CAMeC della Spezia - inaugurazione venerdì 10 dicembre

07/12/2010

WEB: http://arteinforma.blogspot.com/2010/12/camec-della-spezia-inaugurazione.html




EMILIO SCANAVINO, Senza occhi, olio su tela, 1963



A.Prini, Ambiente marino, olio su tela



Il Premio fra i premi. La pittura in Italia dal Futurismo all’Informale

Angelo Prini. Volti di mare, ritratti di luce

CAMeC
Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia

Opening venerdì 10 dicembre ore 18.00
11 dicembre 2010>8 maggio 2011




Da dicembre il CAMeC presenta un nuovo progetto espositivo focalizzato sulla pittura italiana storicizzata del Novecento attraverso la significativa collezione di dipinti del Premio del Golfo, focus della prima mostra, e con un approfondimento su Angelo Prini, uno degli artisti spezzini di spicco in quel riferimento temporale, presente in diverse edizioni del concorso cittadino e premiato nel 1950.
Le mostre, se pur così “italiane” per ciò che concerne il contenuto, offrono invece un taglio spiccatamente internazionale proponendo una rassegna di nomi che travalicarono le Alpi, ma non solo, per giungere ed imporsi anche nella cultura e nel mercato statunitense.
Da Vedova a Guttuso, da Sironi alla Accardi, da Turcato a Prampolini, da Scanavino a Rosai, da Tosi a Morlotti fino a confronti con Appel e Tàpies, sono solo alcuni dei grandi nomi in mostra: oltre 130 opere che coprono un ampio arco temporale.
Nello specifico il progetto scientifico intende affrontare il ruolo svolto nel secondo dopoguerra dal Premio Nazionale Golfo della Spezia, valorizzando la cospicua collezione di opere che grazie ad esso si è formata. Nel panorama della cultura del tempo, il Premio del Golfo ha registrato e promosso le ricerche artistiche in atto, documentando con un ampio ventaglio di partecipazioni, ciò che si stava elaborando nella Penisola ad opera di autori, gruppi e tendenze in rapido aggiornamento sulle poetiche internazionali. Grazie ai suoi appuntamenti, prima annuali poi biennali, si è costituita la copiosa collezione artistica, oltre duecento opere, che oggi è conservata in permanenza al CAMeC.
Per proseguire il lavoro di studio, catalogazione, restauro e divulgazione cominciato oltre un decennio fa, il CAMeC con questa retrospettiva vuole confrontare i ‘premi-acquisto’ con opere parallele di autori vincitori, in special modo con quelle partecipanti ad analoghe rassegne italiane, per avere una visione ampliata al fenomeno dei premi nell’Italia del boom economico (Premi Suzzara, Lissone, Gallarate etc., oltre alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma).
In esposizione si trovano oltre cento lavori dalle collezioni civiche della Spezia e una quarantina provenienti da altre raccolte pubbliche e private italiane, secondo i criteri di cui s’è detto.
La tematica è sì storicizzata ma anche di grande attualità. Così la mostra offrirà, attraverso una serie di incontri e confronti, la possibilità di riflettere su come La Spezia, che ha vissuto in pieno la vivacità delle avanguardie – soprattutto del movimento futurista – possa ritrovare un proprio specifico spazio, a partire dal premio, tenendo conto del contesto artistico nazionale e delle attuali condizioni storico-politiche.


Risale al 1933 la nascita del Premio Nazionale di Pittura intitolato al Golfo della Spezia. L’ideazione e l’organizzazione della rassegna – concorso si devono a Filippo Tommaso Marinetti e Fillia (nome d’arte di Luigi Colombo). Una vivace adunata di artisti, futuristi di seconda generazione e non, anima quella memorabile estate e sigla l’interesse spezzino per l’arte contemporanea: ne sono preziosa testimonianza i mosaici realizzati nel '33 nel Palazzo delle Poste, a quattro mani, da Fillia e Prampolini, inedita rappresentazione delle Comunicazioni terrestri, marittime (Fillia), aeree, telegrafiche, telefoniche (Prampolini), così come l'Aeropoema del Golfo della Spezia, componimento parolibero concepito dalla funambolica immaginazione di Marinetti.
A questo precedente storico guarda la ripresa della manifestazione che con lo stesso titolo si articola dal 1949 al 1965. Distintiva la formula del premio-acquisto, che consegna alla città circa 250 opere, nucleo originario della raccolta permanente conservata presso il CAMeC. Evidenti ed impliciti gli intenti: la registrazione e l'acquisizione dei più recenti e diversificati esiti della produzione pittorica italiana (e, dal '54, anche del biancoenero e della grafica). L'eccellenza qualitativa e la valenza storico-documentaria della selezione si devono all'autorevolissima gestione critica: la giuria del Premio, nelle sue peraltro salutari variazioni, vede il contributo e la collaborazione di eminenti ed impegnati artisti e critici. Dal '49 al '65 lavorano al vaglio e alla segnalazione delle opere, fra gli altri, Argan, Bellonzi, Carli, Carluccio, Carrà, Casorati, Ciardo, De Grada, Guttuso, Longhi, Magagnato, Russoli, Saetti, Santini, Viale, oltre a Marco Valsecchi, fedelissimo organizzatore della mostra e Carlo Ludovico Ragghianti, senza dubbio il più incisivo interprete della gestione del Premio nel ruolo di Presidente della giuria, ideatore della digressione dedicata alla produzione grafica (svoltasi dal '54 al '65) e della Mostra Nazionale del Disegno di Forme (1963), iniziativa culturale avanzata e pionieristica, coraggioso tentativo di educazione visiva nei confronti della produzione seriale. Dal 1952, inoltre, prende avvio un'ininterrotta serie di piccole antologiche curate dalla Giuria e dedicate ad autori ormai consacrati dalla storia, per lo più appartenenti alle prime generazioni del ventesimo secolo: Tosi, Rosai, Sironi, De Pisis, i maestri della grafica Daumier, Toulouse-Lautrec, Shahn e Maccari, nuovamente Rosai, a pochi mesi dalla sua scomparsa, Longanesi, Casorati e Mantelli, Semeghini, Magli e Viviani.
Artisti in mostra: Carla Accardi, Giuseppe Ajmone, Carlo Alfano, Antonio Antony De Witt, Karel Appel, Ugo Attardi, Eduard Bargheer, Guido Basso, Gino Bellani, Claude Bellegarde, Aldo Bergolli, Vinicio Berti, Renato Birolli, Gastone Breddo, Enzo Brunori, Dino Caponi, Margherita Carena, Arturo Carmassi, Ezio Casoni, Bruno Cassinari, Vittorio Cavicchioni, Mino Ceretti, Mauro Chessa, Alfredo Chighine, Guido Chiti, Antonio Corpora, Italo Cremona, Carlo Calogero Datola, Armando De Stefano, Renato Di Bosso, Fernando Farulli, Vincenzo Frunzo, Flavia Fumagalli, Piero Giunni, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Giovanni Korompay, Giorgio Larocchi, Mario Lattes, Carlo Levi, Riccardo Licata, Pompilio Mandelli, Giuseppe Martinelli, Carlo Mattioli, Pietro Melecchi, Giuseppe Migneco, Carlo Montarsolo, Mattia Moreni, Marisa Mori, Francesco Menzio, Lisa Montessori, Ennio Morlotti, Mario Nanni, Gualtiero Nativi, Leonardo Papasogli, Eugenio Pardini, Enrico Paulucci, Cesare Peverelli, Armando Pizzinato, Alfonso Pone, Giacomo Porzano, Enrico Prampolini, Osvaldo Peruzzi, Mario Puppo, Maria Questa, Mario Radice, Mauro Reggiani, Piero Ruggeri, Ottone Rosai, Antonio Sanfilippo, Giuseppe Santomaso, Sergio Saroni, Filippo Sartorio, Emilio Scanavino, Salvatore Scarpitta, Filippo Scroppo, Mario Sironi, Ettore Sottsass Jr., Luigi Spazzapan, Domenico Spinosa, Leonardo Spreafico, Guido Strazza, Alberto Sughi, Antoni Tàpies, Nino Tirinnanzi, Emilio Tolaini, Arturo Tosi, Giulio Turcato, Giustino Vaglieri, Pompeo Vecchiati, Emilio Vedova, Renzo Vespignani, Giuseppe Viviani, Elio Waschimps, Giuseppe Zigaina, Bruno Zoni.


Al piano terra incontriamo invece Angelo Prini (La Spezia 1912 – 1999), uno dei grandi Maestri spezzini del Novecento, confronto efficacissimo con la mostra dei piani superiori quale vincitore di uno dei riconoscimenti assegnati dal Premio del Golfo nel 1950.
Introdotto in maniera cristallina dall’amico Mario Soldati nel 1965 in una magistrale presentazione: “...Così, oggi, sembra che il rovello di Angelo Prini possa essere definito quello di un artista singolarissimo, il quale cerca di operare un piccolo miracolo: rendere pittorico ciò che, finora, pareva soltanto ottico: rendere visibile, e prigioniero di una specialissima pasta da lui spalmata sulla tela, un effetto di luce effimero, istantaneo, e riscontrabile soltanto in determinate condizioni: quando, per esempio, ci si tuffa nell'acqua immobile di una darsena o tra gli scogli di una baia deserta, un giorno d'estate; o quando fissiamo, in campagna, il sole prossimo al tramonto, e gli occhi ci bruciano, e guardiamo per una volta uno spettacolo comune e abituale, il bosco, il fiume, il campo, la casa, insomma la realtà quotidiana, attraverso le lagrime, improvviso sistema di lenti che la deforma, la scompone, la frantuma in meravigliose iridescenze...”.
L’ampia antologica tocca tutti i momenti salienti dell’iter artistico del pittore, dalla passione per il disegno e la grafica ai principali generi in cui si è espresso – figure e ritratti, giocolieri e maschere, nature morte e paesaggi –, per focalizzarsi attorno al rapporto viscerale che ebbe con la rappresentazione del mare e, in particolare, dei fondali marini di cui fu lirico illustratore.
Il ritrovamento di opere della fase più antica del pittore, fra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, consente di tracciare un quadro più completo dell’evoluzione del suo linguaggio che comprende passaggi interessanti fino ad ora poco conosciuti dalla critica e dal pubblico, quali, ad esempio, il momento della figurazione realista anteriore alla fase neocubista, nel quale Prini mostra esiti vicini alla pittura degli anni Trenta di Caselli, all’incrocio fra questa visione luministica d’impressione del paesaggio ligure e quella analoga, chiarista, della pittura veronese.
Dall’insieme delle oltre settanta opere in mostra, molte delle quali presenti e premiate in grandi rassegne nazionali (Quadriennale romana, Terni, Suzzara, Vado Ligure, Catanzaro, Ravenna, Imperia…) emerge il continuo aggiornamento della pittura di Prini rispetto al contesto regionale e nazionale con cui si è sempre attivamente confrontato, riportandone stimoli e arricchimenti assorbiti sempre dentro la cifra personale della sua visione artistica.


CREDITS


Il Premio fra i premi. La pittura in Italia dal Futurismo all’Informale


Mostra prodotta e promossa da:

Comune della Spezia
Sindaco, Massimo Federici


Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia
Presidente, Cinzia Aloisini
Direttore, Marzia Ratti

Con il sostegno di:
Banca Cassa di Risparmio della Spezia
Presidente, Andrea Corradino

Titolo: Il Premio fra i premi. La pittura in Italia dal Futurismo all’Informale.
A cura di: Marzia Ratti
Sede: CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, Piazza Battisti, 1
Conferenza stampa e preview: giovedì 9 dicembre ore 11.30, auditorium del CAMeC
Inaugurazione: venerdì 10 dicembre 2010, ore 18.00
Durata: 11 dicembre 2010 – 8 maggio 2011
Comitato scientifico: Luigi Cavadini, Leo Lecci, Maria Teresa Orengo, Marco Panizza, Stefano Roffi, Franco Sborgi, Emma Zanella
Coordinamento tecnico-scientifico: Eleonora Acerbi
Magazine a cura di: Cinzia Compalati
Progetto grafico: Roberto Pertile con Fabio Bonini e Filippo Pertile



Si ringraziano per il prestito delle opere: Regione Liguria, Comune di Lerici, Comune di Portovenere, GNAM di Roma, Museo d’arte contemporanea di Lissone, MAGA museo arte Gallarate, Galleria del Premio Suzzara, Fondazione Magnani Rocca.




Angelo Prini. Volti di mare, ritratti di luce


Mostra prodotta e promossa da:

Comune della Spezia
Sindaco, Massimo Federici

Istituzione per i Servizi Culturali del Comune della Spezia
Presidente, Cinzia Aloisini
Direttore, Marzia Ratti

Con il contributo di:
Regione Liguria
Presidente, Claudio Burlando
Assessore al turismo cultura spettacolo, Angelo Berlangieri


Con il sostegno di:
Banca Cassa di Risparmio della Spezia
Presidente, Andrea Corradino

Titolo: Angelo Prini. Volti di mare, ritratti di luce
A cura di: Marzia Ratti con la collaborazione di Elisabetta Prini
Sede: CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, Piazza Battisti, 1
Conferenza stampa e preview: giovedì 9 dicembre, ore 11.30 auditorium del CAMeC
Inaugurazione: venerdì 10 dicembre 2010, ore 18.00
Durata: 11 dicembre 2010 – 8 maggio 2011
Catalogo: Gli Ori, editori contemporanei
Testi istituzionali in catalogo: Cinzia Aloisini, Massimo Federici
Testi critici in catalogo: Valerio Cremolini, Matteo Fochessati, Marzia Ratti
Coordinamento tecnico – scientifico: Eleonora Acerbi
Magazine a cura di: Cinzia Compalati
Progetto grafico: Roberto Pertile con Fabio Bonini e Filippo Pertile



INFORMAZIONI e CONTATTI

Orario: da martedì a sabato 10-13 / 15-19, domenica e festivi 11-19, chiuso lunedì
Informazioni e prenotazioni: tel. + 39 0187 734593 / fax + 39 0187 256773 camec@comune.sp.it
Sito: http://camec.spezianet.it - http://www.laspeziacultura.it/
Ufficio stampa:
Comune della Spezia: Luca Della Torre, Federica Stellini; +39 0187 727328; ufficiostampa@comune.sp.it
Istituzione per i Servizi Culturali: Cinzia Compalati; +39 339 3494536; cinzia.compalati@gmail.com




Cinzia Compalati, Press Office
CAMeC centro arte moderna e contemporanea della Spezia
Piazza Cesare Battisti, 1

La Spezia – Italy
T: +39 339 3494536

comunicazione.camec@gmail.com

Cinzia Compalati

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