Dal 3 febbraio al 17 giugno al Forte di Bard
Il fascino della Normandia nelle tele degli Impressionisti, da Renoir a Monet
Claude Monet, Étretat, 1885 ca., olio su tela. Dimensioni senza cornice: 24 x 35 cm
Samantha De Martin
15/01/2018
Aosta - Sarà stato il fascino del mare e del vento, la luce nordica, o quella natura piena di fisicità vera e vibrante a sedurre gli sguardi di coloro che avrebbero dato vita ai principali movimenti d’avanguardia del Novecento, dall’Impressionismo ai Fauves.
Passa attraverso una settantina di opere il racconto degli artisti del XIX secolo, ammaliati dalle bellezze della Normandia, terra che ha esercitato un’irresistibile forza di attrazione tra i pittori e gli acquarellisti inglesi che attraversarono la Manica per studiare il paesaggio, le rovine, i monumenti in terra francese, attratti dalla rappresentazione del “vero”.
Luci del Nord. Impressionismo in Normandia è il viaggio luminoso che, dal 3 febbraio al 17 giugno, porterà al Forte di Bard opere di Monet, Renoir, Bonnard, Boudin, Corot, Courbet, Delacroix, Dufy, Gericault, in prestito dall’Association Peindre en Normandie di Caen, dal Museo del Belvedere di Vienna, dal Marmottan di Parigi e dal Musée Eugène Boudin di Honfleur.
I cieli plumbei, le nebbie dense, le alte scogliere sferzate dal vento e dalle onde, ma anche le stradine di campagna e le rassicuranti fattorie dai tetti in paglia, i paesaggi di Honfleur, Le Havre, Rouen diventano luoghi di incontro e di intensa creazione artistica.
È proprio in questa regione del nord-ovest della Francia, che dalla bassa vallata della Senna corre fino alla penisola del Cotentin, che attecchisce, a partire dai primi decenni dell’Ottocento, quella pittura di impressione che sfocerà nell’Impressionismo e nei principali movimenti delle avanguardie artistiche del Novecento che ricorrono al colore come strumento principale di espressione.
La mostra, a cura dello storico dell’arte Alain Tapié, promossa dall’Associazione Forte di Bard con la collaborazione di Ponte Organisation für kulturelles Management GmbH di Vienna, invita il visitatore a gustare quel fermento artistico, legato a una visione più realistica e aderente alla natura, che porta gli artisti a lavorare en plein air, complice anche la diffusione della pittura a olio in tubetti di metalli facili da trasportare .
E così nel molo con l’alta marea “immortalato” da Boudin, nell’imminente tempesta ritratta da Stevens, nel tramonto di Renoir o nei colori tenui della spiaggia di Trouville rappresentata da Courbet, lo spettatore potrà cogliere tutto l’impegno dei grandi maestri a restituire - semplicemente con tela e colori e tela - la verità di ciò che i loro occhi vedevano nel momento stesso in cui questo accadeva.
Palcoscenico di questo racconto del vero, la Normandia, teatro di importanti mutamenti sociali e culturali che spalancheranno le porte all’età moderna.
• Monet, il poeta della luce in mostra a Roma
• Courbet e la natura
Passa attraverso una settantina di opere il racconto degli artisti del XIX secolo, ammaliati dalle bellezze della Normandia, terra che ha esercitato un’irresistibile forza di attrazione tra i pittori e gli acquarellisti inglesi che attraversarono la Manica per studiare il paesaggio, le rovine, i monumenti in terra francese, attratti dalla rappresentazione del “vero”.
Luci del Nord. Impressionismo in Normandia è il viaggio luminoso che, dal 3 febbraio al 17 giugno, porterà al Forte di Bard opere di Monet, Renoir, Bonnard, Boudin, Corot, Courbet, Delacroix, Dufy, Gericault, in prestito dall’Association Peindre en Normandie di Caen, dal Museo del Belvedere di Vienna, dal Marmottan di Parigi e dal Musée Eugène Boudin di Honfleur.
I cieli plumbei, le nebbie dense, le alte scogliere sferzate dal vento e dalle onde, ma anche le stradine di campagna e le rassicuranti fattorie dai tetti in paglia, i paesaggi di Honfleur, Le Havre, Rouen diventano luoghi di incontro e di intensa creazione artistica.
È proprio in questa regione del nord-ovest della Francia, che dalla bassa vallata della Senna corre fino alla penisola del Cotentin, che attecchisce, a partire dai primi decenni dell’Ottocento, quella pittura di impressione che sfocerà nell’Impressionismo e nei principali movimenti delle avanguardie artistiche del Novecento che ricorrono al colore come strumento principale di espressione.
La mostra, a cura dello storico dell’arte Alain Tapié, promossa dall’Associazione Forte di Bard con la collaborazione di Ponte Organisation für kulturelles Management GmbH di Vienna, invita il visitatore a gustare quel fermento artistico, legato a una visione più realistica e aderente alla natura, che porta gli artisti a lavorare en plein air, complice anche la diffusione della pittura a olio in tubetti di metalli facili da trasportare .
E così nel molo con l’alta marea “immortalato” da Boudin, nell’imminente tempesta ritratta da Stevens, nel tramonto di Renoir o nei colori tenui della spiaggia di Trouville rappresentata da Courbet, lo spettatore potrà cogliere tutto l’impegno dei grandi maestri a restituire - semplicemente con tela e colori e tela - la verità di ciò che i loro occhi vedevano nel momento stesso in cui questo accadeva.
Palcoscenico di questo racconto del vero, la Normandia, teatro di importanti mutamenti sociali e culturali che spalancheranno le porte all’età moderna.
• Monet, il poeta della luce in mostra a Roma
• Courbet e la natura
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