Busto di Paolo V

Flaminio, Parioli, Villa Borghese

Busto di Paolo V
Virtuosismo e imitazione del vero erano le doti che i committenti
illustri richiedevano allo scultore. Il genere del busto-ritratto fece
la sua fortuna, anche economica: per tutta la sua vita gli fu richiesto
di eseguire i ritratti dei papi, dei regnanti, dei nobili, dei
personaggi più importanti ed influenti del suo tempo, a partire dai due
che ritraggono il cardinale Scipione Borghese, scolpiti nel 1632, che
colgono il personaggio nel momento immediatamente prima del
pronunciamento di una parola; per il Bernini, che era un acuto
osservatore, era questo il segreto per rappresentare al meglio un
carattere umano: fermarlo, immobilizzarlo in un qualsiasi momento della
vita e in quel momento rappresentarlo.
Molti furono i capolavori tra i ritratti dell'artista come il ritratto
di Paolo V Borghese del 1620.