Da novembre a Palazzo Mazzetti

Boldini e il ritratto: una storia da scoprire ad Asti

Giovanni Boldini, La camicetta di voile, 1906 c. Olio su tela, 72x63,5 cm. Collezione Sacerdoti Ferrari
 

Francesca Grego

17/08/2022

Asti - Dopo Chagall, Monet e i Macchiaioli, Asti si prepara a ospitare una nuova, grande mostra: protagonista dell’appuntamento d’autunno a Palazzo Mazzetti sarà il sempreverde Giovanni Boldini, il pittore della Belle Époque che seppe conquistare l’alta società di tutta Europa grazie alle sue straordinarie doti di ritrattista. Richiesto soprattutto dalle signore, Boldini ha portato nell’arte lussi e voluttà, bellezze e turbamenti di un tempo sospeso tra antico e moderno. Fanciulle eteree, affascinanti fémme fatale, dame in abito da sera si affacciano dai suoi quadri tra sete e organze, velluti e taffettà: non a caso nel 1931 Vogue lo definì “il pittore dell’eleganza”. Ma Boldini aveva anche un’altra qualità, più rara e ineffabile: la capacità di trasferire sulla tela la psicologia e le emozioni mutevoli delle modelle, che lui definiva “fragili icone”.
 

Giovanni Boldini, Busto di giovane sdraiata, 1906 circa I Giovanni Boldini, Public domain, via Wikimedia Commons

A Palazzo Mazzetti una sfilata di capolavori del genere ritrattistico spiegherà come mai donne facoltose e spesso bellissime accettavano di mettersi umilmente in fila davanti alla porta del suo studio parigino. “Boldini sapeva riprodurre la sensazione folgorante che le donne sentono di suscitare mostrandosi nei loro momenti migliori” scrisse Cecil Beaton, tra i primi fotografi di moda del Novecento, notando con humour britannico come “anche il più insopportabile dei suoi ritratti riveli un immenso divertimento”. Farsi ritrarre da Boldini significava svestire i panni dell’aristocratica superbia per stare al gioco e accettarne le provocazioni, mettendo a nudo anche le proprie debolezze davanti al pittore dell’attimo fuggente.

Oltre 80 dipinti provenienti da importanti musei e collezioni private lo racconteranno nel progetto curato da Tiziano Panconi, tra i massimi esperti dell’arte di Boldini, in un itinerario che unirà alla narrazione cronologica una serie di focus tematici: l’elenco completo è ancora top secret, ma sappiamo che non mancheranno la Signora bionda in abito da sera (1889), la Principessa Eulalia di Spagna (1898), il Busto di giovane sdraiata (1906) e la Camicetta di voile (1912).
 
Boldini e il mito della Belle Époque sarà visitabile a Palazzo Mazzetti di Asti dal 26 novembre 2022 al 10 aprile 2023.


Giovanni Boldini, Ritratto dell'Infanta Eulalia di Spagna, 1891, Olio su tela, 101.5 x 202 cm, Museo Giovanni Boldini, Ferrara