A Firenze un importante intervento grazie a Friends of Florence
Restauro in vista per la statua di Leda al Museo Archeologico Nazionale
Statua di Leda, II secolo d.C, marmo, Firenze, Museo Archeologico Nazionale
Samantha De Martin
27/02/2018
Firenze - Avvolta dalle variopinte trame del mito, circondata dalla sua aura di mistero, la statua di Leda, copia romana in marmo del II sec. d.C. di un originale greco di età Ellenistica, è pronta a rifarsi il look.
A restituire l’originaria beltade all'avvenente moglie di Tindaro, sovrano di Sparta, a colei che fece innamorare Zeus, che l’avrebbe a sua volta sedotta sotto le spoglie di cigno magico, madre di Castore e Polluce, ma anche di Elena, sarà un restauro a cura di Daniela Manna e Simona Rindi, diretto da Mario Iozzo e realizzato grazie al sostegno finanziario di Friends of Florence.
La scultura, molto probabilmente esposta per lungo tempo all’aperto, forse in un giardino, non apparteneva alle collezioni mediceo-lorenesi e, priva del numero di inventario, avrebbe forse fatto parte degli arredi del Palazzo della Crocetta, già all’epoca di Cosimo II e Maria Maddalena de’ Medici.
L’intero intervento di ripulitura - che dovrebbe durare circa due mesi - sarà visibile al pubblico del Museo Archeologico Nazionale, offrendo ai visitatori la possibilità di osservare dal vivo un restauro in corso d’opera.
L’area che accoglierà la Leda sarà infatti situata lungo il percorso di visita del Museo. Analisi ed esami condotti con tecniche non invasive consentiranno di far luce su alcuni punti spinosi - non ultimo quello relativo alla testa, forse frutto di una integrazione del XVI secolo - relativi a questo misterioso capolavoro.
Leggi anche:
• Restauro in vista per il Comodo di Cosimo de' Medici
• Inaugura "Restauro aperto": un viaggio per tutti dietro le quinte dell'arte
A restituire l’originaria beltade all'avvenente moglie di Tindaro, sovrano di Sparta, a colei che fece innamorare Zeus, che l’avrebbe a sua volta sedotta sotto le spoglie di cigno magico, madre di Castore e Polluce, ma anche di Elena, sarà un restauro a cura di Daniela Manna e Simona Rindi, diretto da Mario Iozzo e realizzato grazie al sostegno finanziario di Friends of Florence.
La scultura, molto probabilmente esposta per lungo tempo all’aperto, forse in un giardino, non apparteneva alle collezioni mediceo-lorenesi e, priva del numero di inventario, avrebbe forse fatto parte degli arredi del Palazzo della Crocetta, già all’epoca di Cosimo II e Maria Maddalena de’ Medici.
L’intero intervento di ripulitura - che dovrebbe durare circa due mesi - sarà visibile al pubblico del Museo Archeologico Nazionale, offrendo ai visitatori la possibilità di osservare dal vivo un restauro in corso d’opera.
L’area che accoglierà la Leda sarà infatti situata lungo il percorso di visita del Museo. Analisi ed esami condotti con tecniche non invasive consentiranno di far luce su alcuni punti spinosi - non ultimo quello relativo alla testa, forse frutto di una integrazione del XVI secolo - relativi a questo misterioso capolavoro.
Leggi anche:
• Restauro in vista per il Comodo di Cosimo de' Medici
• Inaugura "Restauro aperto": un viaggio per tutti dietro le quinte dell'arte
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Tra città e museo, un itinerario nel segno dei contrasti
Tony Cragg a Roma, dalle piazze del centro alle Terme di Diocleziano
-
Milano | Dal 28 novembre ai Chiostri di Sant’Eustorgio
Il Retablo dei Magi, gioiello fiammingo, svela i suoi colori originali
-
Milano | Dal 30 novembre apre la nuova area del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Nasce PLAYLAB, il museo per i piccoli visitatori, da tre a sei anni
-
Mondo | Fino al 28 febbraio al Museo Nazionale d’Arte di Timisoara
Caravaggio e i capolavori della Collezione Roberto Longhi in mostra in Romania
-
Forlì-Cesena | In mostra dal 22 febbraio al 29 giugno 2025
Dalla maschera al selfie, il ritratto dell’artista al Museo San Domenico di Forlì
-
Mondo | Le mostre in attesa del grande appuntamento di CAMERA nel 2026
Da Santiago del Cile a Torino, la fotografia di Letizia Battaglia in quattro appuntamenti