ARTAUD, Volti/Labirinti

ARTAUD
28/12/2005
Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano presenta ARTAUD, Volti / Labirinti un “montrage” - dalle parole francesi montage (montaggio) e montrer (mostrare) - multimediale dedicato all’artista/poeta/attore e regista teatrale Antonin Artaud (1896-1948), considerato una delle personalità più sovversive della sua epoca.
L’evento ideato da Jean-Jacques Lebel e realizzato con la partecipazione di Dominique Païni, offre una visione complessiva di tutte le attività creative di Artaud, mettendole in rapporto l’una all’altra e testimoniando la loro stupefacente complessità. Accanto ad un’esclusiva selezione di disegni, di manoscritti, di lettere, di documenti a stampa, di fotografie, in mostra anche alcuni ritratti di Artaud eseguiti dai suoi amici: Jean Dubuffet, Man Ray, Balthus, Eli Lotar, Armand Salacrou, Denise Colomb, Georges Pastier, per citarne alcuni. Una sezione a parte sarà dedicata al rapporto tra Artaud e il teatro.
Un’installazione di Jean-Jacques Lebel replica la stanza dell’ospedale psichiatrico di Rodez dove, a partire dal 1943, Artaud fu sottoposto a cinquantuno sedute di elettroshock.
Per la prima volta in Italia viene presentato il repertorio completo –– delle ventidue apparizioni cinematografiche di Artaud, mostrato da Dominique Païni attraverso un complesso sistema di schermi che riflettono gli uni sugli altri i ruoli interpretati da Artaud, dando vita a un magma incandescente. Si vedrà Artaud non solo nei film più celebri a cui ha preso parte - La Passione di Giovanna d’Arco (1927-28) di Carl T. Dreyer, Napoleone (1927) e Lucrezia Borgia (1935) di Abel Gance, La Leggenda di Liliom (1933) di Fritz Lang, L’Opera da tre soldi (1930) di Georg Wilhelm Pabst - ma anche in numerose altre pellicole, nella maggior parte misconosciute e introvabili, mai viste dopo gli anni Venti e Trenta.
Un’attenzione particolare è riservata ai suoi testi, compresi quelli scritti nella lingua di sua invenzione, sotto la guida del filosofo Gilles Deleuze che dell’opera di Artaud ha fornito una lettura innovatrice.
Il catalogo riccamente illustrato include, oltre ai testi dei due curatori, un’intervista ad André Berne-Joffroy e un importante testo inedito di Paolo Fabbri su Artaud e Van Gogh. Il catalogo è pubblicato dalla casa editrice 5 Continents Editions.
ARTAUD, Volti / Labirinti
Dal 6 dicembre 2005 al 12 febbraio 2006
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano
Orari di apertura: 9.30 – 17.30 da martedì a venerdì
9.30 - 19.00 sabato e domenica
chiuso il lunedì, Natale e 1° gennaio
Ingresso: gratuito
Info tel. 02324377
L’evento ideato da Jean-Jacques Lebel e realizzato con la partecipazione di Dominique Païni, offre una visione complessiva di tutte le attività creative di Artaud, mettendole in rapporto l’una all’altra e testimoniando la loro stupefacente complessità. Accanto ad un’esclusiva selezione di disegni, di manoscritti, di lettere, di documenti a stampa, di fotografie, in mostra anche alcuni ritratti di Artaud eseguiti dai suoi amici: Jean Dubuffet, Man Ray, Balthus, Eli Lotar, Armand Salacrou, Denise Colomb, Georges Pastier, per citarne alcuni. Una sezione a parte sarà dedicata al rapporto tra Artaud e il teatro.
Un’installazione di Jean-Jacques Lebel replica la stanza dell’ospedale psichiatrico di Rodez dove, a partire dal 1943, Artaud fu sottoposto a cinquantuno sedute di elettroshock.
Per la prima volta in Italia viene presentato il repertorio completo –– delle ventidue apparizioni cinematografiche di Artaud, mostrato da Dominique Païni attraverso un complesso sistema di schermi che riflettono gli uni sugli altri i ruoli interpretati da Artaud, dando vita a un magma incandescente. Si vedrà Artaud non solo nei film più celebri a cui ha preso parte - La Passione di Giovanna d’Arco (1927-28) di Carl T. Dreyer, Napoleone (1927) e Lucrezia Borgia (1935) di Abel Gance, La Leggenda di Liliom (1933) di Fritz Lang, L’Opera da tre soldi (1930) di Georg Wilhelm Pabst - ma anche in numerose altre pellicole, nella maggior parte misconosciute e introvabili, mai viste dopo gli anni Venti e Trenta.
Un’attenzione particolare è riservata ai suoi testi, compresi quelli scritti nella lingua di sua invenzione, sotto la guida del filosofo Gilles Deleuze che dell’opera di Artaud ha fornito una lettura innovatrice.
Il catalogo riccamente illustrato include, oltre ai testi dei due curatori, un’intervista ad André Berne-Joffroy e un importante testo inedito di Paolo Fabbri su Artaud e Van Gogh. Il catalogo è pubblicato dalla casa editrice 5 Continents Editions.
ARTAUD, Volti / Labirinti
Dal 6 dicembre 2005 al 12 febbraio 2006
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano
Orari di apertura: 9.30 – 17.30 da martedì a venerdì
9.30 - 19.00 sabato e domenica
chiuso il lunedì, Natale e 1° gennaio
Ingresso: gratuito
Info tel. 02324377
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