Dal 20 agosto al 4 settembre la collaterale di Cortonantiquaria

A Cortona un viaggio nel Futurismo, da Boccioni a Depero

Fortunato Depero, Vibrazioni di profili nello spazio, 1930, Olio su tela
 

Samantha De Martin

05/08/2022

Arezzo - Rumoroso, dinamico, visionario, il Futurismo segnò un momento di rottura e rinnovamento nella scena culturale italiana, in un indispensabile passaggio alla contemporaneità.
Nella città natale di Gino Severini, pronta ad accogliere, dal 20 agosto al 4 settembre, Cortonantiquaria, gli ospiti della storica mostra antiquaria - che da 60 anni integra storia, arte e artigianato - potranno ripercorrere le istanze, le ragioni e gli esiti di una delle avanguardie più straordinarie del primo Novecento.
In concomitanza con Cortonantiquaria il borgo aretino di Cortona ospiterà nel Foyer del Teatro Signorelli la collaterale Un viaggio nel Futurismo: da Boccioni a Depero, a cura di Simona Bartolena.


Cortonantiquaria, Stand

Oltre alle opere presenti nell’esposizione d’antiquariato allestita al Centro Convegni Sant’Agostino, tra statuine in legno di metà Settecento, ricami su seta con inserti di fili d’oro e d’argento con iconografia religiosa, vasi cinesi ottocenteschi, i visitatori potranno ammirare, nella collaterale dedicata al Futurismo, una serie di opere provenienti da collezioni private e dalla collezione di Leo Galleries di Monza. Si tratta di lavori talvolta inediti, con una sorpresa finale: un dipinto di Giulio D’Anna per la prima volta esposto ai visitatori. Si tratta di un’opera mai vista risalente al 1935-36, recentemente acquisita dalla galleria per la propria collezione permanente.


Roberto Marcello Baldessarri, Treno, 1921, pastelli colorati su cartone, 50 x 72 cm

Il percorso mette a fuoco alcuni aspetti importanti del movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti, illustrandone i suoi diversi periodi. Se la sua nascita viene celebrata con un’opera di Umberto Boccioni nella quale è ancora evidente il retaggio della figurazione ottocentesca, i suoi sviluppi più tardi si manifestano attraverso capolavori realizzati dai maestri dell’aerofuturismo.

Il racconto della mostra privilegia il dinamismo, la velocità, il volo, ma anche l’interazione con il mondo delle arti applicate e della grafica pubblicitaria. Protagonisti in questo contesto sono le opere di Roberto Marcello Baldessari, Fortunato Depero, Giacomo Balla, Gerardo Dottori, Tullio Crali.

“Rumoroso, dinamico, visionario, originale nelle sue molteplici espressioni - racconta la curatrice Simona Bartolena nel suo testo che accompagna la mostra - il Futurismo segna un momento di rottura e rinnovamento nella scena culturale italiana, in un indispensabile passaggio alla contemporaneità. La sua lezione offrirà importanti motivi di riflessione nelle generazioni successive, costituendo un modello ora da emulare, ora da superare, ora da contrastare e contraddire, ma sempre e comunque da tenere in considerazione. Per molti aspetti, anzi, il Futurismo ha ancora molto da dire anche ai nostri giorni. Negli ultimi anni il ruolo di primo piano nel contesto europeo di questa Avanguardia nata in Italia è stato ampiamente riconosciuto anche a livello internazionale, con importanti studi e grandi mostre nei principali musei del mondo, dal Centre Georges Pompidou di Parigi al Guggenheim di New York”.


Giulio D'Anna, Comunicazione, Pubblicità e Progresso, 1931, Olio e collage su tela, 100 x 70 cm

La mostra si potrà visitare lunedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 20; martedì e mercoledì dalle 15.30 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 20.

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