Dal 10 agosto la mostra itinerante in Maremma
Goya in Italia: opere inedite raccontano un viaggio indimenticabile
Francisco Goya y Lucientes, Iam tandem Italiae fugentes prendimus oras, 1771. "Goya in Italia. Due capolavori tra luce e ombra"
Francesca Grego
07/08/2019
Grosseto - Tra il 1770 e il 1771 Francisco Goya soggiornò in Italia per circa 14 mesi: fu un’esperienza molto feconda, che lo portò a contatto con il vivace ambiente artistico di Roma, dove conobbe Giovan Battista Piranesi, Johann Heinrich Fussli e i numerosi pittori spagnoli di stanza nell’Urbe e si lasciò ispirare da maestri del passato come Raffaello, Bernini, Veronese, Reni, Guercino, Rubens. L’avventura terminò in modo rocambolesco con un improvviso ritorno in Spagna e con il pittore braccato dalla polizia pontificia per aver rapito una ragazza di Trastevere destinata al convento. L’ultimo atto di Goya nel Belpaese fu l’invio di una grande tela al concorso indetto per il 1771 dall’Accademia di Belle Arti di Parma. Un’opera che riscosse giudizi lusinghieri, grazie ai quali al rientro in patria l’artista ottenne prestigiose committenze.
Del dipinto sembrava non essere rimasta traccia, fino alla recentissima attribuzione arrivata grazie allo studio approfondito del Cuaderno italiano dell’artista. E così Iam tandem Italiae fugentes prendimus oras – questo il titolo del quadro – è finalmente entrato nel catalogo generale dell’opera di Goya.
Dal 10 agosto potremo ammirarlo in una mostra itinerante in Toscana tra Castiglione della Pescaia, dove sarà presentato per la prima volta al pubblico, il Museo Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia e il Polo Espositivo Clarisse Arte di Grosseto, dove l’evento si concluderà il 30 settembre. Influenzato dalle suggestioni classiche dell’Urbe, il maestro aragonese rappresentò sulla tela destinata all’Accademia di Parma una scena tratta dall’Eneide di Virgilio, con Enea che sbarca sulle coste del Lazio. Nell’esposizione curata dallo storico dell’arte ed esperto di Goya Daniel José Carrasco de Jaime e da Lorenza Mochi Onori, ex direttrice della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini e tra le massime conoscitrici dell’artista, a quest’opera decisiva si affiancherà un altro inedito fresco di attribuzione: si tratta del Ritratto di Don Miguel Cayetano Soler, che testimonia la straordinaria capacità dell’artista di trasferire sulla tela non solo l’aspetto esteriore dei suoi modelli con guizzi di luce e dettagli carichi di significato, ma anche e soprattutto la loro psicologia.
La mostra Goya in Italia. Due capolavori tra luce e ombra è stata resa possibile dal sostegno di Viveterna, azienda impegnata nella valorizzazione del paesaggio toscano attraverso la progettazione di residenze di lusso.
Del dipinto sembrava non essere rimasta traccia, fino alla recentissima attribuzione arrivata grazie allo studio approfondito del Cuaderno italiano dell’artista. E così Iam tandem Italiae fugentes prendimus oras – questo il titolo del quadro – è finalmente entrato nel catalogo generale dell’opera di Goya.
Dal 10 agosto potremo ammirarlo in una mostra itinerante in Toscana tra Castiglione della Pescaia, dove sarà presentato per la prima volta al pubblico, il Museo Archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia e il Polo Espositivo Clarisse Arte di Grosseto, dove l’evento si concluderà il 30 settembre. Influenzato dalle suggestioni classiche dell’Urbe, il maestro aragonese rappresentò sulla tela destinata all’Accademia di Parma una scena tratta dall’Eneide di Virgilio, con Enea che sbarca sulle coste del Lazio. Nell’esposizione curata dallo storico dell’arte ed esperto di Goya Daniel José Carrasco de Jaime e da Lorenza Mochi Onori, ex direttrice della Galleria Nazionale di Palazzo Barberini e tra le massime conoscitrici dell’artista, a quest’opera decisiva si affiancherà un altro inedito fresco di attribuzione: si tratta del Ritratto di Don Miguel Cayetano Soler, che testimonia la straordinaria capacità dell’artista di trasferire sulla tela non solo l’aspetto esteriore dei suoi modelli con guizzi di luce e dettagli carichi di significato, ma anche e soprattutto la loro psicologia.
La mostra Goya in Italia. Due capolavori tra luce e ombra è stata resa possibile dal sostegno di Viveterna, azienda impegnata nella valorizzazione del paesaggio toscano attraverso la progettazione di residenze di lusso.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
I programmi da non perdere dal 2 all’8 dicembre
La settimana dell’arte in tv, dalla Roma di Raffaello ad Artissima 2024
-
Torino | A Torino fino al 12 gennaio 2025
Gentileschi e Van Dyck, alle Gallerie d’Italia un confronto tra capolavori
-
Milano | Dal 15 febbraio a Palazzo Reale
A Milano tutto Casorati in 100 opere
-
Roma | A Roma dal 6 dicembre al 16 febbraio
Un ritrattista alla corte romana. Carlo Maratti in mostra a Palazzo Barberini
-
Milano | Dal 30 novembre apre la nuova area del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci
Nasce PLAYLAB, il museo per i piccoli visitatori, da tre a sei anni
-
Cuneo | Dal 30 novembre al 30 marzo presso il Complesso Monumentale di San Francesco
Da Roma a Cuneo con Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran teatro delle città va in scena in una mostra