Venini: Luce 1921 – 1985
Dal 18 Settembre 2022 al 09 Luglio 2023
Venezia
Luogo: LE STANZE DEL VETRO
Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore
Orari: 10 – 19. Chiuso il mercoledì
Curatori: Marino Barovier
Prolungata: fino al 9 luglio 2023
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: info@lestanzedelvetro.org
Sito ufficiale: http://www.lestanzedelvetro.org
La prossima mostra autunnale dedicata alla storia della vetreria Venini sarà Venini: Luce 1921 – 1985, curata da Marino Barovier e aperta al pubblico a LE STANZE DEL VETRO dal 18 settembre 2022 all’8 gennaio 2023: l’esposizione intende raccontare l’attività della celebre fornace nel campo dell’illuminazione, dalla piccola alla grande scala, mostrando alcuni degli esempi più rappresentativi.
Un ambito rilevante della produzione vetraria muranese è infatti costituito dall’illuminazione sia per uso domestico che per grandi ambienti pubblici e privati, dai palazzi ministeriali agli uffici postali, dai teatri agli alberghi.
La vetreria Venini si è infatti distinta con risultati significativi anche in questo settore grazie alla sua capacità di costante aggiornamento e alla sua apertura verso il mondo del progetto, aspetti questi che l’hanno fatta diventare un punto di riferimento per i più importanti architetti sia del panorama nazionale che internazionale.
Venini: Luce 1921 – 1985 presenterà un’accurata selezione di 81 oggetti sia progettati dai vari designer che collaborarono con la fornace sia studiati dall’ufficio tecnico della stessa vetreria, illustrando come il tema della luce sia stato affrontato nei vari decenni, in un arco cronologico che va dal 1921 al 1985.
Tra i protagonisti di questa narrazione figurano, tra gli altri, il pittore muranese Vittorio Zecchin, con la sua raffinata rielaborazione del lampadario a bracci nei primi anni venti; lo scultore Napoleone Martinuzzi, con i suoi originali manufatti in vetro pulegoso del 1928-30, a cui seguirono l’architetto Tomaso Buzzi e l’architetto Carlo Scarpa che vanta una lunga collaborazione con la vetreria conclusasi nel 1947. Negli anni Cinquanta venne ulteriormente confermato il rapporto privilegiato tra i progettisti e la fornace muranese a cui si rivolsero architetti come Gio Ponti, Franco Albini, Ignazio Gardella e lo studio BBPR. D’altra parte, negli stessi anni, Paolo Venini chiamò in vetreria anche giovani provenienti dalla Scuola di Architettura di Venezia come Massimo Vignelli, che disegnò una serie di lampade ispirate al design nordico, rivisitato in chiave muranese.
Dalla fine degli anni Cinquanta vennero sviluppati apparecchi realizzati con elementi modulari a partire dai famosi poliedri, di grande successo commerciale, accanto ai quali, grazie anche al lavoro di Ludovico De Santillana entrarono progressivamente in catalogo fino agli anni Ottanta moduli come le gocce, le canne piene, le canne vuote con diverse sezioni, dimensioni e finiture, ma anche cubi e piastre che consentirono l’esecuzione di svariate tipologie di apparecchi: dalle sospensioni, alle lampade a parete, da grandi installazioni a soffittature luminose.
Di notevole rilievo alla mostra Venini: Luce 1921-1985, nella Sala Carnelutti della Fondazione Giorgio Cini verranno presentate due straordinarie installazioni: il celebre Velario realizzato nel 1951 per la copertura di Palazzo Grassi e formato da una serie di “festoni” con cavi d’acciaio e sfere in vetro cristallo balloton. Smontato nel 1985 sarà visibile per la prima volta dopo quasi quarant’anni. Omaggio a Carlo Scarpa vedrà invece la ricostruzione del monumentale lampadario a poliedri policromi, con circa tremila elementi, progettato dall’architetto per il padiglione del Veneto all’esposizione di Torino “Italia 61” nel 1961.
In occasione della mostra verrà inoltre realizzata un’installazione multimediale che illustra i maggiori interventi realizzati dalla vetreria con foto d’epoca e disegni provenienti dall’archivio storico Venini.
Il progetto espositivo è corredato da un catalogo, edito da Skira, a cura di Marino Barovier e Carla Sonego, che illustra i maggiori interventi di illuminazione eseguiti dalla fornace e illustra i pezzi esposti in mostra.
Venini: Luce 1921 – 1985, inoltre, fa parte di The Italian Glass Weeks, il più importante evento internazionale che l’Italia dedica al vetro artistico e industriale nato dalla fusione di Vision Milan Glass Week e di The Venice Glass Week. L’evento, pensato appositamente per il 2022, “UN International Year of Glass” vedrà l’alternarsi di eventi, mostre, workshop installazioni artistiche, spettacoli, attività per bambini e famiglie oltre che visite guidate, incontri culturali, laboratori e molto altro tra Milano e Venezia nell’arco di due settimane: a Milano, dal 10 al 18 settembre, con un programma dedicato in prevalenza al vetro industriale e al design, e a Venezia dal 17 al 25 settembre 2022 con protagonista il vetro artistico.
In attesa della mostra, si ricorda che è sempre attivo il bookshop online sul sito www.lestanzedelvetro.org con un’ampia selezione di libri specialistici dedicati agli amanti del vetro. Inoltre, è possibile acquistare a un prezzo speciale una selezione di dvd e cataloghi delle mostre già tenutesi a LE STANZE DEL VETRO.
Per rimanere sempre aggiornati sulle novità si consiglia di seguire i profili social (@lestanzedelvetro) e di iscriversi alla newsletter mensile tramite il sito web.
Un ambito rilevante della produzione vetraria muranese è infatti costituito dall’illuminazione sia per uso domestico che per grandi ambienti pubblici e privati, dai palazzi ministeriali agli uffici postali, dai teatri agli alberghi.
La vetreria Venini si è infatti distinta con risultati significativi anche in questo settore grazie alla sua capacità di costante aggiornamento e alla sua apertura verso il mondo del progetto, aspetti questi che l’hanno fatta diventare un punto di riferimento per i più importanti architetti sia del panorama nazionale che internazionale.
Venini: Luce 1921 – 1985 presenterà un’accurata selezione di 81 oggetti sia progettati dai vari designer che collaborarono con la fornace sia studiati dall’ufficio tecnico della stessa vetreria, illustrando come il tema della luce sia stato affrontato nei vari decenni, in un arco cronologico che va dal 1921 al 1985.
Tra i protagonisti di questa narrazione figurano, tra gli altri, il pittore muranese Vittorio Zecchin, con la sua raffinata rielaborazione del lampadario a bracci nei primi anni venti; lo scultore Napoleone Martinuzzi, con i suoi originali manufatti in vetro pulegoso del 1928-30, a cui seguirono l’architetto Tomaso Buzzi e l’architetto Carlo Scarpa che vanta una lunga collaborazione con la vetreria conclusasi nel 1947. Negli anni Cinquanta venne ulteriormente confermato il rapporto privilegiato tra i progettisti e la fornace muranese a cui si rivolsero architetti come Gio Ponti, Franco Albini, Ignazio Gardella e lo studio BBPR. D’altra parte, negli stessi anni, Paolo Venini chiamò in vetreria anche giovani provenienti dalla Scuola di Architettura di Venezia come Massimo Vignelli, che disegnò una serie di lampade ispirate al design nordico, rivisitato in chiave muranese.
Dalla fine degli anni Cinquanta vennero sviluppati apparecchi realizzati con elementi modulari a partire dai famosi poliedri, di grande successo commerciale, accanto ai quali, grazie anche al lavoro di Ludovico De Santillana entrarono progressivamente in catalogo fino agli anni Ottanta moduli come le gocce, le canne piene, le canne vuote con diverse sezioni, dimensioni e finiture, ma anche cubi e piastre che consentirono l’esecuzione di svariate tipologie di apparecchi: dalle sospensioni, alle lampade a parete, da grandi installazioni a soffittature luminose.
Di notevole rilievo alla mostra Venini: Luce 1921-1985, nella Sala Carnelutti della Fondazione Giorgio Cini verranno presentate due straordinarie installazioni: il celebre Velario realizzato nel 1951 per la copertura di Palazzo Grassi e formato da una serie di “festoni” con cavi d’acciaio e sfere in vetro cristallo balloton. Smontato nel 1985 sarà visibile per la prima volta dopo quasi quarant’anni. Omaggio a Carlo Scarpa vedrà invece la ricostruzione del monumentale lampadario a poliedri policromi, con circa tremila elementi, progettato dall’architetto per il padiglione del Veneto all’esposizione di Torino “Italia 61” nel 1961.
In occasione della mostra verrà inoltre realizzata un’installazione multimediale che illustra i maggiori interventi realizzati dalla vetreria con foto d’epoca e disegni provenienti dall’archivio storico Venini.
Il progetto espositivo è corredato da un catalogo, edito da Skira, a cura di Marino Barovier e Carla Sonego, che illustra i maggiori interventi di illuminazione eseguiti dalla fornace e illustra i pezzi esposti in mostra.
Venini: Luce 1921 – 1985, inoltre, fa parte di The Italian Glass Weeks, il più importante evento internazionale che l’Italia dedica al vetro artistico e industriale nato dalla fusione di Vision Milan Glass Week e di The Venice Glass Week. L’evento, pensato appositamente per il 2022, “UN International Year of Glass” vedrà l’alternarsi di eventi, mostre, workshop installazioni artistiche, spettacoli, attività per bambini e famiglie oltre che visite guidate, incontri culturali, laboratori e molto altro tra Milano e Venezia nell’arco di due settimane: a Milano, dal 10 al 18 settembre, con un programma dedicato in prevalenza al vetro industriale e al design, e a Venezia dal 17 al 25 settembre 2022 con protagonista il vetro artistico.
In attesa della mostra, si ricorda che è sempre attivo il bookshop online sul sito www.lestanzedelvetro.org con un’ampia selezione di libri specialistici dedicati agli amanti del vetro. Inoltre, è possibile acquistare a un prezzo speciale una selezione di dvd e cataloghi delle mostre già tenutesi a LE STANZE DEL VETRO.
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