Dopo Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto e Tintoretto, è la volta di Tiziano, un artista capace di accordare "la grandezza e terribilità di Michel Agnolo, la piacevolezza e venustà di Raffaello, et il colorito proprio della Natura".
Tra le molte opere esposte il Concerto e la Bella di Palazzo Pitti, la Flora degli Uffizi, la Pala Gozzi di Ancona, il Ritratto di Paolo III senza camauro e la Danae di Capodimonte, l’Uomo con il guanto del Louvre, il Carlo V con il cane e l'Autoritratto del Prado.
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Religione e nobiltà nei capolavori di Tiiziano alle Scuderie del Quirinale
Tiziano Vecellio, Vergine con il Bambino in gloria, con i santi Francesco e Biagio e il donatore Alvise Gozzi, 1520, Olio su tavola
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