Il 19 e il 20 febbraio: #emptyDuomoFI
Gli instagrammers del movimento #empty al Museo dell'Opera del Duomo

#emptyDuomoFI
Ludovica Sanfelice
04/02/2016
Firenze - #emptyDuomoFI sarà la chiave per seguire il gruppo di 12 Instagrammers che a porte chiuse avranno il privilegio di vagare per le sale dello spettacolare Museo dell’Opera del Duomo inaugurato a Firenze da pochi mesi.
Insieme, i fotografi amatoriali contano un milione di followers, una ragione valida per tenere in considerazione la loro creatività e liberarla negli spazi del nuovo polo in assenza di ingorghi e affollamenti da grande pubblico.
A capitanare la spedizione sarà Dave Krugman, proprio il fotografo statunitense che fondò il movimento #empty quando nel 2013 chiese e ottenne una visita a porte chiuse del MET di New York per sperimentarne la più autentica e segreta meraviglia ed estese l’invito ad altri Instagrammers, dando vita ad un’onda digitale basata sulle immagini e sulla loro condivisione, importantissimo ponte di collegamento tra social media e istitituzioni culturali in grado di coinvolgere l’ambita fascia di pubblico dei più giovani e parlare di arte producendone di nuova.
Un’azione entusiasmante a cui ne seguì un’altra e un’altra e un’altra. La Royal Opera House e la Tate a Londra e ancora il Louvre a Parigi, il Bolshoi a Mosca, con digressioni di varia natura come quella strappata dietro le quinte della Frieze Art Fair (#emptyFRIEZE).
In Italia la prima a “chiudere” le porte per aprirsi ai social è stata la Reggia di Venaria Reale (#emptyReggia), la residenza Sabauda Patrimonio dell’UNESCO. A lei si sono poi accodate la Fondazione Prada di Milano e il Museo MADRE di Napoli, ma l’appuntamento fiorentino vanta la prima partecipazione di Krugman che insieme al suo piccolo, potente esercito armato di smartphone ed account Instagram, venerdì 19 febbraio nell’orario di chiusura varcherà le porte del Museo dell’Opera del Duomo per fotografarne ambienti e capolavori e condividere online gli scatti in tempo reale.
Oltre a quello di Dave Krugman, i profili da seguire saranno quelli di Bobby Anwar, Nicola Carmignani, Emilio Chulla, Antonio Ficai, Michele Grimaz, Cris Jimenez, Michael Koller, Laura Masi, Umit Savas, Inna Shnayder e Tiziana Vergari.
Sabato 20 febbraio è anche in programma presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze (Piazza San Giovanni 7) un incontro aperto e gratuito con gli instagrammers intitolato “In & Out Conference” e dedicato alla comunicazione digitale per i musei (ore 11:00). Per partecipare è richiesta l’iscrizione fino all’esaurimento dei posti disponibili. A tutti i partecipanti sarà offerto l’ingresso gratuito al nuovo Museo dell’Opera del Duomo.
Insieme, i fotografi amatoriali contano un milione di followers, una ragione valida per tenere in considerazione la loro creatività e liberarla negli spazi del nuovo polo in assenza di ingorghi e affollamenti da grande pubblico.
A capitanare la spedizione sarà Dave Krugman, proprio il fotografo statunitense che fondò il movimento #empty quando nel 2013 chiese e ottenne una visita a porte chiuse del MET di New York per sperimentarne la più autentica e segreta meraviglia ed estese l’invito ad altri Instagrammers, dando vita ad un’onda digitale basata sulle immagini e sulla loro condivisione, importantissimo ponte di collegamento tra social media e istitituzioni culturali in grado di coinvolgere l’ambita fascia di pubblico dei più giovani e parlare di arte producendone di nuova.
Un’azione entusiasmante a cui ne seguì un’altra e un’altra e un’altra. La Royal Opera House e la Tate a Londra e ancora il Louvre a Parigi, il Bolshoi a Mosca, con digressioni di varia natura come quella strappata dietro le quinte della Frieze Art Fair (#emptyFRIEZE).
In Italia la prima a “chiudere” le porte per aprirsi ai social è stata la Reggia di Venaria Reale (#emptyReggia), la residenza Sabauda Patrimonio dell’UNESCO. A lei si sono poi accodate la Fondazione Prada di Milano e il Museo MADRE di Napoli, ma l’appuntamento fiorentino vanta la prima partecipazione di Krugman che insieme al suo piccolo, potente esercito armato di smartphone ed account Instagram, venerdì 19 febbraio nell’orario di chiusura varcherà le porte del Museo dell’Opera del Duomo per fotografarne ambienti e capolavori e condividere online gli scatti in tempo reale.
Oltre a quello di Dave Krugman, i profili da seguire saranno quelli di Bobby Anwar, Nicola Carmignani, Emilio Chulla, Antonio Ficai, Michele Grimaz, Cris Jimenez, Michael Koller, Laura Masi, Umit Savas, Inna Shnayder e Tiziana Vergari.
Sabato 20 febbraio è anche in programma presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze (Piazza San Giovanni 7) un incontro aperto e gratuito con gli instagrammers intitolato “In & Out Conference” e dedicato alla comunicazione digitale per i musei (ore 11:00). Per partecipare è richiesta l’iscrizione fino all’esaurimento dei posti disponibili. A tutti i partecipanti sarà offerto l’ingresso gratuito al nuovo Museo dell’Opera del Duomo.
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