Dal 5 maggio al 15 giugno
Basquiat secondo l'amico Lee Jaffe
"Basquiat x Lee Jaffe" | © 2016 by Lee Jaffe, LWArchives. All Rights Reserved
Ludovica Sanfelice
29/04/2016
Bologna - L’energica scossa degli anni Ottanta attraversa come un lampo i tredici scatti con cui il poliedrico artista Lee Jaffe racconta l'amico Jean Michel Basquiat nell’esposizione in programma presso la galleria ONO arte di Bologna dal 5 maggio al 15 giugno.
Immagini intime che catturano lo spirito del giovane street artist nel periodo che precedette la vertigine della popolarità che lo travolse.
Ritratti realizzati in studio o memorie dell’atto creativo raccolti nel corso di una serie di viaggi con cui Jaffe mostra di aver colto prima degli altri la gemma preziosa del talento ribelle di cui il ragazzo stropicciato e dal fascino creolo era dotato. Gli anni della Factory di Andy Warhol, di David Bowie e della relazione con Madonna dovevano ancora farsi strada, il giovane Basquiat con mani, pennelli e tubetti cominciava a sviluppare il misterioso e inconfondibile linguaggio grafico di un’arte nuova e quella era l’alba di una carriera che lo condusse al suo destino di esponente indiscusso dell’american graffiti.
Il 4 maggio, in occasione del quinti incontro di Spritzbook2, la manifestazione di Genus Bononiae curata da Andrea Maioli presso la Biblioteca di Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, Lee Jaffe sarà protagonista di un incontro dedicato alla street art e alla New York degli anni ’80 di cui lui fu radicale testimone e fautore.
Consulta anche:
- Guida d'arte di Bologna
- Street Art - Banksy & Co. L'arte allo stato urbano
- La mostra sulla street art che ha fatto infuriare Blu
- Basquiat x Lee Jaffe
- Memorie di un'amicizia: Basquiat nelle fotografie di Lee Jaffe
Immagini intime che catturano lo spirito del giovane street artist nel periodo che precedette la vertigine della popolarità che lo travolse.
Ritratti realizzati in studio o memorie dell’atto creativo raccolti nel corso di una serie di viaggi con cui Jaffe mostra di aver colto prima degli altri la gemma preziosa del talento ribelle di cui il ragazzo stropicciato e dal fascino creolo era dotato. Gli anni della Factory di Andy Warhol, di David Bowie e della relazione con Madonna dovevano ancora farsi strada, il giovane Basquiat con mani, pennelli e tubetti cominciava a sviluppare il misterioso e inconfondibile linguaggio grafico di un’arte nuova e quella era l’alba di una carriera che lo condusse al suo destino di esponente indiscusso dell’american graffiti.
Il 4 maggio, in occasione del quinti incontro di Spritzbook2, la manifestazione di Genus Bononiae curata da Andrea Maioli presso la Biblioteca di Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, Lee Jaffe sarà protagonista di un incontro dedicato alla street art e alla New York degli anni ’80 di cui lui fu radicale testimone e fautore.
Consulta anche:
- Guida d'arte di Bologna
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- La mostra sulla street art che ha fatto infuriare Blu
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