Filippo Lippi (fra Filippo)

Firenze 1406 ca - Spoleto 1469

© Arte.it | Filippo Lippi

Entrò ad otto anni nel convento del Carmine di Firenze e nel 1421 vi prese i voti. Fu influenzato dallo stile di Masaccio, visto operare sui ponteggi della chiesa e dalle opere degli artisti allora attivi in città, tra cui Donatello. Nel 1432 lasciò il monastero per Padova: purtroppo i lavori di questo periodo non sono noti ma sappiamo che nel 1437 tornò a Firenze dove aprì bottega. A questo periodo risale la Madonna di Tarquinia (Roma, Palazzo Barberini). Tra le opere eseguite tra gli anni Quaranta e Cinquanta si ricordano la Pala Barbadori e l’Incoronazione della Vergine agli Uffizi. A Prato affrescò la Cappella Maggiore di Santo Stefano (1452-65) e, al termine dei lavori, fu nominato cappellano del locale convento di Santa Margherita: qui si innamorò di Lucrezia Buti, una giovane monaca che fuggì con lui. Solo nel 1461 il papa in persona scioglierà i voti degli amanti che, nel frattempo, avevano concepito due figli: Alessandra e il futuro pittore Filippino. L’ultima opera dell’artista sono gli affreschi con le Storie della Vergine nell’abside del Duomo di Spoleto, terminati dalla bottega per l’improvvisa morte del maestro nel 1469.

Biografia di Isabella Rossi



Le opere