Riapre al pubblico la Cappella Rucellai e torna visibile il tempietto dell'Alberti

Beni Culturali Firenze |
Tempietto del Santo Sepolcro, particolare
12/02/2013
Firenze - Torna visibile al pubblico da lunedì prossimo a partire dal prossimo 18 febbraio, un piccolo grande capolavoro: il Tempietto del Santo Sepolcro della Cappella Rucellai, a Firenze, un' opera di ridotte dimensioni ma straordinaria per concezione. Fu progettata da Leon Battista Alberti, iniziata nel 1457 e completata una decina di anni dopo, all'interno della Chiesa di San Pancrazio, oggi sede del Museo Marino Marini.
L'architetto fiorentino realizzò il tempietto traendo ispirazione dal Sepolcro di Cristo a Gerusalemme e partendo da una base rettangolare impostata sul rapporto aureo. Su questa base si alzano le pareti scandite da paraste corinzie e rivestite da pannelli quadrati decorati da trenta tarsie marmoree con disegni ornamentali uno diverso dall'altro, ispirati a forme organiche o geometriche. La trabeazione riporta l'iscrizione, in grandi caratteri simili a quelli degli antichi monumenti romani, di un versetto di Matteo. Completano la decorazione della struttura un coronamento composto da una merlatura gigliata e una lanterna. L'opera fu richiesta all'Alberti come propria sepoltura dal ricco mercante fiorentino Giovanni Rucellai, che gli aveva già in passato commissionato la sistemazione del proprio palazzo di famiglia, il Palazzo Rucellai, il completamento della facciata di Santa Maria Novella, e la Loggia Rucellai.
In anteprima, Sabato 16 e domenica 17 febbraio, è programmata un'apertura straordinaria e gratuita del Museo Marini, attraverso il quale sarà possibile accedere alla cappella e al tempietto.
Nicoletta Speltra
L'architetto fiorentino realizzò il tempietto traendo ispirazione dal Sepolcro di Cristo a Gerusalemme e partendo da una base rettangolare impostata sul rapporto aureo. Su questa base si alzano le pareti scandite da paraste corinzie e rivestite da pannelli quadrati decorati da trenta tarsie marmoree con disegni ornamentali uno diverso dall'altro, ispirati a forme organiche o geometriche. La trabeazione riporta l'iscrizione, in grandi caratteri simili a quelli degli antichi monumenti romani, di un versetto di Matteo. Completano la decorazione della struttura un coronamento composto da una merlatura gigliata e una lanterna. L'opera fu richiesta all'Alberti come propria sepoltura dal ricco mercante fiorentino Giovanni Rucellai, che gli aveva già in passato commissionato la sistemazione del proprio palazzo di famiglia, il Palazzo Rucellai, il completamento della facciata di Santa Maria Novella, e la Loggia Rucellai.
In anteprima, Sabato 16 e domenica 17 febbraio, è programmata un'apertura straordinaria e gratuita del Museo Marini, attraverso il quale sarà possibile accedere alla cappella e al tempietto.
Nicoletta Speltra
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Firenze | Un’importante riapertura a Firenze
Nel tempio della scultura del Quattrocento: riapre il salone di Donatello del Museo del Bargello
-
Roma | A Roma dal 17 aprile al 14 settembre
Al Museo Bilotti il mito e il sacro sotto la lente dell'arte contemporanea
-
Brescia | Il maestro americano in mostra a Brescia
Un acrobata della fotografia. Denis Curti racconta Joel Meyerowitz
-
Roma | Anna Bartolozzi Crali racconta il maestro in occasione della mostra in corso al Palazzo Aeronautica
Poeta, grafico, designer. Le tante anime di Tullio Crali, il pittore che amava volare
-
Treviso | Al Museo Gypsotheca Antonio Canova dal 22 giugno all’11 gennaio
Carlo Scarpa e la Biennale. A Possagno un legame da riscoprire attraverso gli artisti della Collezione Gemin, da Klimt a Paul Klee
-
Roma | Una mostra racconta la rivista che fu all'avanguardia negli anni '80
Frigidaire, una rivoluzione tra fumetto e arte