Fino al 4 giugno al Museo Civico
Caravaggio e Piero della Francesca insieme a Sansepolcro

Ragazzo morso da un ramarro
Francesca Grego
14/02/2017
Arezzo - Si apre con un ospite illustre il 2017 di Sansepolcro: il borgo natio di Piero della Francesca dà il benvenuto a Caravaggio. Un accostamento a prima vista insolito, che trova la sua ragion d’essere nell’opera di Roberto Longhi, una delle personalità più interessanti della storia dell’arte del XX secolo. Studioso e collezionista, Longhi si dedicò con passione alla ricerca e alla riscoperta dell’opera di entrambi.
La mostra Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio, curata da Maria Cristina Bandera per lo storico Museo Civico biturgense, si sviluppa intorno a 23 dipinti, con in testa la Resurrezione di Cristo e il Polittico della Misericordia, protagonista di una recente esposizione a Palazzo Marino di Milano e appena riportato al suo assetto originario. Ma la vera star è senza dubbio il Ragazzo morso da un ramarro, uno dei più significativi capolavori giovanili di Caravaggio, che fra i dettagli di una magistrale natura morta e gli inusitati effetti luministici, sfoggia già il linguaggio del genio seicentesco in tutta la sua potenza.
Una ricca documentazione scritta e fotografica proveniente dagli archivi della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi approfondisce il confronto fra i due artisti e il contesto della mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 4 giugno.
Nella seconda metà dell’anno il dialogo fra Piero della Francesca e i suoi più grandi colleghi proseguirà con un grande evento, che dal 10 giugno porterà a Borgo Sansepolcro importanti opere di Leonardo da Vinci a 500 anni dalla sua morte.
La mostra Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio, curata da Maria Cristina Bandera per lo storico Museo Civico biturgense, si sviluppa intorno a 23 dipinti, con in testa la Resurrezione di Cristo e il Polittico della Misericordia, protagonista di una recente esposizione a Palazzo Marino di Milano e appena riportato al suo assetto originario. Ma la vera star è senza dubbio il Ragazzo morso da un ramarro, uno dei più significativi capolavori giovanili di Caravaggio, che fra i dettagli di una magistrale natura morta e gli inusitati effetti luministici, sfoggia già il linguaggio del genio seicentesco in tutta la sua potenza.
Una ricca documentazione scritta e fotografica proveniente dagli archivi della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi approfondisce il confronto fra i due artisti e il contesto della mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 4 giugno.
Nella seconda metà dell’anno il dialogo fra Piero della Francesca e i suoi più grandi colleghi proseguirà con un grande evento, che dal 10 giugno porterà a Borgo Sansepolcro importanti opere di Leonardo da Vinci a 500 anni dalla sua morte.
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