La liuteria di Cremona entra a far parte del Patrimonio Unesco

Violino - dettagli
 

08/12/2012

Cremona - La liuteria di Cremona è stata iscritta nella Lista UNESCO del Patrimonio Immateriale. Il Comitato Intergovernativo UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Immateriale, riunito a Parigi, ha iscritto il “Saper fare tradizionale del violino a Cremona” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’ Umanità. Così l’antica arte di costruzione di strumenti ad arco (violini, viole, violoncelli, contrabbassi) diventa ufficialmente patrimonio dell’umanità.

Una notizia molto attesa a Cremona, che è da secoli riconosciuta come “la città dei violini”. Ancora oggi esistono varie botteghe di liutai e una scuola di liuteria che si impegna nella  conservazione delle antiche tecniche e procedure che costituiscono l’eredità dei grandi maestri liutai cremonesi del Cinquecento, del Seicento e del Settecento come Amati, Guarneri, Bergonzi e il più noto Stradivari.

 Nel 1938, l’anno seguente le celebrazioni per il Bicentenario della scomparsa di Antonio Stradivari, fu un Decreto Regio a istituire a Cremona la Scuola Internazionale di Liuteria, con lo scopo di creare un centro di Istruzione Professionale di alta qualificazione nel campo della costruzione di strumenti ad arco secondo la tradizione della antica scuola locale.
Nel 1960 un decreto presidenziale trasformò la scuola in “Istituto Professionale Internazionale per l’artigianato liutario e del legno”.  In questo nuovo contesto, la Sezione Internazionale di Liuteria si consolidò e trovò la propria sede, a partire da 1974, nel prestigioso Palazzo Raimondi, che, con la sua facciata fatta di marmi bianchi e rosa, è uno dei migliori esempi del Rinascimento cremonese. La scuola è intitolata ad Antonio Stradivari, che nel lontano 1680 aveva aperto la propria bottega proprio a Cremona, in piazza San Domenico, dove costruì la maggior parte dei suoi strumenti, con l’aiuto dei figli. Non solo violini, ma anche arpe, chitarre, viole, violoncelli, liuti e tiorbe. Pare che la sua manifattura produsse oltre 1100 strumenti musicali, circa seicento di questi ancora esistenti.

Nel 1996 si è anche costituito il Consorzio Liutai “A. Stradivari” che ha lo scopo di promuovere e valorizzare la liuteria contemporanea cremonese. Ne fanno parte circa sessanta maestri liutai di Cremona e provincia. Il Marchio “Cremona Liuteria” garantisce che lo strumento certificato è costruito artigianalmente da un maestro liutaio professionista cremonese.

Nicoletta Speltra