Duomo di Orvieto

Orvieto, Piazza del Duomo 26

 
  • Dove: Orvieto, Piazza del Duomo 26
  • Indirizzo: Piazza del duomo 26
  • E-Mail: opsm@opsm.it
  • Telefono: +39 0763 342477
  • Apertura: da novembre a febbraio: ore 9:30 - 13 e 14.30- 17

    da marzo a ottobre: ore 9:30 - 18

    da aprile a settembre: ore 9:30 - 19 

    domeniche e feste di precetto
    da novembre a marzo: ore 14:30 - 16:30
    da aprile a ottobre: ore 13 - 17:30

    L'orario di visita in duomo può variare per esigenze di culto
  • Costo: duomo e cappella di S. Brizio € 3, gratuito per i residenti della diocesi orvieto-Todi
    Biglietto unico (duomo, Tesoro della cattedrale, cappella di S. Brizio, Palazzi Papali, chiesa S. agostino) € 5, gratuito per i residenti della diocesi orvieto-Todi
 
DESCRIZIONE:
La cattedrale di Santa Maria Assunta di Orvieto è considerata un capolavoro dell’architettura tardomedievale dell’Italia centrale. La posa della prima pietra nell’area in cui sorgevano la vecchia Cattedrale di S. Maria e la Chiesa capitolare di S. Costanzo avvenne nel 1290 per volontà di papa Niccolò IV, con l’intenzione di offrire degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena. Il progetto in stile romanico fu sviluppato da un artista sconosciuto. L’architetto senese Lorenzo Maitani, chiamato a risolvere un problema tecnico presentatosi nel corso della costruzione, intervenne però radicalmente sull’architettura primitiva del Duomo alteradone la continuità e inserendo forme gotiche nei contrafforti, negli speroni e negli archi rampanti di sostegno e, progettando la soluzione tricuspidale per la parte superiore dell’edificio. Anche i bassorilievi che decorano i 4 piloni della parte inferiore della facciata sono gotici, e descrivono il destino dell'uomo dalla Creazione al Giudizio finale dando vita a uno degli esempi di scultura in questo stile più importanti d’Europa.
Quando Maitani morì (1330), alla direzione del cantiere si succedettero diversi capomastri che rispettarono l’impostazione impressa. A loro si devono il rosone e i suoi accessori. I lavori della facciata terminarono finalmente solo alla fine del XVI secolo con il completamento delle guglie a opera di Ippolito Scalza. Malgrado l’avvicendarsi di diverse mani, l’aspetto esterno del Duomo è armonioso, equilibrato e uniforme nello stile.
L’interno risale invece al XIII e XIV secolo e poggia su una pianta basilicale a tre ampie navate. Le pareti e i pilastri sono caratterizzati dall’alternaza di fasce di travertino e di basalto, a ripetere la decorazione laterale esterna. Alle due estremità destra e sinistra si aprono, rispettivamente, le cappelle di San Brizio e del Corporale. La prima costituisce una pietra miliare della pittura rinascimentale italiana. La decorazione fu avviata dal Beato Angelico con l’aiuto di Benozzo Gozzoli (1447) e fu terminata da Luca Signorelli (1499-1504) a cui si deve anche il programma iconografico dedicato ai poeti dell’antichità visibili sulla zoccolatura. Sul transetto sinistro si apre invece la Cappella del Corporale, realizzata tra il 1350 e il 1356 per conservare la preziosa reliquia per cui il Duomo di Orvieto era nato. La cappella fu interamente affrescata negli anni 1357-1364 da Ugolino di Prete Ilario e altri collaboratori con un ciclo dedicato al mistero della Trasustanziazione, ma il vero gioiello è il preziosissimo Reliquiario del Corporale, capolavoro di arte gotica italiana ed europea, realizzato tra il 1337 e il 1338 dall'orafo senese Ugolino di Vieri con argento, oro e smalto.
Sulla parete della navata sinistra nella prima campata, si possono infine ammirare un affresco di Gentile da Fabriano, raffigurante la Madonna con Bambino e angeli (1425) e, nel transetto, una Pietà di Ippolito Scalza (1579), ispirata alla Pietà di Michelangelo.
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