Collezione Maramotti
Reggio nell'Emilia, Via Fratelli Cervi 66
- Indirizzo: Via Fratelli cervi 66
- E-Mail: info@collezionemaramotti.org
- Telefono: +39 0522 382484
- Apertura: accesso al pubblico solo su prenotazione
Giovedì e venerdì: 14.30 - 18.30
Sabato e domenica: 10.30 - 18.30
Giorni di chiusura: 1° e 6 Gennaio, 25 aprile, 1° Maggio, dal 1° al 25 agosto, 1° novembre, 25 e 26 dicembre.
L'installazione permanente di Jason dodge, a permanently open window, è visitabile su richiesta nelle giornate di sabato e domenica nei seguenti orari:
da aprile a Settembre 17 - 18.30
da ottobre a Marzo 13 - 13.30 | 14.30 - 15
DESCRIZIONE:
Risale a più di trent’anni fa il proposito di Achille Maramotti di costituire una raccolta d’arte contemporanea che diventasse poi un luogo esemplare di fruizione estetica e intellettuale, aperto a un pubblico di conoscitori e interessati. La collezione doveva essenzialmente rappresentare, nelle sue intenzioni, uno specchio del movimento delle idee artistiche più avanzate del proprio tempo.
Fino al 2000, un certo numero di opere acquistate venivano esposte per lunghi periodi negli spazi di passaggio dello stabilimento Max Mara in Via Fratelli Cervi a Reggio Emilia: l’intento era quello di promuovere una quotidiana, stimolante convivenza fra creatività artistica e disegno industriale. Non è perciò un caso che questo edificio, una volta dedicato alla creazione di “collezioni” di moda, sia ora divenuto la sede permanente di una collezione d’arte contemporanea.
La continua esplorazione dei linguaggi diversamente espressivi e in costante evoluzione della moda e dell’arte era stata la passione centrale di Achille Maramotti.
La Collezione comprende diverse centinaia di opere d'arte realizzate dal 1945 a oggi, di cui oltre duecento in esposizione permanente, che rappresentano in profondità alcune delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali degli ultimi cinquant’anni.
È fondamentalmente costituita da dipinti, ma vi figurano anche sculture e installazioni. Gli artisti vi sono presentati con opere significative della loro irruzione iniziale sulla scena artistica, quando cioè il loro lavoro introduceva elementi di sostanziale novità nella ricerca contemporanea.
Alle opere del XXI secolo, che per la maggior parte non sono state incluse nell’esposizione permanente, sono dedicate mostre tematiche negli spazi del piano terra.
La Collezione costituisce dunque essa stessa un “work in progress”, poiché intende nel suo futuro continuare ad accogliere e testimoniare i nuovi percorsi che l’arte d’oggi va esprimendo nella sua evoluzione.
Risale a più di trent’anni fa il proposito di Achille Maramotti di costituire una raccolta d’arte contemporanea che diventasse poi un luogo esemplare di fruizione estetica e intellettuale, aperto a un pubblico di conoscitori e interessati. La collezione doveva essenzialmente rappresentare, nelle sue intenzioni, uno specchio del movimento delle idee artistiche più avanzate del proprio tempo.
Fino al 2000, un certo numero di opere acquistate venivano esposte per lunghi periodi negli spazi di passaggio dello stabilimento Max Mara in Via Fratelli Cervi a Reggio Emilia: l’intento era quello di promuovere una quotidiana, stimolante convivenza fra creatività artistica e disegno industriale. Non è perciò un caso che questo edificio, una volta dedicato alla creazione di “collezioni” di moda, sia ora divenuto la sede permanente di una collezione d’arte contemporanea.
La continua esplorazione dei linguaggi diversamente espressivi e in costante evoluzione della moda e dell’arte era stata la passione centrale di Achille Maramotti.
La Collezione comprende diverse centinaia di opere d'arte realizzate dal 1945 a oggi, di cui oltre duecento in esposizione permanente, che rappresentano in profondità alcune delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali degli ultimi cinquant’anni.
È fondamentalmente costituita da dipinti, ma vi figurano anche sculture e installazioni. Gli artisti vi sono presentati con opere significative della loro irruzione iniziale sulla scena artistica, quando cioè il loro lavoro introduceva elementi di sostanziale novità nella ricerca contemporanea.
Alle opere del XXI secolo, che per la maggior parte non sono state incluse nell’esposizione permanente, sono dedicate mostre tematiche negli spazi del piano terra.
La Collezione costituisce dunque essa stessa un “work in progress”, poiché intende nel suo futuro continuare ad accogliere e testimoniare i nuovi percorsi che l’arte d’oggi va esprimendo nella sua evoluzione.
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