Ruth Orkin. Leggenda della fotografia

© Ruth Orkin

 

Dal 18 Dicembre 2021 al 02 Maggio 2022

Bassano del Grappa | Vicenza

Luogo: Musei Civici di Bassano del Grappa

Indirizzo: Piazza Garibaldi 34

Orari: tutti i giorni, anche festivi, dalle 10.00 alle 19.00; chiuso il martedì. La biglietteria chiude alle ore 18.00

Costo del biglietto: 7 € intero, 5 € ridotto. Il biglietto comprende anche l'ingresso alla mostra Canova Ebe e alle collezioni permanenti del Museo Civico

Telefono per informazioni: +39 0424 519 901

E-Mail info: info@museibassano.it


Dal 18 dicembre al 2 maggio, il Museo Civico di Bassano del Grappa propone la prima retrospettiva italiana di Ruth Orkin, leggendaria figura di fotoreporter ma anche cineasta con il cortometraggio “Little Fugitive”, realizzato assieme al marito Morris Engel, nominato agli Oscar nel 1953 e poi Leone d’argento a Venezia.

L’opera di Orkin arriva in Italia in concomitanza del centenario della nascita della fotografa (1921). Dopo Bassano (unica tappa italiana), l’antologica, realizzata assieme a DiChroma Photography, inizierà un tour europeo ed è attesa a San Sebastian, in Spagna, e a Cascais, in Portogallo. Le immagini di Orkin sono delle intense interpretazioni, qualunque sia il soggetto del suo sguardo: personaggi illustri del mondo hollywoodiano o newyorchese - come Robert Capa, Lauren Bacall, Albert Einstein o Woody Allen - o situazioni di vita straordinariamente ordinaria. Emblematiche le immagini riprese perpendicolarmente dalla finestra del suo appartamento sul Central Park o la celeberrima “Ragazza americana in Italia”, icona della fotografia del Novecento che ha il primato di essere il secondo poster più venduto al mondo e che ancora oggi, al tempo del “mee too”, sollecita accese discussioni sul tema del sessismo.
 
Dopo aver sognato di diventare regista per la MGM, professione allora negata alle donne, Orkin si trasferisce a New York nel 1943 lavorando come fotografa in un locale notturno. Negli anni Quaranta scatta per i maggiori magazine del tempo come LIFE, Look, Laydies Home Journal divenendo una delle firme femminili più importanti della fotografia. Nel ’51 LIFE le commissiona un reportage in Israele per seguire la neonata filarmonica di quel paese. Dalla successiva visita a Firenze deriva “American Girl in Italy”. Poi l’adesione alla Photo League,
il matrimonio di Engel e una carriera che, accanto ai lavori per il New York Times e altre testate, non le impedisce di continuare il suo personale viaggio nella quotidianità e dare vita a progetti originalissimi come “A World Outside My Window”, pubblicato nel ’78, con il quale racconta semplicemente ciò che scorre sotto le finestre di casa sua.
 

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