Studiolo di Ferdinando IV di Borbone

Campania

Studiolo di Ferdinando IV di Borbone
Denominato negli antichi inventari come “Gabinetto Ricco di S. M. il Re”, presenta alle pareti in “boiseries” guaches - realizzate da J. P. Hackert tra gli anni Ottanta e Novanta del Settecento - raffiguranti i più importanti siti reali e le località più amate da Ferdinando: San Leucio, Persano, il Giardino Inglese della Reggia di Caserta, Cava dei Tirreni, Ischia e Capri. La stanza non dovette essere all’origine come oggi si presenta bensì in stile rococò, in bianco e oro. La modifica, in deciso senso neoclassico, dovette avvenire - secondo i consigli dello stesso Hackert - agli inizi degli anni Novanta quando furono acquistati, a Parigi, i mobili (in ebano, lacche giapponesi e bronzi dorati) dovuti al famoso mobiliere tedesco Adam Weisweiller e le sedute (sofà, poltrone e sedie) di mano di Georges Jacob. Attualmente nel Gabinetto Ricco rimangono, quali originali, le sole sedute mentre i mobili sono copie fedelissime della fine dell’ Ottocento. La volta è decorata da Gaetano Magri con figure a monocromo. Le sovrapporte, raffiguranti divinità, sono di mano di J. H. W. Tischbein. Carlo Brunelli, infine, è l’autore dei sette medaglioni ovali che decorano i pannelli murali con “figurine in arabesco”.