Uno studio ha analizzato delle microfratture presenti nelle gambe
L'insostenibile delicatezza del David
![](http://www.arte.it/foto/600x450/74/22081-David_di_Michelangelo.jpg)
Il David di Michelangelo
E. Bramati
03/05/2014
Firenze - Il David di Michelangelo, uno dei capolavori più celebri del Rinascimento italiano, rischia di non potersi più reggere sulle proprie gambe.
Grazie ad uno studio dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (IggCnr) e dell’Università degli Studi di Firenze, sono state evidenziate diverse microfratture nelle estremità inferiori della scultura. Questi danni, già portati alla luce a metà dell'800, sono piuttosto evidenti nella caviglia sinistra e nel tronco destro.
La ricerca, da poco pubblicata sul Journal of Cultural Heritage, è stata svolta per comprendere al meglio i fattori determinanti di questo fenomeno, e poter così preservare l'integrità del David attraverso i metodi più opportuni.
E' stato condotto un esperimento su copie in gesso a scala ridotta, deformate all'interno di una centrifuga. "In differenti prove" ha spiegato Giacomo Corti dell’IggCnr in una nota "le piccole statue sono state sottoposte a una forza centrifuga crescente, rendendo la statua sempre più ‘pesante’, finché gli sforzi gravitazionali superano la resistenza del materiale e si giunge alla rottura".
Dai risultati, confrontati poi con le fratture del David reale, è quindi emerso che sia la stabilità, sia le caratteristiche della deformazione sarebbero dovute all'inclinazione della statua, particolarmente critica laddove superiore ai 15°.
Questa lieve alterazione, secondo Corti, sarebbe legata all'abbassamento non uniforme, con conseguente piccola rotazione del plinto su cui poggia la statua, verificatasi durante la sua permanenza di fronte a Palazzo Vecchio, tra il 1504 e il 1873.
Grazie ad uno studio dell’Istituto di geoscienze e georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche (IggCnr) e dell’Università degli Studi di Firenze, sono state evidenziate diverse microfratture nelle estremità inferiori della scultura. Questi danni, già portati alla luce a metà dell'800, sono piuttosto evidenti nella caviglia sinistra e nel tronco destro.
La ricerca, da poco pubblicata sul Journal of Cultural Heritage, è stata svolta per comprendere al meglio i fattori determinanti di questo fenomeno, e poter così preservare l'integrità del David attraverso i metodi più opportuni.
E' stato condotto un esperimento su copie in gesso a scala ridotta, deformate all'interno di una centrifuga. "In differenti prove" ha spiegato Giacomo Corti dell’IggCnr in una nota "le piccole statue sono state sottoposte a una forza centrifuga crescente, rendendo la statua sempre più ‘pesante’, finché gli sforzi gravitazionali superano la resistenza del materiale e si giunge alla rottura".
Dai risultati, confrontati poi con le fratture del David reale, è quindi emerso che sia la stabilità, sia le caratteristiche della deformazione sarebbero dovute all'inclinazione della statua, particolarmente critica laddove superiore ai 15°.
Questa lieve alterazione, secondo Corti, sarebbe legata all'abbassamento non uniforme, con conseguente piccola rotazione del plinto su cui poggia la statua, verificatasi durante la sua permanenza di fronte a Palazzo Vecchio, tra il 1504 e il 1873.
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Milano | Gli appuntamenti aspettando il 7 dicembre
A suon di musica verso la Grande Brera, un sogno lungo cinquant'anni
-
Firenze | Simone Verde annuncia le prossime novità dei musei fiorentini
Dalla riapertura del Corridoio vasariano a un grande progetto di moda. Ultime novità dagli Uffizi del futuro
-
Roma | Dal 3 luglio al Museo Nazionale Romano e a Palazzo delle Esposizioni
Tra cultura europea e fascino preispanico. A Roma il doppio dialogo di Javier Marín
-
Verbano-Cusio-Ossola | Dal 18 luglio al 25 gennaio a Palazzo San Francesco
I tempi del bello. Da Guido Reni a Magritte, a Domodossola i grandi maestri a confronto con il mondo classico
-
Ferrara | Dal 12 ottobre la seconda tappa di un grande progetto
Rinascimento a Ferrara. Viaggio alla corte degli Estensi
-
Firenze | Completato il riallestimento del Museo della Moda e del Costume
Cinque secoli di moda nel nuovo museo di Palazzo Pitti