Ritornano a Reggio Emilia, dal 22 settembre al 12 dicembre 2011, due opere di Guido Reni realizzate per la città, ma ora conservate altrove. Il Crocifisso (Modena, Galleria Estense) e la Madonna e San Francesco (Bologna, Pinacoteca Nazionale) verranno esposte in Cattedrale e nel Museo Diocesano, rendendo merito al loro valore e ricostruendo una vicenda storica e artistica che ha attraversato il nostro territorio.
È innegabile che vedere un’opera d’arte nel suo contesto ambientale originario ne consenta una più articolata lettura. È con questo intento che il dipinto di Guido Reni raffigurante il Crocifisso verrà ricollocato nella pregevole ancona marmorea che un tempo lo incorniciava. Realizzata per l’Oratorio del SS. Sacramento di Reggio nel 1636, l’opera venne poi requisita nel 1783 da Ercole III d’Este e trasferita nella Galleria ducale di Modena.
Soppresso l’antico oratorio, l’ancona di marmo nero di Portovenere venne rimontata nella cappella Estense della Cattedrale ed è in questo contesto architettonico, restaurato di recente, che si potrà apprezzare il quadro nella splendida unità artistica originaria, ricomposta dopo oltre due secoli.
Parallelamente sarà esposta, presso il Museo Diocesano, la tela raffigurante la Madonna e San Francesco eseguita dal Reni per l’altare della cappella Brami nella basilica della Ghiara e mai giunta a Reggio a causa della morte del pittore nel 1642. Acquisito dallo Stato, il dipinto è oggi conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
L’esposizione reggiana offre l’occasione di accostarsi al raffinato stile dell'ultimo periodo del Reni, anche alla luce dei nuovi studi emersi sulle opere realizzate dall’artista per le chiese della città.
Con il supporto di Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Palazzo Magnani, Festival Francescano, Comitato per il restauro della Cattedrale. Sponsor dell’iniziativa, Ccpl, Coopsette, Ina Assitalia, Tecton.
Il catalogo, edito da Grafiche STEP di Parma, è curato da Stefano Casciu e Tiziano Ghirelli, e contiene saggi di Alberto Cadoppi, Daniela Ferriani, Tiziano Ghirelli, Angelo Mazza, Fernando G. Miele.