Cenni biografici
Ritratto di Lucrezia Borgia nella Disputa di Santa Caterina d'Alessandria
11/02/2002
Forse non scopriremo mai se davvero Lucrezia Borgia sia stata quella temibile e bellissima donna che, con fiumi d’inchiostro, biografi e studiosi ci hanno descritta. Di certo sappiamo che visse un’esistenza ricca di forti passioni e di intricate vicende politiche; amore, morte e potere sono gli ingredienti che spiegano l’interesse che da sempre quest’eroina del nostro Rinascimento ha destato nel pubblico. Non sfugga a chi fosse incuriosito da questa affascinante figura lo splendido romanzo storico di Bellonci la quale con insuperata maestria è riuscita a fondere mirabilmente verità storica e verità poetica e a restituirci un’immagine indimenticabile di Lucrezia Borgia e della Ferrara del suo tempo.
Nata nel 1480, terzogenita di Rodrigo Borgia, al secolo Papa Alessandro VI, e di Vannozza Cattanei, sua celebre amante, Lucrezia a soli tredici anni è data in sposa a Giovanni Sforza signore di Pesaro, al fine di ricambiare l’appoggio ricevuto da Rodrigo al momento dell’elezione al soglio pontificio. Ma nel gioco di alleanze dal quale dipendono le sorti dell’Italia alla fine del Cinquecento la posizione filospagnola del Papa non può che risentire del legame con gli Sforza, storicamente vicini alla Spagna. Iniziano quindi gli attacchi pretestuosi a Giovanni Sforza il quale verrà accusato di impotenza al fine di dichiarare nullo il matrimonio con Lucrezia. Si concludono così le prime nozze di Lucrezia, la quale sembra si sia dovuta a quel punto rifugiare in un convento per nascondere la propria gravidanza. All’anno successivo risale un nuovo matrimonio, questa volta con Alfonso d’Aragona, duca di Biselli. A seguito di un agguato, passati solo due anni dalle seconde nozze, Alfonso viene ucciso da un sicario mandato da Cesare Borgia; l’essere destinata in moglie ad Alfonso d’Este, figlio del Duca Ercole I, non serve a placare la sua ira. Appena ventiduenne è già protagonista di discusse vicende ed oggetto di feroci maldicenze, Isabella d’Este ed Elisabetta Gonzaga fin dal principio le si mostrano come acerrime nemiche, contrarie alla vergogna e allo scandalo che queste nozze avrebbero portato alla casa d’Este. Relazioni segrete, avventure scabrose, amori struggenti accompagnano le vicende più o meno “ufficiali” della vita di Lucrezia Borgia. Tra le numerose relazioni che le vengono attribuite quella con Pedro Calderon, uomo di fiducia del padre, ritrovato morto nel Tevere, o quella con Francesco Gonzaga, duca di Mantova e marito di Isabella d’Este, o con il veneziano Pietro Bembo poeta di corte. Durante la sua permanenza a Ferrara un inaspettato cambiamento: Lucrezia sembra divenuta in questi anni donna saggia e tranquilla. Nella corte estense conduce una vita agiata e raffinata, tra letterati di alto livello che la esaltano con versi, canti e madrigali e pittori che realizzano per lei celebri dipinti. Trascorre gli ultimi anni dedicandosi ad opere pie e divenendo oltre che fervente religiosa, anche terziaria francescana. Muore nel 1519 per setticemia da parto.
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