Memorie dal 1795
Aperta la capsula del tempo di Boston

Ritratto di Samuel Adams, John Singleton Copley, Museum of Fine Arts, Boston
L.Sanfelice
07/01/2015
Una piccola capsula del tempo, collocata sotto una delle prime pietre su cui è stata edificata la State House di Boston nel 1795 dall’allora governatore Samuel Adams, e rinvenuta lo scorso dicembre nel corso di lavori tesi a risolvere un problema di infiltrazioni d’acqua, è stata aperta durante una conferenza stampa dai curatori del Museum of Fine Arts della città.
All’interno della piccola scatola, sottoposta nelle scorse settimane a raggi X, sono conservati oggetti dell’epoca come una collezione di monete, una medaglia con l’effigie di George Washington, alcune pagine di giornali, una targa d’argento per ricordare la costruzione della State House e la riproduzione di documenti dell’epoca coloniale.
La capsula era stata trovata e disseppellita già una prima volta nel 1855, quando si decise di procedere alla catalogazione del contenuto, alla sostituzione del contenitore nel quale vennero inserite anche altre pagine di giornali dell’epoca, e infine ad una nuova sepoltura.
Dopo il più recente e casuale ritrovamento che rispetto al precedente si è avvalso e si avvarrà della tecnologia, più o meno si procederà obbedendo alla stessa logica, ma prima di ricomporre e tumulare nuovamente la scatola e il materiale conservato al suo interno, verrà allestita una mostra. Un appuntamento singolare e unico che non si ripeterà fino alla prossima fortuita apparizione della capsula.
All’interno della piccola scatola, sottoposta nelle scorse settimane a raggi X, sono conservati oggetti dell’epoca come una collezione di monete, una medaglia con l’effigie di George Washington, alcune pagine di giornali, una targa d’argento per ricordare la costruzione della State House e la riproduzione di documenti dell’epoca coloniale.
La capsula era stata trovata e disseppellita già una prima volta nel 1855, quando si decise di procedere alla catalogazione del contenuto, alla sostituzione del contenitore nel quale vennero inserite anche altre pagine di giornali dell’epoca, e infine ad una nuova sepoltura.
Dopo il più recente e casuale ritrovamento che rispetto al precedente si è avvalso e si avvarrà della tecnologia, più o meno si procederà obbedendo alla stessa logica, ma prima di ricomporre e tumulare nuovamente la scatola e il materiale conservato al suo interno, verrà allestita una mostra. Un appuntamento singolare e unico che non si ripeterà fino alla prossima fortuita apparizione della capsula.
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