Valorizzazione e tutela del patrimonio
Restaurata la vetrata del rosone del Duomo di Firenze
Ph. Alessandro Becattini
Ludovica Sanfelice
04/06/2015
Firenze - La monumentale vetrata del rosone del Duomo di Firenze, realizzata dal maestro vetraio Niccolò di Piero Tedesco su disegno di Lorenzo Ghiberti e raffigurante l’Assunzione della Vergine, recupera le cromie originali nascoste dal tempo e dagli agenti atmosferici grazie ad un restauro condotto dal laboratorio Studio Guido Polloni & C.
L’intervento, commissionato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, ha potuto beneficiare del contributo di Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto “Restituzioni”.
Prima di essere ricollocata sulla facciata della Cattedrale, il pubblico eccezionalmente potrà ammirare l’opera da vicino e apprezzare i risultati del generoso restauro all’interno del Battistero di Firenze dove rimarrà esposta fino all’8 settembre.
La preziosa vetrata istoriata è divisa in 28 pannelli per 6 metri e 16 cm di diametro, corrispondenti alla misura dell’epoca di circa “10 braccia fiorentine”, e oltre all’Assunzione rappresenta anche l’episodio dell’Incoronazione della Vergine.
La scena, nelle intenzioni, inaugurava un ciclo di vetrate che tutt’oggi è considerato tra i più importanti al mondo per l’unità cronologica, per l’alta percentuale di vetri originali e per gli artisti che eseguirono i disegni preparatori. Nel complesso il ciclo avrebbe dovuto tracciare un cammino di fede circolare e leggibile anche a ritroso che, percorrendo la navata centrale, si sarebbe concluso con gli episodi salienti della vita di Cristo illustrati nelle finestre del tamburo della Cupola del Brunelleschi.
Ad oggi, contando la vetrata del rosone, sono state restaurate 32 delle 44 vetrate ancora esistenti.
Consulta anche:
Guida d'arte di Firenze
L’intervento, commissionato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, ha potuto beneficiare del contributo di Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto “Restituzioni”.
Prima di essere ricollocata sulla facciata della Cattedrale, il pubblico eccezionalmente potrà ammirare l’opera da vicino e apprezzare i risultati del generoso restauro all’interno del Battistero di Firenze dove rimarrà esposta fino all’8 settembre.
La preziosa vetrata istoriata è divisa in 28 pannelli per 6 metri e 16 cm di diametro, corrispondenti alla misura dell’epoca di circa “10 braccia fiorentine”, e oltre all’Assunzione rappresenta anche l’episodio dell’Incoronazione della Vergine.
La scena, nelle intenzioni, inaugurava un ciclo di vetrate che tutt’oggi è considerato tra i più importanti al mondo per l’unità cronologica, per l’alta percentuale di vetri originali e per gli artisti che eseguirono i disegni preparatori. Nel complesso il ciclo avrebbe dovuto tracciare un cammino di fede circolare e leggibile anche a ritroso che, percorrendo la navata centrale, si sarebbe concluso con gli episodi salienti della vita di Cristo illustrati nelle finestre del tamburo della Cupola del Brunelleschi.
Ad oggi, contando la vetrata del rosone, sono state restaurate 32 delle 44 vetrate ancora esistenti.
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