Giardino Inglese

Caserta, Viale Douhet 2/A

 
  • Dove: Caserta, Viale Douhet 2/A
  • Realizzazione: 1785
  • Indirizzo: Viale douhet 2/a
  • E-Mail: re-ce@beniculturali.it
  • Telefono: +39 0823 448084
  • E-Mail prenotazioni: caserta@operalaboratori.com
  • Apertura: Gennaio 8.30 - 15 | Febbraio 8.30 - 15.30 | Marzo 8.30 - 16 | aprile / Maggio / Giugno / Luglio / agosto / Settembre 8.30 - 18 | ottobre 8.30 - 17 | novembre 8.30 - 15 | dicembre 8.30 - 14.30 | ultimo ingresso sempre un'ora prima della chiusura
    il Giardino inglese resterà chiuso nelle giornate di gratuità di #domenicalMuseo

  • Costo: aPPaRTaMenTi SToRici, PaRco e GiaRdino inGLeSe 14 €

    PaRacoday (acquistabile presso la biglietteria corso Giannone - accesso al Parco e al Giardino inglese) 9 €

    ReGGia TWodayS (pomeriggio e giorno successivo) 17 €

    RidoTTo dai 18 ai 25 anni (non compiuti) 2 €

    inGReSSo LiBeRo fino a 18 anni (non compiuti)
 
DESCRIZIONE:
A destra della Fontana di Diana e Atteone, si sviluppa il Giardino Inglese che si estende su una superficie di 24 ettari.

Costruito a partire dal 1785 su suggerimento di Lord William Hamilton, è il primo giardino di paesaggio d’Italia, nato dalla collaborazione tra Carlo Vanvitelli e il botanico e giardiniere inglese John Andrew Graefer. Nelle intenzioni della regina Maria Carolina, che nell'impresa investì il suo personale patrimonio, il giardino casertano doveva confrontarsi con il Petit Trianon, fatto realizzare a Versailles dalla sorella Maria Antonietta di Francia.

Il luogo, sito in prossimità della grande cascata dove il terreno digradava verso mezzogiorno, si prestava alla coltivazione di specie esotiche. Per questo si arricchì, oltre che di costruzioni utili alla sosta e allo svago dei reali, di numerose serre, destinate ad accogliere gli esemplari botanici provenienti da ogni parte del mondo allora conosciuto e utili allo studio e alla riproduzione delle piante.

Durante il XIX secolo, sotto la guida dei botanici Gussone e Terracciano, il giardino fu denominato Real Orto Botanico di Caserta. Qui, infatti, sono visibili esemplari eccezionali di Cinnamomum camphora, Taxus baccata, Cedrus libani e quella che si tramanda sia stata la prima pianta di camelia arrivata in Europa dal Giappone.

Da non perdere il Bagno di Venere con il Criptoportico, finto ninfeo con statue provenienti dagli scavi archeologici borbonici e dalla collezione Farnese; la Palazzina all'inglese, che fu l'abitazione del giardiniere Graefer, e l'Aperia, anticamente impiegata per l'allevamento delle api.
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