontiera dell’arte.
Liu Jiaying in arte CryptoZR nella personale COOKIE COOKIE 2.0 al padiglione Lamierini, incentra il suo lavoro sul metaverso e sulle comunità online della blockchain e delle nuove possibilità di spazi e relazioni.
Una mostra ibrida tra virtuale e reale con un’esposizione digitale dove l’unica opera fisica è la scultura YAP721 ispirata alla moneta di pietra dell’isola di Yap, che diede vita alla prima forma di moneta su registro e al primo antenato della blockchain. Altro tema centrale per il lavoro di CryptoZR è infatti quello delle criptovalute, del trading e della creazione del credito.
VICTORIA LU nasce in una famiglia di intellettuali a Taiwan ed emigra negli Stati Uniti all’inizio degli anni ‘70. Si forma sia presso il Collegio di Cultura Cinese a Taipei e presso l’Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles, conseguendo successivamente la Laurea Triennale e Magistrale in Pittura presso l’Università statale della California. Inizia a scrivere come critica d’arte e l’attività curatoriale negli anni Settanta. Tornata a Taiwan, inizia ad aiutare il governo a elaborare delle politiche riguardo l’arte pubblica e la promozione dell’educazione artistica verso il grande pubblico. Victoria Lu è stata la prima donna critica d’arte e curatrice del mondo artistico contemporaneo cinese. Attualmente insegna al programma di Dottorato in “Creative Industry” presso l’Università Shih-Chien di Taipei e presso la Scuola di Cinema e Audiovisual di Barcellona. Collabora, inoltre, con diverse istituzioni culturali ed è Direttrice Creativa del Museo di Arte Contemporanea di Shanghai, dell’Art Center Bund 18 di Shanghai, del Museo di Arte contemporanea Moon River di Pechino e del Museo Today Art di Pechino. È direttrice del Programma di Ricerca Estetica URBart all’ Università Autonoma di Barcellona e all’EINA Istituto Universitario di Design e Arte di Barcellona e Presidentessa dell’ Hub Creativo Future Pass di Taipei, Shanghai, Hangzhou e Los Angeles. Ha curato l’evento collaterale alla 54esima Biennale di Venezia “Future Pass: From Asia to the World”.
ANGELO MAGGI è professore associato di Storia della rappresentazione fotografica dell’architettura e Storia dell’architettura contemporanea presso l'Università IUAV di Venezia. Attualmente ricopre il ruolo di mandatario del Rettore Iuav per le Relazioni Internazionali. Orientato agli studi della fotografia d’architettura, nell’insegnamento svolto presso numerose università italiane ed estere e nei lavori recenti, egli ha approfondito temi relativi alla rappresentazione intesa come strumento di indagine storiografica. Maggi ha largamente pubblicato saggi e libri. E’ autore di studi scientifici sulle figure di John Soane, Robert Byron, Evelyn George Carey, Giorgio Casali, Italo Zannier, Luigi Ghirri, Helmut Gernshiem, Lucia Moholy e attualmente svolge un lavoro di riscoperta e rivalutazione del fotografo d’architettura e saggista George Everard Kidder-Smith con contributi editoriali e partecipazione a conferenze internazionali.
SEN FU è nato nel 1987 a Qingdao, in Cina. Ha conseguito la laurea triennale in New Media e un Master in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Attualmente è dottorando di ricerca presso l'Università Ca'Foscari di Venezia dove sta lavorando ad una tesi sulla Storia dei Padiglioni della Biennale Cinese.
Ha avuto le seguenti esperienze lavorative presso la Biennale di Venezia: Regia del documentario di “Future Pass” per Evento Collaterale 2011; Assistente curatore di “Cracked Culture” e “Eastern Border”, Evento Collaterale 2011; Assistente curatore “The voice of unseen” per Evento Collaterale 2013; Curatore della mostra “A light-year”, Evento Collaterale, nel 2015; Produttore di “Modus” per Evento Collaterale nel 2017. Curatore e produttore di “Chinese Medicine” presso la Ierimonti Gallery di New York nel 2018. Coordinatore dell’evento collaterale Biennale Architettura 2021 di Venezia dal titolo Hakka Earthen Houses on variation – Co-operative Living, Art and Migration Architecture in China a Forte Marghera.
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