A Firenze dal 20 novembre al 17 febbraio
I fiori di Cai Guo-Qiang, ispirati ai capolavori del Rinascimento, in mostra agli Uffizi
Cai Guo-Qiang, I Modi, 2018, Foto: © Yvonne Zhao. Courtesy Cai Studio
Samantha De Martin
20/11/2018
Firenze - La polvere da sparo incontra i bastoncini d’incenso, i disegni a punta d’argento e soprattutto i fiori, tema puro che ha permesso all'artista di sperimentare con audacia tecniche diverse, tra novità e tradizione.
Che la mostra di Cai Guo-Qiang agli Uffizi, ispirata al Rinascimento fiorentino, sarebbe stato un evento spettacolare si era già intuito domenica scorsa, quando, nel primo pomeriggio, da Piazzale Michelangelo migliaia di fiori e piante rinascimentali ispirati alla flora del Rinascimento e alla Primavera di Botticelli, sotto forma di fuochi d’artificio, hanno colorato il cielo di Firenze, simili a quei colori sparsi sulla tavolozza dai maestri della pittura.
Il percorso, co-curato da Eike Schimdt, direttore degli Uffizi, con Laura Donati e allestito nelle dieci gallerie connesse alle sale caravaggesche, ripercorre il processo creativo dell’artista cinese i cui fiori esprimono al meglio lo spirito del Rinascimento, il desiderio e i piaceri, la connessione con la natura, il risveglio dell’umanità e della percezione del corpo.
Flora Commedia, questo il titolo della mostra, è parte del più ampio progetto “Viaggio di un individuo attraverso la Storia dell’Arte Occidentale” arrivato a Firenze dopo le mostre al Museo Pushkin di Mosca e al Prado di Madrid nel 2017, per proseguire nel 2019 al Museo Archeologico di Napoli e terminare il suo viaggio in Oriente.
Raffinata e complessa, la tecnica pittorica di Cai stabilisce uno scambio con la natura ponendosi in relazione con i capolavori dei grandi maestri del Rinascimento custoditi agli Uffizi e generando una riflessione sul significato dell’arte. Nella prima galleria, collegata alla Sala del Caravaggio, i quattro autoritratti esposti riflettono la tradizione degli autoritratti della prestigiosa collezione delle Gallerie degli Uffizi.
Nella seconda sala, il “Giardino del Rinascimento”, le opere installate a quadreria evocano la disposizione della collezione della famiglia Medici. Mentre il dipinto Study of birds vuole essere un omaggio a Leonardo Da Vinci in occasione del 500esimo anniversario della sua morte.
«Guardando i dipinti dei grandi maestri - commenta l’artista - si sente ancora un calore che viene dallo spirito di fare l’arte oggi e nel passato. Voglio credere che oggi abbiamo ancora questo calore da poter trasmettere ai nostri posteri».
Flora Commedia è accompagnata da un catalogo pubblicato da Giunti editore che include saggi di Eike Schmidt, del curatore Germano Celant, dello storico dell’arte Sir Simon Schama, di Laura Donati e dello stesso artista.
Leggi anche:
• Da Napoli alla Cina nel segno dell'arte antica
• Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi
Che la mostra di Cai Guo-Qiang agli Uffizi, ispirata al Rinascimento fiorentino, sarebbe stato un evento spettacolare si era già intuito domenica scorsa, quando, nel primo pomeriggio, da Piazzale Michelangelo migliaia di fiori e piante rinascimentali ispirati alla flora del Rinascimento e alla Primavera di Botticelli, sotto forma di fuochi d’artificio, hanno colorato il cielo di Firenze, simili a quei colori sparsi sulla tavolozza dai maestri della pittura.
Il percorso, co-curato da Eike Schimdt, direttore degli Uffizi, con Laura Donati e allestito nelle dieci gallerie connesse alle sale caravaggesche, ripercorre il processo creativo dell’artista cinese i cui fiori esprimono al meglio lo spirito del Rinascimento, il desiderio e i piaceri, la connessione con la natura, il risveglio dell’umanità e della percezione del corpo.
Flora Commedia, questo il titolo della mostra, è parte del più ampio progetto “Viaggio di un individuo attraverso la Storia dell’Arte Occidentale” arrivato a Firenze dopo le mostre al Museo Pushkin di Mosca e al Prado di Madrid nel 2017, per proseguire nel 2019 al Museo Archeologico di Napoli e terminare il suo viaggio in Oriente.
Raffinata e complessa, la tecnica pittorica di Cai stabilisce uno scambio con la natura ponendosi in relazione con i capolavori dei grandi maestri del Rinascimento custoditi agli Uffizi e generando una riflessione sul significato dell’arte. Nella prima galleria, collegata alla Sala del Caravaggio, i quattro autoritratti esposti riflettono la tradizione degli autoritratti della prestigiosa collezione delle Gallerie degli Uffizi.
Nella seconda sala, il “Giardino del Rinascimento”, le opere installate a quadreria evocano la disposizione della collezione della famiglia Medici. Mentre il dipinto Study of birds vuole essere un omaggio a Leonardo Da Vinci in occasione del 500esimo anniversario della sua morte.
«Guardando i dipinti dei grandi maestri - commenta l’artista - si sente ancora un calore che viene dallo spirito di fare l’arte oggi e nel passato. Voglio credere che oggi abbiamo ancora questo calore da poter trasmettere ai nostri posteri».
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