Dal 28 gennaio sui canali social del Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Con il MAXXI alla scoperta dei maestri del contemporaneo, da Ghirri a Schifano

Luigi Ghirri, Ponza, 1986 | Courtesy of Archivio Editoriale Lotus, Milano

 

Samantha De Martin

27/01/2021

Un cantautore, un giornalista, uno scrittore, un critico d’arte per raccontare e interpretare, in cinque appuntamenti, i maestri del contemporaneo.
In attesa di tornare ad accogliere il pubblico tra le sue sale e gli spazi immersivi, le fotografie, le installazioni della mostra Senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, inaugurata a ottobre scorso e temporaneamente sospesa, il MAXXI confida nella rete per far conoscere al pubblico alcune delle ultime acquisizioni del museo, in occasione del suo decennale, rese possibili grazie a un contributo del MiBACT.

A partire da domani, 28 gennaio, tutti i giovedì fino al 25 febbraio, Italia all’asta di Luciano Fabro, Senza titolo di Claudio Parmiggiani, Per Esempio di Mario Schifano, le forografie di Luigi Ghirri e alcune opere di Anna Maria Maiolino saranno poste sotto la lente di alcuni interpreti del nostro tempo, nel corso di cinque episodi trasmessi sui canali social del museo romano.


Luciano Fabro, Italia all’asta, 1994, Ferro verniciato, 355 x 70 x 10 cm | Foto: © Cecilia Fiorenza

L’iniziativa, che rientra nel’edizione 2021 dei #MAXXIlive, realizzata grazie al supporto di Google Arts & Culture, ci porta nella grande storia culturale e artistica raccontata dalla mostra Senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio, permettendoci di cogliere gli aspetti meno noti e inediti dei singoli lavori, per farci respirare il contesto storico e sociale nel quale le opere furono concepite.

Si comincia giovedì 28 alle 18 con il giornalista e direttore de l’Espresso Marco Damilano che contestualizzerà dal punto di vista storico e sociale L’Italia all’asta di Luciano Fabro, parte della serie delle cosiddette Italie, avviata dal maestro dell’Arte povera nel 1968 e incentrata, con un'acuta riflessione sull’identità nazionale, sul tema iconografico della penisola.

Il 4 febbraio, sempre alle 18, si prosegue con un dialogo tra Bartolomeo Pietromarchi, direttore di MAXXI Arte, e lo scrittore Mauro Covacich sull’opera Senza titolo di Claudio Parmiggiani. Accompagnandoci nelle biblioteche invisibili di Parmiggiani, dove il libro diventa figura della mente e della memoria umana, lo scrittore triestino svela il lavoro ideato dall’artista appositamente per il MAXXI. Un'opera fatta di fuoco, fumo e fuliggine che rivelano la sagoma di oggetti assenti.


Claudio Parmiggiani, Senza titolo, 1998-2020 , Fumo e fuliggine su tavola, Collezione MAXXI | Foto: © Cecilia Fiorenza

Il grande pannello intitolato Per Esempio, in cui Mario Schifano sembra tessere un inventario privato di immagini provenienti dai contesti più svariati, sovrapponendo riferimenti alla storia dell’arte (da Andy Warhol a Picasso) e alla politica (i volti di Ronald Reagan e Michail Gorbačëv) sarà illustrato, l’11 febbraio, dal critico e curatore Gianluca Marziani.


Mario Schifano, Per Esempio, 1990, Stampa su PVC e interventi a pittura | Foto: © Cecilia Fiorenza | Courtesy Collezione Jacorossi, Roma

La commistione di linguaggi di diversa provenienza - scultura, fotografia, disegno - nell’opera di Anna Maria Maiolino, artista di origine italiana che vive e lavora in Brasile, sarà al centro dell’incontro con Daniela Collu, in programma il 18 febbraio. L’autrice presenterà al pubblico l'opera dell’artista particolarmente sensibile al significato e all’uso del corpo, soprattutto quello femminile, e alla commistione di differenti linguaggi per tradurre in arte la precarietà della vita umana e della cultura di fronte ai regimi autoritari.


Anna Maria Maiolino, Senza titolo, dalla serie Linea della Vita - Fotopoemazione, 1981/2009, Fotografia b/n, stampa analogica | Courtesy Courtesy l'artista, Collezione Massimo Antichi e Galleria Raffaella Cortese, Milano

Sarà, infine, la fotografia di Luigi Ghirri a chiudere l’agenda digitale di #MAXXIlive. Al maestro di Scandiano il cantautore Vasco Brondi ha dedicato il suo progetto musicale Le luci della centrale elettrica e lo spettacolo Cronache emiliane, nato dallo studio sistematico del lavoro di Ghirri. 
Il 25 febbraio, in compagnia di Brondi seguiremo il maestro della fotografia celebre per il suo sguardo inedito sulla rappresentazione del paesaggio, con le sue immagini liriche e allusive, che non cedono agli stereotipi e accomunate, come scrive lo stesso Ghirri “da un leitmotiv che attraversa tematiche, spazi e oggetti”, legando gli scatti in una sorta di “geografia sentimentale, dove gli itinerari ubbidiscono a strani grovigli del vedere”.



Luigi Ghirri, Trani,1982, il mare dalla Cattedrale | Courtesy Archivio Editoriale Lotus, Milano


 Leggi anche:
• Senzamargine. Passaggi nell'arte italiana a cavallo del millennio

COMMENTI