Mostra Il Paradiso perduto (e l'asservimento della bellezza) a Napoli. Le informazioni sulla mostra Il Paradiso perduto (e l'asservimento della bellezza), i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Il Paradiso perduto (e l'asservimento della bellezza) del museo Castel dell'Ovo di Napoli.

Manuela Vaccaro, Il Paradiso perduto (e l'asservimento della bellezza), Castel dell'Ovo, Napoli

Manuela Vaccaro, Il Paradiso perduto (e l'asservimento della bellezza), Castel dell'Ovo, Napoli

Mappa

  • Città: Napoli
  • Provincia: Napoli
  • Indirizzo: via Eldorado 3
  • Telefono: +39 081 7954593/ 081 4203210
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Il Paradiso perduto (e l'asservimento della bellezza)

Manuela Vaccaro


  • Luogo: Castel dell'Ovo
  • Città: Napoli
  • Provincia: Napoli
  • Data inizio: 02 Luglio 2012
  • Data fine: 30 Luglio 2012
  • Telefono per informazioni: +39 081 7954593/ 081 4203210
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

L'opera di Milton, spunto per sottolineare come la nostra cultura perde il rispetto per il femminile e con esso il rispetto per l'intera umanità, come la nostra società perde la ricerca del bello come valore, sostituendolo con surrogati, l'occidente decadente e opulento perde riferimenti etici ed estetici, storia e tradizioni, sfrutta e inquina la madre terra fino alla insostenibilità. Rallentare, riflettere, ricominciare da ciò che è vero, recuperare il rapporto con la Natura, il rispetto per il femminile, per il mondo e le sue origini e per tutti i popoli della grande parte di pianeta non opulento che vivono con meno del necessario, per i deboli, e per la parte sensibile e vera di noi stessi. L'evento propone opere che rappresentano donne della storia, divinità antiche femminili, affisse su supporti simili ad alberi, legno, fil di ferro, stoffa, carta, specchi di recupero, fiori in plastica riciclata a simboleggiare roccia, acqua, terra. Il percorso ideale condurrà lo spettatore in un 'paradiso' naturale incontaminato, abitato da figure femminili che rappresentano ogni aspetto della sacralità di madre terra, per mostrargli quanto ogni forma di evoluzione sia possibile purché basata su un senso di connessione profonda con tutti gli esseri viventi, animati e inanimati, e con il pianeta che ci ospita.
 
Artista napoletana classe 1970, ingegnere, Manuela Vaccaro armonizza in sé due anime, quella di ingegnere e quella di pittrice. Dal 2007 frequenta il corso di Tullia Matania, la sua pittura largamente figurativa e vocazionalmente "comunicativa", sottolinea lo stato di alterità della donna, esprime il rifiuto di pulsioni repressive largamente presenti nel mondo maschile, propone la valorizzazione del corpo sessuato, dei ruoli o "mascherature" che riecheggiano condizioni esistenziali di riconosciuta attualità. Attraverso il ricorso a insistiti variati cromatismi emerge la ricerca di una autocoscienza finalizzata al superamento di condizioni e ruoli subalterni, una creatività articolata e dinamica cui il vivace ricorso alle svariate tecniche fornisce appropriati supporti compositivi e stimolazioni cromatiche di efficace corrispondenza ai messaggi veicolati.
 
 
La mostra di Manuela Vaccaro proposta dalla Galleria Monteoliveto sull'isolotto di Megaride completa il percorso iniziato dalla Galleria con due significative personali dell'artista napoletana: nel 2010 a Napoli "Donne" sulla condizione femminile nel presente e nel passato e le figure femminili storiche dimenticate ; nel 2011 a Nizza 'Donne, coscienza storica e rivoluzione', lucida analisi e interessante indagine sui possibili scenari futuri. La sua attività espositiva con la Galleria Monteoliveto si completa con importanti collettive, a Napoli e Nizza con il patrocinio di Comune di Napoli, Fondazione Forum delle Culture Napoli 2013 e Consolato Generale d'Italia a Nizza. Nell'ottobre 2012 Galleria Monteoliveto presenterà una sua bipersonale a Berlino con il fotografo Luigi Montefoschi presso l'Infantellina Contemporary Art.