Dal 6 al 12 novembre sul piccolo schermo

"Banksy e la ragazza del Bataclan" e i luoghi dell'arte protagonisti della settimana in tv

"Banksy e la ragazza del Bataclan” | Courtesy Rai 5
 

Samantha De Martin

06/11/2023

È il 26 gennaio del 2019 e a Parigi alcuni uomini incappucciati, nascosti dall'oscurità, tagliano con una smerigliatrice l'uscita di emergenza del Bataclan, il teatro dove il 13 novembre del 2015 l'Isis ha compiuto una delle più crudeli stragi terroristiche rivendicate in Europa.
Proprio su quella porta Banksy aveva realizzato La Ragazza Triste, il suo omaggio alle vittime dell'attentato. L'opera sembra sparire nel nulla, tra la rabbia e l’indignazione di milioni di europei. Ma nel giugno del 2020 la scoperta: in un casolare nella provincia di Teramo i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ritrovano la porta del Bataclan avvolta in un lenzuolo. I sospettati vengono arrestati e il 23 giugno 2022 otto persone vengono processate e condannate a scontare fino a due anni di carcere, essendo il furto considerato un oltraggio alle vittime degli attacchi.
Rai 5 ricorda questo episodio attraverso il documentario Banksy e la ragazza del Bataclan, in prima visione mercoledì 8 novembre alle 21.15 su Art Night, a pochi giorni dalla strage del Bataclan.


"Banksy e la ragazza del Bataclan” | Courtesy Rai 5

Diretto da Edoardo Anselmi, prodotto da GA&A Productions e Guilhène Iop per Tinkerland, in coproduzione con ARTE G.E.I.E., RAI Cultura e Luce Cinecittà, in collaborazione con RAI Teche e in associazione con RTS e RTBF, il film è scritto dal regista con Claudio Centioni. Il Comandante della Polizia Giudiziaria francese presente la notte degli attacchi al Bataclan, ma anche uno dei ladri della Ragazza triste, con il principale sospettato di essere il committente del furto, si alterneranno agli altri protagonisti, tra i quali Carmelo Grasso, comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona fino al 2021, Emiliano Ferrante, il Brigadiere dei Carabinieri che ha ritrovato la Ragazza Triste, ma anche un esperto di street art e di Banksy. Oltre a una sociologa della street art e storica dell’architettura urbana, un avvocato esperto di copyright e al battitore d’asta di opere di street art dell'Artcurial di Parigi, a fare da scenario al racconto saranno i tanti misteri e le contraddizioni che ruotano intorno a Banksy.


La Pyramide du Louvre | © 2009 Musée du Louvre | Foto: Stéphane Olivier

Con Sky Arte tra gli scrigni della bellezza
Su Sky Arte la settimana appena cominciata vedrà protagonista i musei, per un viaggio nella bellezza da Caserta al Louvre. Si parte mercoledì 8 alle 16.30 con Louvre - un museo senza tempo, un'immersione nelle profondità del museo parigino attraverso immagini d'archivio e resoconti eccezionali. Attraverso le testimonianze dei tanti uomini e delle donne che hanno contribuito alla sua epopea, attraverso incredibili opere d’arte conservate al suo interno e le riflessioni di esperti e addetti ai lavori pronti a svelare i segreti di un luogo unico al mondo, il pubblico da casa esplorerà ciò che rende ancora oggi questo museo un luogo senza tempo. Sede espositiva tra le più frequentate al mondo, il Louvre non smette di stupire grazie alla straordinaria miniera di capolavori che custodisce fra le sue sale e nei suoi depositi.
Sabato 11 novembre alle 13.20 punteremo a sud verso la Reggia Di Caserta. La serie che apre le porte dei musei italiani in compagnia di Lella Costa ci guiderà tra i tesori del patrimonio culturale, storico, artistico e vegetale del Complesso vanvitelliano.


Reggia di Caserta

La domenica sarà invece all'insegna del mistero. Il 12 novembre alle 19.10 il terzo episodio della serie Masterpiece - L'arte svelata invita a scoprire i misteri celati dietro all' Autoritratto con cappello di feltro grigio di Vincent van Gogh.

Su Arte tv il Museo dell’Africa racconta la storia della colonizzazione in Congo
Ha riaperto le porte a dicembre 2018, ribattezzato AfricaMuseum. Il Museo Reale dell’Africa centrale di Tervuren (in Belgio) si è in parte trasformato e da galleria dei trofei coloniali belgi è diventato un luogo espositivo equilibrato che racconta gli orrori della colonizzazione dando ampio spazio ai rituali e alle tradizioni del Congo e alle installazioni di artisti contemporanei congolesi. Il documentario proposto da Arte tv fino al prossimo 8 dicembre ripercorre la storia della colonizzazione, rilanciando il dibattito sulle possibili restituzioni delle opere d’arte da parte dei paesi colonizzatori.


Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro grigio, 1887 | Courtesy of Munchmuseet, Oslo

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