In mostra a Palazzo Reale 100 fotografie di vario formato, provenienti dall’Archivio Halsman di New York, che ripercorrono la sua intera carriera, spaziando tra il colore ed il bianco e nero.
Phippe Halsman è sicuramente tra i più grandi ritrattisti della storia della fotografia, in grado di lavorare sempre tra sguardo e introspezione, intuizione immediata, lampi di genio e tecnica raffinata. La mostra a Palazzo Reale ne celebra il lavoro attraverso immagini straordinarie, realizzate con ironia e profonda leggerezza.
Le sue fotografie sono frutto di una vulcanica creatività e delle sinergie scaturite dall’incontro con grandi e illustri amici, come Salvador Dalì, con il quale esplora il legame tra performance e fotografia
Tra i suoi scatti più famosi, ci sono quelli di “jumpology”: Philippe Halsman è riuscito a far saltare da Marilyn Monroe ai Duchi di Windsor, inaugurando un modo tutto nuovo di fotografare e, soprattutto, di cogliere aspetti inediti della personalità attraverso le immagini.
Ha firmato oltre 101 copertine di LIFE, più di chiunque altro fotografo; ha creato ritratti straordinari per forza e profondità psicologica, capaci di catturare l’essenza di scienziati come Albert Einstein o il carisma di politici come John F. Kennedy.
Curata da Alessandra Mauro in collaborazione con l’Archivio Halsman di New York, la mostra è promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura,
Palazzo Reale, Civita Mostre e Musei e Contrasto, con il sostegno di BNL BNP Paribas e Leica Camera Italia. Il catalogo è edito da Contrasto.