Rocca Albornoziana
Spoleto, Piazza Campello 1
- Dove: Spoleto, Piazza Campello 1
- Indirizzo: Piazza campello 1
- E-Mail: museoducatospoleto@sistemamuseo.it
- Telefono: +39 0743 224952
- Apertura: da martedì a domenica e i lunedì festivi (Lunedì dell'angelo) 9.30 - 19.30
Lunedì dalle 9.30 - 14 - Costo: intero € 7,50, ridotto € 3,75
DESCRIZIONE:
La Rocca si trova nella parte alta del centro storico di Spoleto, sulla sommità di colle Sant'Elia.
Edificata per volere del Cardinale spagnolo Egidio Albornoz a partire dal 1360, fu sede di legati pontifici e papi.
Oggi, con il progressivo recupero degli ambienti e dei dipinti murali che ancora ne ornano le pareti, il complesso ha finalmente ritrovato la sua collocazione strategica per il controllo della via Flaminia, punto di appoggio e di partenza ideale per le azioni militari volte al recupero dei territori dell'Umbria, delle Marche e della Romagna.
La fortezza costituì il perno del sistema difensivo dello Stato della Chiesa, ma fu concepita anche come sede residenziale per i Rettori del Ducato, prima, i governatori della città e i legati pontifici, dopo, e quindi affrescata come le raffinate dimore signorili dell'epoca.
La Rocca, iniziata nel 1359, fu edificata per volere del Cardinale spagnolo Egidio Albornoz con lo scopo di riportare la città sotto il dominio pontificio. L'eugubino Matteo di Giovannello, detto il Gattapone, fu incaricato dei lavori. Sei torri, quattro angolari e due mediane corrono lungo il perimetro.
Internamente il corpo di fabbrica si trova tra due cortili: quello delle Armi, a Sud, e quello d'Onore, a Nord. Con il progressivo recupero degli ambienti e dei dipinti murali il complesso ha finalmente ritrovato il suo fascino primitivo. Il Salone d'Onore e la Camera Pinta, decorata da un raro ciclo di affreschi a tema cavalleresco, XV secolo, ne testimoniano la bellezza di un tempo.
Affermandole sempre come strumenti di difesa per la pace cittadina, le rocche furono simbolo di dominio, atti a garantire l’obbedienza e la sottomissione del popolo alla Chiesa, diventando la più evidente caratteristica della sua azione di conquista. Così fu per la rocca di Spoleto, di Narni, di Orvieto, di Assisi, di Todi e di Spello.
La Rocca si trova nella parte alta del centro storico di Spoleto, sulla sommità di colle Sant'Elia.
Edificata per volere del Cardinale spagnolo Egidio Albornoz a partire dal 1360, fu sede di legati pontifici e papi.
Oggi, con il progressivo recupero degli ambienti e dei dipinti murali che ancora ne ornano le pareti, il complesso ha finalmente ritrovato la sua collocazione strategica per il controllo della via Flaminia, punto di appoggio e di partenza ideale per le azioni militari volte al recupero dei territori dell'Umbria, delle Marche e della Romagna.
La fortezza costituì il perno del sistema difensivo dello Stato della Chiesa, ma fu concepita anche come sede residenziale per i Rettori del Ducato, prima, i governatori della città e i legati pontifici, dopo, e quindi affrescata come le raffinate dimore signorili dell'epoca.
La Rocca, iniziata nel 1359, fu edificata per volere del Cardinale spagnolo Egidio Albornoz con lo scopo di riportare la città sotto il dominio pontificio. L'eugubino Matteo di Giovannello, detto il Gattapone, fu incaricato dei lavori. Sei torri, quattro angolari e due mediane corrono lungo il perimetro.
Internamente il corpo di fabbrica si trova tra due cortili: quello delle Armi, a Sud, e quello d'Onore, a Nord. Con il progressivo recupero degli ambienti e dei dipinti murali il complesso ha finalmente ritrovato il suo fascino primitivo. Il Salone d'Onore e la Camera Pinta, decorata da un raro ciclo di affreschi a tema cavalleresco, XV secolo, ne testimoniano la bellezza di un tempo.
Affermandole sempre come strumenti di difesa per la pace cittadina, le rocche furono simbolo di dominio, atti a garantire l’obbedienza e la sottomissione del popolo alla Chiesa, diventando la più evidente caratteristica della sua azione di conquista. Così fu per la rocca di Spoleto, di Narni, di Orvieto, di Assisi, di Todi e di Spello.
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