Fondazione Palazzo Coronini Cronberg

Gorizia, Viale XX Settembre 14

 
  • Indirizzo: Viale xx Settembre 14
  • E-Mail: info@coronini.it
  • Telefono: +39 0481 533485
  • Apertura: dal 9 aprile al 16 ottobre 2016
    da mercoledì a domenica: 10-13 e 15-18
    chiuso lunedì e martedì
     
    da novembre a Marzo
    aperto solo su prenotazione per gruppi di almeno 15 persone.
    il Palazzo resta inderogabilmente chiuso nelle seguenti festività: 1 gennaio, 25-26 dicembre, domenica di Pasqua
  • Costo: Biglietto intero € 5, ridotto € 3
 
DESCRIZIONE:
Il palazzo Coronini Cronberg, divenuto sede dell'omonima Fondazione per volontà del suo ultimo proprietario, il conte Guglielmo Coronini Cronberg (1905-1990), è una dimora storica risalente alla fine del Cinquecento. Passeggiando attraverso le quindici sale che compongono il percorso museale, tra cui la stanza dove nel 1836 soggiornò e morì l'ultimo re di Francia Carlo X di Borbone, il visitatore è trasportato d'incanto indietro nel tempo, grazie all'atmosfera calda e suggestiva delle sale con arredi cinque e seicenteschi del piano terra, ai suntuosi salotti settecenteschi, alle sale impero e agli ambienti ottocenteschi del piano nobile. Soprammobili, argenti, porcellane, cristalli, fotografie, ritratti e oggetti di uso quotidiano ricreano l'atmosfera di un'abitazione realmente vissuta, lasciando percepire in ogni stanza la presenza degli antichi proprietari.
Tra ricordi e cimeli di famiglia si possono ammirare opere d'arte di straordinario valore: dipinti attribuiti a Bernardo Strozzi e a Rubens, tele di Alessandro Magnasco, Giambattista Langetti, Giuseppe Tominz, Vladimir L. Borovikovsky, sculture di Bertel Thorvaldsen, Giuseppe Ceracchi e Franz Xaver Messerschmidt. La villa è circondata da uno splendido parco all'inglese di cinque ettari, nel quale si scoprono importanti reperti archeologici aquileiesi, un elegante tempietto di stile Liberty, piante rare e preziose: frassini, tigli, cedri dell'Himalaya, piante esotiche come le palme, i nespoli del Giappone, bamboo e una centenaria quercia da sughero.
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