Gregorio de Ferrari

Porto Maurizio 1647 - Genova 1726

© Arte.it

Si trasferisce a Genova per studiare legge, ma ben presto abbandona gli studi per entrare nella bottega di Domenico Fiasella. Dopo la morte di questi, si trasferisce a Parma per studiare e copiare l’opera di Correggio, la cui influenza si sente fortissima nell’”Estasi di San Francesco” e nel “Riposo nella fuga in Egitto” per la Chiesa di San Siro. Codifica il suo stile caratterizzandolo con eleganti figure allungate, movimento a spirale ascendente e fluida morbidezza. Alla metà degli anni Sessanta inizia il sodalizio professionale con Domenico Piola, con cui collabora a diverse imprese, tra cui la “Gloria di Sant’Andrea”, sempre per San Siro. Ma il suo stile si esalta soprattutto nella decorazione a fresco di soggetti mitologici, come è possibile vedere in Palazzo Cambiaso Centurione, Villa Gropallo e Palazzo Rosso. Con essi Gregorio anticipa soluzioni formali settecentesche conferendo continuità tra spazio dipinto e decorazione architettonica.



Le opere