Vetro boemo: i grandi maestri
Dal 14 Maggio 2023 al 26 Novembre 2023
Venezia
Luogo: LE STANZE DEL VETRO - Fondazione Giorgio Cini
Indirizzo: Isola di San Giorgio Maggiore
Orari: 10 – 19, chiuso il mercoledì
Curatori: Caterina Tognon e Sylva Petrová
Enti promotori:
- In collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Praga
Costo del biglietto: ingresso gratuito
E-Mail info: info@lestanzedelvetro.org
Sito ufficiale: http://www.lestanzedelvetro.org
La prossima mostra organizzata a LE STANZE DEL VETRO sarà Vetro boemo: i grandi maestri, curata da Caterina Tognon e Sylva Petrová e aprirà al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore dal 14 maggio al 26 novembre 2023. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Praga, intende raccontare l'emancipazione, dopo la seconda guerra mondiale, del vetro in Boemia (l’attuale Repubblica Ceca) dalla tradizionale categorizzazione di arte applicata e decorativa a un utilizzo per la realizzazione di importanti sculture astratte.
In seguito al conflitto mondiale, le travagliate condizioni politiche, sociali ed economiche che perdurarono in Cecoslovacchia sino alla caduta del regime socialista nel 1989, spinsero numerosi artisti a dedicare le proprie ricerche all’ambito artigianale del vetro. Le opere, prodotte nelle fornaci con le maestranze del territorio, furono presentate dal governo comunista cecoslovacco in eventi internazionali quali Expo, Biennali e Triennali.
A partire dalla presa del potere da parte del Partito comunista nel 1948 e con l'imposizione in Cecoslovacchia di un modello estetico basato sul realismo socialista, un folto gruppo di artisti si dedicò invece allo studio di caratteristiche e potenzialità del medium-vetro, a cui vennero applicati procedimenti tecnologici innovativi, forme evolute, ma soprattutto concezioni artistiche contemporanee: questa nuova forma d’arte ebbe poi un ruolo estremamente significativo in Boemia per tutto il ‘900.
La mostra Vetro boemo: i grandi maestri si concentrerà sulle opere di sei artisti pionieri della scultura contemporanea, nati in Boemia nelle prime decadi del secolo scorso e primi a studiare e utilizzare il vetro per creare sculture, vetrate, architetture, installazioni e lavori site-specific, indirizzando inoltre a questo medium molte giovani generazioni attraverso un’intensa attività educativa all’interno di scuole professionali e Accademie d’Arte.
Il percorso espositivo inizierà con lavori, soffiati dai grandi maestri vetrai boemi con tecniche veneziane, di Miluše Roubíčková (Praga 1922 – 2015 Kamenický Šenov) e di René Roubíček (Praga 1922 – 2018). L’incredibile ricchezza cromatica del vetro soffiato rappresenta al meglio i lavori dei due artisti – coppia nella vita personale, ma indipendenti nella produzione artistica.
Tratto narrativo peculiare della produzione di Roubíčková è una rappresentazione ante litteram dell’universo femminile nell’arte: attraverso bouquet di fiori, vassoi di pasticcini, gomitoli di lane colorate, vasetti di marmellata, tutto rigorosamente realizzato in vetro, presenta quello che, per la società dell’epoca, doveva essere il mondo femminile.
I vetri informali di Roubíček sono invece espressione di vitalità e serenità, ma al contempo mettono in scena la grande forza d’animo con cui l’artista affronta un’esistenza sofferta e difficile, negli anni del regime comunista.
In mostra verrà inoltre presentato il lavoro di Václav Cigler (Vsetín 1929), i cui progetti, realizzati alla fine degli anni ‘60 per installazioni e architetture visionarie, lo porteranno poi a creare sofisticate opere in cristallo ottico di grande impatto per purezza e minimalismo.
Seguiranno le opere di Vladimír Kopecký (Svojanov 1931) fortemente performativo nel suo lavoro, è conosciuto per usare il vetro industriale quale “tela” per una pittura informale di grande ampiezza cromatica.
Un’attenzione particolare sarà poi dedicata alla coppia Stanislav Libenský (Sezemice 1921–2002 Železný Brod) e Jaroslava Brychtová (Železný Brod 1924–2020 Jablonec nad Nisou), che a partire dagli anni ‘40 si dedicano sia a ricerche e sperimentazioni sul vetro casting o fusione a stampo aperto che all’insegnamento all’Accademia di Arti Applicate di Praga. La lavorazione a casting, diventerà simbolo del vetro moderno cecoslovacco: i due artisti, per oltre sessant’anni ne indagano le possibilità tecniche e arrivano a creare opere maestose nelle dimensioni, oltre che straordinarie nella purezza dei colori e delle trasparenze.
La mostra chiuderà con venti fotografie di Josef Sudek (Kolín 1896–1976 Praga) della serie Glass Labyrinths, scattate in occasione della mostra Vetro Boemo Contemporaneo, organizzata a Praga nel 1970 per il V congresso dell’AIHV - Association Internationale pour l'Histoire du Verre -. Sudek, spesso nominato “il poeta di Praga”, reinterpreta con il suo straordinario punto di osservazione l’intrinseca relazione tra il vetro e la luce delle opere di questa importante, storica esposizione.
In attesa della mostra, si ricorda che è sempre attivo il bookshop online de LE STANZE DEL VETRO sul sito www.lestanzedelvetro.org con un’ampia selezione di libri specialistici dedicati agli amanti del vetro. Inoltre, è possibile acquistare a un prezzo speciale una selezione di dvd e cataloghi delle mostre già tenutesi a LE STANZE DEL VETRO.
Per rimanere sempre aggiornati sulle novità si consiglia di seguire i profili social (@lestanzedelvetro) e di iscriversi alla newsletter mensile tramite il sito web.
In seguito al conflitto mondiale, le travagliate condizioni politiche, sociali ed economiche che perdurarono in Cecoslovacchia sino alla caduta del regime socialista nel 1989, spinsero numerosi artisti a dedicare le proprie ricerche all’ambito artigianale del vetro. Le opere, prodotte nelle fornaci con le maestranze del territorio, furono presentate dal governo comunista cecoslovacco in eventi internazionali quali Expo, Biennali e Triennali.
A partire dalla presa del potere da parte del Partito comunista nel 1948 e con l'imposizione in Cecoslovacchia di un modello estetico basato sul realismo socialista, un folto gruppo di artisti si dedicò invece allo studio di caratteristiche e potenzialità del medium-vetro, a cui vennero applicati procedimenti tecnologici innovativi, forme evolute, ma soprattutto concezioni artistiche contemporanee: questa nuova forma d’arte ebbe poi un ruolo estremamente significativo in Boemia per tutto il ‘900.
La mostra Vetro boemo: i grandi maestri si concentrerà sulle opere di sei artisti pionieri della scultura contemporanea, nati in Boemia nelle prime decadi del secolo scorso e primi a studiare e utilizzare il vetro per creare sculture, vetrate, architetture, installazioni e lavori site-specific, indirizzando inoltre a questo medium molte giovani generazioni attraverso un’intensa attività educativa all’interno di scuole professionali e Accademie d’Arte.
Il percorso espositivo inizierà con lavori, soffiati dai grandi maestri vetrai boemi con tecniche veneziane, di Miluše Roubíčková (Praga 1922 – 2015 Kamenický Šenov) e di René Roubíček (Praga 1922 – 2018). L’incredibile ricchezza cromatica del vetro soffiato rappresenta al meglio i lavori dei due artisti – coppia nella vita personale, ma indipendenti nella produzione artistica.
Tratto narrativo peculiare della produzione di Roubíčková è una rappresentazione ante litteram dell’universo femminile nell’arte: attraverso bouquet di fiori, vassoi di pasticcini, gomitoli di lane colorate, vasetti di marmellata, tutto rigorosamente realizzato in vetro, presenta quello che, per la società dell’epoca, doveva essere il mondo femminile.
I vetri informali di Roubíček sono invece espressione di vitalità e serenità, ma al contempo mettono in scena la grande forza d’animo con cui l’artista affronta un’esistenza sofferta e difficile, negli anni del regime comunista.
In mostra verrà inoltre presentato il lavoro di Václav Cigler (Vsetín 1929), i cui progetti, realizzati alla fine degli anni ‘60 per installazioni e architetture visionarie, lo porteranno poi a creare sofisticate opere in cristallo ottico di grande impatto per purezza e minimalismo.
Seguiranno le opere di Vladimír Kopecký (Svojanov 1931) fortemente performativo nel suo lavoro, è conosciuto per usare il vetro industriale quale “tela” per una pittura informale di grande ampiezza cromatica.
Un’attenzione particolare sarà poi dedicata alla coppia Stanislav Libenský (Sezemice 1921–2002 Železný Brod) e Jaroslava Brychtová (Železný Brod 1924–2020 Jablonec nad Nisou), che a partire dagli anni ‘40 si dedicano sia a ricerche e sperimentazioni sul vetro casting o fusione a stampo aperto che all’insegnamento all’Accademia di Arti Applicate di Praga. La lavorazione a casting, diventerà simbolo del vetro moderno cecoslovacco: i due artisti, per oltre sessant’anni ne indagano le possibilità tecniche e arrivano a creare opere maestose nelle dimensioni, oltre che straordinarie nella purezza dei colori e delle trasparenze.
La mostra chiuderà con venti fotografie di Josef Sudek (Kolín 1896–1976 Praga) della serie Glass Labyrinths, scattate in occasione della mostra Vetro Boemo Contemporaneo, organizzata a Praga nel 1970 per il V congresso dell’AIHV - Association Internationale pour l'Histoire du Verre -. Sudek, spesso nominato “il poeta di Praga”, reinterpreta con il suo straordinario punto di osservazione l’intrinseca relazione tra il vetro e la luce delle opere di questa importante, storica esposizione.
In attesa della mostra, si ricorda che è sempre attivo il bookshop online de LE STANZE DEL VETRO sul sito www.lestanzedelvetro.org con un’ampia selezione di libri specialistici dedicati agli amanti del vetro. Inoltre, è possibile acquistare a un prezzo speciale una selezione di dvd e cataloghi delle mostre già tenutesi a LE STANZE DEL VETRO.
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