Pulitura e ricostruzione riportano a piena leggibilità l’opera risalente al I secolo d.C.
Restaurato il busto di Poppea per gli Uffizi

L.S.
10/09/2013
Firenze - Il busto marmoreo di Poppea, ritratto femminile della dinastia giulio-claudia, viene esposto nel percorso della Galleria degli Uffizi dopo essere stato sottoposto ad un restauro finanziato dalla sezione fiorentina del progetto Italia Nostra.
Nell’opera, presente nelle Collezioni granducali già dal XVII secolo, gli esperti del Settecento riconobbero la moglie di Nerone anche se in realtà si tratta dell’effige di un’ignota matrona vissuta tra il 40 e il 50 d.C.. A dimostrarlo è l’acconciatura tipica del ventennio precedente a quello in cui visse Poppea.
La testa in marmo bianco, inserita su un busto cinquecentesco in marmo venato, che a sua volta poggia su una base sempre di marmo bianco, è stata ricondotta a piena leggibilità attraverso un delicato lavoro di pulitura delle superfici a cui è seguita la ricostruzione di vecchie stuccature nelle zone del naso, del mento, di una guancia e del labbro inferiore. Sulla base di vecchie immagini sono state poi eseguite integrazioni in malta sui riccioli dei capelli e sul collo, infine adeguate cromaticamente al marmo originale.
L’intervento, del costo complessivo di circa 1600 euro, rientra in un più ampio programma di pulitura e valorizzazione dei marmi antichi dei tre Corridoi di Galleria, che ha già restituito splendore al Seneca Morente, alla Giulia Mesa e al Nerone Fanciullo. Nell’agenda 2014, l’associazione Italia Nostra, che promuove la cultura del restauro e della conservazione del patrimonio, si propone inoltre di finanziare il recupero dell’Apollo seduto.
Nell’opera, presente nelle Collezioni granducali già dal XVII secolo, gli esperti del Settecento riconobbero la moglie di Nerone anche se in realtà si tratta dell’effige di un’ignota matrona vissuta tra il 40 e il 50 d.C.. A dimostrarlo è l’acconciatura tipica del ventennio precedente a quello in cui visse Poppea.
La testa in marmo bianco, inserita su un busto cinquecentesco in marmo venato, che a sua volta poggia su una base sempre di marmo bianco, è stata ricondotta a piena leggibilità attraverso un delicato lavoro di pulitura delle superfici a cui è seguita la ricostruzione di vecchie stuccature nelle zone del naso, del mento, di una guancia e del labbro inferiore. Sulla base di vecchie immagini sono state poi eseguite integrazioni in malta sui riccioli dei capelli e sul collo, infine adeguate cromaticamente al marmo originale.
L’intervento, del costo complessivo di circa 1600 euro, rientra in un più ampio programma di pulitura e valorizzazione dei marmi antichi dei tre Corridoi di Galleria, che ha già restituito splendore al Seneca Morente, alla Giulia Mesa e al Nerone Fanciullo. Nell’agenda 2014, l’associazione Italia Nostra, che promuove la cultura del restauro e della conservazione del patrimonio, si propone inoltre di finanziare il recupero dell’Apollo seduto.
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Torino | Dal 9 febbraio al 16 luglio alle Galleria d’Italia
JR in arrivo a Torino per la prima personale in Italia
-
Napoli | Il nuovo volto della villa d’otium dell’antica Oplontis
La Villa di Poppea diventa un museo diffuso: 15 reperti tornano a casa
-
Napoli | La casa simbolo di Pompei riapre dopo 20 anni
Nella domus dei due liberti divenuti ricchi: riapre al pubblico la Casa dei Vettii
-
Milano | Doppio appuntamento in Italia per l’artista francese
JR sbarca a Milano con l'Inside Out Project
-
Milano | Dal 14 al 16 aprile la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano
Torna miart: verso (e oltre) il 2023 in "Crescendo"
-
Roma | Tre mostre da scoprire a Roma
Da Penone a Rubens, il 2023 della Galleria Borghese