Dopo la distruzione del Mercato Vecchio per la realizzazione di piazza della Repubblica, si intraprese la costruzione di un nuovo edificio per opera di Giuseppe Mengoni (1870-74). L’operazione comportò la demolizione di numerose casupole popolari, molto antiche ma estremamente degradate. L’area fu realmente riqualificata, con l’inserimento del luminoso edificio, caratterizzato da dieci arcate per lato; furono utilizzate le più moderne tecniche costruttive e materiali moderni, quali ferro, vetro e ghisa. L’interno è stato suddiviso in due livelli da una struttura di ferro che ne ha compromesso la percezione spaziale originaria.