Il 4 maggio “La Francia in scena” debutta con la Parata dei Giganti
A Firenze la pittura del Rinascimento diventa performance di strada
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Una delle marionette di Léonard Martin per la Parata dei Giganti. Courtesy Institut Français Italia
Francesca Grego
02/05/2019
Firenze - Un capolavoro rinascimentale riprende vita per le strade di Firenze. Tre enormi marionette mosse da un carrello e da due aste tornano a combattere attorniate da un corteo di figuranti, musicisti e sbandieratori, trasformando in una festa la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello. Alla sfilata si uniranno personaggi usciti da altri dipinti dell’epoca, in una rievocazione dell’età d’oro della città.
Con la Parata dei Giganti, in programma sabato 4 maggio con partenza alle 15 da Piazza di Ognissanti, ha inizio l’edizione 2019 di “La Francia in scena”, la stagione artistica dell’Institut Français Italia e dell’Ambasciata di Francia che quest’anno strizza l’occhio alle celebrazioni per il cinquecentenario di Leonardo.
Pittura, teatro e cultura popolare si intrecciano nella performance ideata da Léonard Martin, borsista dell’Accademia di Villa Medici, artista rivelazione in Francia nel 2018 e destinatario di premi di digital e video art, che ha curato l’identità visiva dell’intera rassegna. “Quello che mi interessa è trattare un soggetto colto con un mezzo di espressione popolare”, ha dichiarato Martin: “Creare un contrasto, un anacronismo. Guardare un quadro del Quattrocento non con gli occhi dell’uomo rinascimentale ma con lo sguardo di oggi, come se il tempo non fosse passato, come se fosse sempre presente. Non pensare il dipinto come nel momento in cui è stato realizzato ma reinterpretarlo in chiave contemporanea e multidisciplinare”.
Famosa per l’uso innovativo della prospettiva, la Battaglia di San Romano racconta in forma di trittico una clamorosa vittoria dei fiorentini contro gli acerrimi rivali senesi. Oggi le tre tavole che componevano l’opera sono separate: una si trova agli Uffizi, le altre due alla National Gallery di Londra e al Louvre.
E al formato artistico del trittico si ispira anche il progetto di Martin, che decostruisce il dipinto di Uccello per ricomporlo in modo nuovo: dopo essere stata filmata, la performance fiorentina si trasformerà in una videoinstallazione divisa in tre schermi che in giugno vedremo a Villa Medici a Roma e al Palais de Tokyo di Parigi.
Il richiamo a Leonardo è nella scelta del Rinascimento e di Firenze (che tra l’altro è sede del più antico Institut Français esistente al mondo), oltre che di un’opera che deve molto agli studi del genio vinciano sulla prospettiva. Ma soprattutto, scrivono i curatori, è nello spirito umanista e universalistico della pratica di Martin, che mette insieme pittura, scultura meccanica e cinema di animazione collegando intimamente intelletto e manualità artigianale.
Dal 7 maggio “La Francia in scena” prenderà ufficialmente il via in tutta la penisola: da Venezia a Napoli, eventi di danza, musica, circo contemporaneo, arti visive, teatro, attività artistiche rivolte a bambini e ragazzi porteranno il meglio della cultura d’oltralpe nelle città italiane.
Leggi anche:
• Viva Leonardo! La Francia celebra il genio toscano
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Pittura, teatro e cultura popolare si intrecciano nella performance ideata da Léonard Martin, borsista dell’Accademia di Villa Medici, artista rivelazione in Francia nel 2018 e destinatario di premi di digital e video art, che ha curato l’identità visiva dell’intera rassegna. “Quello che mi interessa è trattare un soggetto colto con un mezzo di espressione popolare”, ha dichiarato Martin: “Creare un contrasto, un anacronismo. Guardare un quadro del Quattrocento non con gli occhi dell’uomo rinascimentale ma con lo sguardo di oggi, come se il tempo non fosse passato, come se fosse sempre presente. Non pensare il dipinto come nel momento in cui è stato realizzato ma reinterpretarlo in chiave contemporanea e multidisciplinare”.
Famosa per l’uso innovativo della prospettiva, la Battaglia di San Romano racconta in forma di trittico una clamorosa vittoria dei fiorentini contro gli acerrimi rivali senesi. Oggi le tre tavole che componevano l’opera sono separate: una si trova agli Uffizi, le altre due alla National Gallery di Londra e al Louvre.
E al formato artistico del trittico si ispira anche il progetto di Martin, che decostruisce il dipinto di Uccello per ricomporlo in modo nuovo: dopo essere stata filmata, la performance fiorentina si trasformerà in una videoinstallazione divisa in tre schermi che in giugno vedremo a Villa Medici a Roma e al Palais de Tokyo di Parigi.
Il richiamo a Leonardo è nella scelta del Rinascimento e di Firenze (che tra l’altro è sede del più antico Institut Français esistente al mondo), oltre che di un’opera che deve molto agli studi del genio vinciano sulla prospettiva. Ma soprattutto, scrivono i curatori, è nello spirito umanista e universalistico della pratica di Martin, che mette insieme pittura, scultura meccanica e cinema di animazione collegando intimamente intelletto e manualità artigianale.
Dal 7 maggio “La Francia in scena” prenderà ufficialmente il via in tutta la penisola: da Venezia a Napoli, eventi di danza, musica, circo contemporaneo, arti visive, teatro, attività artistiche rivolte a bambini e ragazzi porteranno il meglio della cultura d’oltralpe nelle città italiane.
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