Elefantino della Minerva (Pulcino della Minerva)

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Elefantino della Minerva (Pulcino della Minerva)
È la celebre scultura della piazza antistante la chiesa, realizzata da Bernini e dalla sua bottega su committenza di Alessandro VII per sostenere l’antico obelisco dell’Iseo Campense (la zona dell’antica Roma dedicata ai culti egizi), portato da Eliopoli in città per volere dell’imperatore Domiziano. L’iscrizione in basso ricorda che a un’elevata sapienza occorre una mente robusta, simboleggiata dall’elefante
DA SAPERE: Un primo progetto del domenicano Paglia venne rifiutato e prevedeva alla base quattro cani, sormontati dai colli dello stemma pontificio Chigi. L’allusione era proprio alla fedeltà della comunità religiosa al pontefice (domini canes = i cani del Signore).
 Il nomignolo Porcin della Minerva fu dato dal popolo al piccolo elefante appesantito dal cubo centrale di sostegno che Bernini cercò di nascondere con una gualdrappa. Nel tempo il “porcin” si è confuso con “purcin”, trasformandosi in Pulcino della Minerva. Bernini, che si era sempre opposto al cubo di sostegno, chiuse le polemiche con il padre domenicano Paglia aggiungendo il dettaglio della coda alzata dell’elefante che rivolge il posteriore in direzione del convento domenicano.