Victoria Stoian. Rallenting. Codri Earthquake

Victoria Stoian, Codri Earthquake 24” 2015, 100 x 150 cm, acrilico su tela / acrylic on canvas

 

Dal 26 Settembre 2015 al 15 Novembre 2015

Verona

Luogo: Studio la Città

Indirizzo: Lungadige Galtarossa 21

Orari: dal martedì al sabato 9-13 / 15-19

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 045 597549

E-Mail info: info@studiolacitta.it

Sito ufficiale: http://www.studiolacitta.it


Rallenting – Codri Earthquake è il titolo della prima personale di Victoria Stoian presso gli spazi di Studio la Città. In mostra saranno esposte una selezione di opere che raccontano il devastante terremoto che nel 2011 distrusse il territorio moldavo.
Il progetto è costituto da 52 tele, alcune delle quali in progress, dal titolo Codri Earthquake che raccontano i 52 secondi del violento terremoto - di magnitudo 7,5 - che il 25 agosto 2011 colpì la città di Chişinău: città natale dell’artista e dove ancora oggi vivono i suoi genitori. La zona delle Codri, le foreste più grandi della Moldavia, è stata la zona maggiormente colpita dal sisma ed è il soggetto di riferimento dell’artista. In questi lavori Stoian, attraverso linee sinuose accostate a tratti decisi e il contrasto cromatico accentuato dai chiaroscuri, pone l’attenzione sulla fragilità e sulla potenza della natura. Una natura che crea e, al tempo stesso, distrugge.
Nelle sue opere Stoian esprime la fascinazione per il legame tra il cambiamento e la distruzione, narrando il rapporto della vita con il dramma. Dall’assenza di punti di riferimento - geografici, mentali, psicologici - nasce il panico, interpretato dall’artista come possibile libertà. Tramite la metafora della catastrofe naturale Stoian affronta il caos come vitalità in opposizione alla stasi.
La mostra è accompagnata da un testo critico di Clara Sofia Rosenberg. 

Victoria Stoian è nata a Chișinău - Moldavia nel 1987. Dal 2009 vive e lavora a Torino.
Tra le sue principali mostre del 2015 sono da ricordare la personale Codri Earthquake, a cura di Clara Sofia Rosenberg, alla Galleria Alberto Peola di Torino e la collettiva Capricci del destino alla Galleria Giuseppe Pero di Milano.     

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