Dal 23 giugno al 27 settembre
Gli Uffizi alla riscoperta di Piero di Cosimo
Liberazione di Andromeda, 1520 circa, Piero di Cosimo, Galleria degli Uffizi
Ludovica Sanfelice
22/06/2015
Firenze - Malgrado l’apprezzamento espresso dalla critica, l’originale linguaggio elaborato da Piero di Cosimo, è rimasto a lungo avvolto nelle ombre della Storia.
A penalizzarne la fama ha probabilmente contribuito il fatto che l’artista si affacciò sulla scena negli anni in cui a Firenze lavoravano illustri maestri come Sandro Botticelli, Filippino Lippi, Ghirlandaio e Leonardo da Vinci, mentre dalle Fiandre i pittori fiamminghi esercitavano la loro influenza.
D’altra parte fu in tale contesto che Piero elaborò un linguaggio originalissimo orientato all’osservazione della natura mostrando affinità con modelli compositivi tradizionali in cui facevano capolino dettagli insoliti e straordinari.
Da quanto di lui scrisse il Vasari, inclinazioni all’inconsueto erano rintracciabili già nel suo modo selvatico e isolato di condurre l’esistenza, e a raccontarlo, mostrando insieme un’accurata ricostruzione degli studi, dei riferimenti e delle committenze che definirono la sua produzione, sarà la prima retrospettiva monografica dedicata all’opera di di Cosimo in programma alla Galleria degli Uffizi dal 23 giugno al 27 settembre, dopo il debutto in una variante leggermente diversa avvenuto nei mesi scorsi alla National Gallery of Art di Washington.
FOTO: Gli Uffizi omaggiano Piero di Cosimo
A penalizzarne la fama ha probabilmente contribuito il fatto che l’artista si affacciò sulla scena negli anni in cui a Firenze lavoravano illustri maestri come Sandro Botticelli, Filippino Lippi, Ghirlandaio e Leonardo da Vinci, mentre dalle Fiandre i pittori fiamminghi esercitavano la loro influenza.
D’altra parte fu in tale contesto che Piero elaborò un linguaggio originalissimo orientato all’osservazione della natura mostrando affinità con modelli compositivi tradizionali in cui facevano capolino dettagli insoliti e straordinari.
Da quanto di lui scrisse il Vasari, inclinazioni all’inconsueto erano rintracciabili già nel suo modo selvatico e isolato di condurre l’esistenza, e a raccontarlo, mostrando insieme un’accurata ricostruzione degli studi, dei riferimenti e delle committenze che definirono la sua produzione, sarà la prima retrospettiva monografica dedicata all’opera di di Cosimo in programma alla Galleria degli Uffizi dal 23 giugno al 27 settembre, dopo il debutto in una variante leggermente diversa avvenuto nei mesi scorsi alla National Gallery of Art di Washington.
FOTO: Gli Uffizi omaggiano Piero di Cosimo
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 29 marzo al 30 giugno
Raffaello, Tiziano, Rubens. I capolavori di Scipione Borghese alle Gallerie Nazionali d’Arte Antica
-
Milano | In mostra a Milano dal 20 marzo
Ricomposto dopo 500 anni il Polittico Agostiniano, capolavoro di Piero della Francesca
-
Roma | A Roma fino al 23 giugno
Alla Galleria Borghese un Velázquez da Dublino dialoga con Caravaggio
-
Roma | Dal 29 marzo al 30 giugno a Roma
Da Raffaello a Tiziano, 50 gioielli della Galleria Borghese traslocano a Palazzo Barberini