Benozzo Gozzoli e Cosimo Rosselli nelle terre di Castelfiorentino. Pittura devozionale in Valdelsa

15/06/2011

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Dal 1 maggio al 31 luglio 2011 il Museo BE-GO di Castelfiorentino diventerà polo espositivo de “La Città degli Uffizi” con la mostra “Benozzo Gozzoli e Cosimo Rosselli nelle terre di Castelfiorentino. Pittura devozionale in Valdelsa”, a cura di Anna Padoa Rizzo e Serena Nocentini.
L’esposizione, organizzata in collaborazione con l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, fa parte del ciclo “La città degli Uffizi”, felice idea del Direttore della Galleria fiorentina Antonio Natali: una serie di mostre che intende portare a una più diffusa conoscenza le opere dei tanti artisti nati nella provincia fiorentina o che con i luoghi intorno a Firenze hanno uno speciale legame. E così dopo “Il Cigoli e i suoi amici” nel 2008, “L’Oratorio di Santa Caterina all’Antella” nel 2009 e “I Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento” e “Beato Angelico a Pontassieve” nel 2010, solo per citare le rassegne in provincia di Firenze, arriva oggi “Benozzo Gozzoli e Cosimo Rosselli nelle terre di Castelfiorentino. Pittura devozionale in Valdelsa”.
La storia di Castelfiorentino nel Quattrocento racconta una comunità con una identità forte, attinta da una posizione strategica favorevole - nella Valdelsa, all’incrocio tra la via Francigena e la via Volterrana - e dunque in grado di esprimere un patrimonio artistico ricco e di grande spessore. Attraverso i pittori presenti in Valdelsa nella seconda metà del Quattrocento, come Benozzo Gozzoli e Cosimo Rosselli, il visitatore potrà rivivere le suggestioni di un’epoca e cogliere il valore di un territorio caratterizzato da un’intensa attività artistica.
Quattordici le prestigiose opere provenienti dalle collezioni di diversi musei che i visitatori potranno ammirare attraverso un percorso tematico originale, collegato storicamente e artisticamente ai preziosi affreschi del Museo BE-GO, come il ‘Tabernacolo della Visitazione’ e il ‘Tabernacolo della Madonna della Tosse’, mediante i quali Benozzo Gozzoli – genius loci della Valdelsa secondo la definizione di Antonio Paolucci - lasciò due testimonianze importanti della cultura rinascimentale in Toscana. Fra i capolavori più significativi che si potranno vedere a Castelfiorentino fino al 31 luglio spiccano una ‘Madonna col Bambino’ del Beato Angelico, proveniente dai Musei Vaticani, una ‘Madonna col Bambino in Trono’ e una ‘Adorazione dei Magi’ di Cosimo Rosselli, provenienti dalla Galleria degli Uffizi; sempre di Cosimo Rosselli sono poi da segnalare le tempere su tavola provenienti da Vicchio e Città di Castello, mentre per Benozzo Gozzoli saranno esposti alcuni dipinti provenienti dal Museo di San Marco di Firenze, da Assisi e da San Gimignano. Le opere più celebri saranno poi affiancate da tesori d’arte forse meno noti, ma di grande interesse storico e culturale: pale appartenenti a oratori e pievi, opere commissionate da conventi fondati da importanti ordini religiosi, confraternite locali, piccole comunità di devoti e famiglie facoltose.
Questa edizione della “Città degli Uffizi” è anche un viaggio alla riscoperta del Rinascimento in Toscana con un unico biglietto. Questa la grande novità proposta dal Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino e dalla Provincia di Firenze in occasione della mostra: chi visiterà il Museo BE-GO avrà l’accesso ridotto al percorso museale di Palazzo Medici Riccardi, che ospita “La Cavalcata dei Magi”, probabilmente il più celebre capolavoro di Benozzo Gozzoli. Quasi una quadratura del cerchio nell’avvicinarsi alla pittura toscana del Quattrocento.

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