James Ensor House
Ostenda, Vlaanderenstraat 29
- Indirizzo: Vlaanderenstraat 29
- E-Mail: info@jamesensorhuis.be
- Apertura: Tutti i giorni dalle 10 alle 18 | chiuso lunedì, eccetto durante le vacanze scolastiche del Belgio e durante le festività.
- Costo: da martedì a giovedì 10 € | da venerdì a domenica 12 € | ridotto 6 €
DESCRIZIONE:
Il legame di James Ensor con la sua città natale fu inscindibile.
Nell’arco della sua vita l’artista non lasciò Ostenda, se non per brevi periodi. Ma soprattutto Ensor non abbandonò mai le mura della casa paterna dove era nato e cresciuto, e che a un certo punto della sua vita ereditò dagli zii, Leopold Haegheman e Pauline Dewinter.
Un’abitazione bellissima, trasformata in museo pcoo dopo la sua morte, che sorge lungo la Vlaanderenstraat, nel cuore della città belga.
Un tempo all’edificio era annessa una bottega di souvenir con maschere, conchiglie e curiosità che rappresentarono una fonte importante per l’immaginario e la fantasia di Ensor.
A partire dal 1880, quando l’artista aveva ormai 20 anni, la mansarda venne trasformata nel suo studio.
Tra le pareti di questo edificio, James Ensor visse insieme al suo servitore August Van Yper fino alla sua morte, avvenuta nel 1949.
E’ possibile visitare la casa museo di Ensor, che nel frattempo si è ingrandita annettendo una proprietà adiacente per espandere il museo e dotarlo di un centro di esperienza interattivo.
Oltre alle stanze originali, grazie a un’audioguida multilingue, oggi è possibile immergersi nel mondo di Ensor, attraversando 5 ambienti che ripercorrono in forma tematica i temi più importanti per inquadrare l’artista.
Nella Sala 1 si esplora il contesto sociale e storico in cui è maturata l’arte di Ensor e si ammirano da vicino le opere più innovative. Nella Sala 2 si scoprono le riproduzioni di interni che tanto spesso ricorrono nei lavori del maestro. Qui è possibile ammirare in scala 1:2 lo studio di Ensor, la stanza in cui ha dipinto una delle sue opere più famose, come ad esempio L'ingresso di Cristo a Bruxelles. Nella Sala 3 sono esposti documenti, lettere, fotografie originali che ricordano la vita pubblica dell’artista e i rapporti con i suoi contemporanei. L’arte provocatoria di Ensor dette molto scandalo quando l’artista era in vita. Nella Sala 4 si toccano da vicino le critiche e i giudizi negativi sull’arte di Ensor. Nell’ultima Sala invece si entra nel vivo dell'arte visiva di Ensor, concentrandosi sulle maschere e sulle figure fantastiche che caratterizzano il suo lavoro.
Il museo, riportato allo stato originale dopo un importante lavoro di restauro, ora vanta anche uno spazio espositivo finale, in cui l'esperto di Ensor Xavier Tricot curerà le mostre temporanee di Ensor.
Il legame di James Ensor con la sua città natale fu inscindibile.
Nell’arco della sua vita l’artista non lasciò Ostenda, se non per brevi periodi. Ma soprattutto Ensor non abbandonò mai le mura della casa paterna dove era nato e cresciuto, e che a un certo punto della sua vita ereditò dagli zii, Leopold Haegheman e Pauline Dewinter.
Un’abitazione bellissima, trasformata in museo pcoo dopo la sua morte, che sorge lungo la Vlaanderenstraat, nel cuore della città belga.
Un tempo all’edificio era annessa una bottega di souvenir con maschere, conchiglie e curiosità che rappresentarono una fonte importante per l’immaginario e la fantasia di Ensor.
A partire dal 1880, quando l’artista aveva ormai 20 anni, la mansarda venne trasformata nel suo studio.
Tra le pareti di questo edificio, James Ensor visse insieme al suo servitore August Van Yper fino alla sua morte, avvenuta nel 1949.
E’ possibile visitare la casa museo di Ensor, che nel frattempo si è ingrandita annettendo una proprietà adiacente per espandere il museo e dotarlo di un centro di esperienza interattivo.
Oltre alle stanze originali, grazie a un’audioguida multilingue, oggi è possibile immergersi nel mondo di Ensor, attraversando 5 ambienti che ripercorrono in forma tematica i temi più importanti per inquadrare l’artista.
Nella Sala 1 si esplora il contesto sociale e storico in cui è maturata l’arte di Ensor e si ammirano da vicino le opere più innovative. Nella Sala 2 si scoprono le riproduzioni di interni che tanto spesso ricorrono nei lavori del maestro. Qui è possibile ammirare in scala 1:2 lo studio di Ensor, la stanza in cui ha dipinto una delle sue opere più famose, come ad esempio L'ingresso di Cristo a Bruxelles. Nella Sala 3 sono esposti documenti, lettere, fotografie originali che ricordano la vita pubblica dell’artista e i rapporti con i suoi contemporanei. L’arte provocatoria di Ensor dette molto scandalo quando l’artista era in vita. Nella Sala 4 si toccano da vicino le critiche e i giudizi negativi sull’arte di Ensor. Nell’ultima Sala invece si entra nel vivo dell'arte visiva di Ensor, concentrandosi sulle maschere e sulle figure fantastiche che caratterizzano il suo lavoro.
Il museo, riportato allo stato originale dopo un importante lavoro di restauro, ora vanta anche uno spazio espositivo finale, in cui l'esperto di Ensor Xavier Tricot curerà le mostre temporanee di Ensor.
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