Entro il 2025 il raddoppio delle Gallerie d’Italia sul territorio nazionale
Da Torino a Napoli, inaugurano a maggio i due nuovi musei di Intesa Sanpaolo
Gallerie d'Italia, Palazzo Turinetti, Torino. Rendering Filippo Bolognese
Francesca Grego
16/03/2022
Grandi manovre nelle sedi espositive di Intesa Sanpaolo: a maggio due nuovi musei vedranno la luce a Torino e a Napoli, mentre è già in cantiere l’ampliamento delle Gallerie d’Italia a Milano e a Vicenza. Il programma è di raddoppiare gli spazi entro il 2025, raggiungendo i 30 mila metri quadri sul territorio nazionale. Intanto da Nord a Sud gli storici teatri della finanza si convertono all’arte con la complicità dell’architetto Michele de Lucchi e del suo studio AMDL Circle, incaricati di trasformare il torinese Palazzo Turinetti e il napoletano Palazzo Piacentini in luoghi di cultura aperti verso la città, pronti ad accogliere mostre temporanee, attività per le scuole, iniziative di ricerca e inclusione sociale. E, naturalmente, a rendere accessibili al pubblico le cospicue collezioni della Banca, composte da oltre 35 mila opere d’arte.
Il primo progetto a essere inaugurato sarà quello torinese, che ospiterà nel centralissimo Palazzo Turinetti di Piazza San Carlo una ricca collezione dedicata ai linguaggi della fotografia e della video arte, sensibili specchi del nostro tempo. Da martedì 17 maggio 10 mila metri quadrati di spazi espositivi distribuiti su cinque piani daranno il benvenuto ai visitatori, svelando l’immenso Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, che conserva ben sette milioni di scatti realizzati tra gli anni Trenta e i Novanta del XX secolo da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane. “La scelta di dedicare questo museo alla fotografia”, ha spiegato Michele Coppola, executive director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d’Italia di Torino, “è nata da un’idea del presidente emerito Giovanni Battista Bazoli: ciascuna delle Gallerie d’Italia deve avere un proprio indirizzo e una propria identità, in un’ottica di complementarietà rispetto alle altre. A Torino la fotografia sarà un modo per affrontare i temi più attuali, dall’ambiente all’inclusione sociale”.
Gallerie d'Italia, Palazzo Turinetti, Torino. Sala Voltata I Courtesy Intesa Sanpaolo
Ma in Piazza San Carlo c'è spazio anche per il passato: insieme alla fotografia e alla video arte scopriremo dipinti, sculture, arazzi e arredi preziosi creati tra il Trecento e il Settecento e appartenenti alle raccolte dell’Istituto, che dialogheranno con le decorazioni tardo barocche del palazzo. Tra queste spiccano le nove grandi tele seicentesche provenienti dall’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto, che occupano un posto d’onore nella storia e nell’identità della Banca.
Un imponente scalone pensato come un luogo di incontro e di socialità, grandi vetrate e pannelli touchscreen, ma soprattutto una gigantesca sala multimediale immersiva dotata di 17 proiettori 4k, ricavata dai vecchi caveau dell’Istituto, caratterizzano il progetto di De Lucchi, che si sviluppa tra il piano nobile del palazzo, tre livelli ipogei e un chiostro all’aperto che ospiterà una libreria, un caffè e un ristorante. La storica Sala dei Trecento, dove un tempo si svolgevano le assemblee della Banca, si trasformerà invece in uno spazio per le mostre temporanee. La prima inaugurerà a maggio contestualmente all’apertura del museo, con una commissione originale di Intesa Sanpaolo affidata al fotografo Paolo Pellegrin e curata da Walter Guadagnini con il contributo di Mario Calabresi. La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia è un reportage sul tema del cambiamento climatico realizzato tra Italia, Islanda, Namibia e Costa Rica, dove il fotografo ha avuto modo di sviluppare una lettura personale e aggiornata dei delicati rapporti tra uomo e ambiente. Dalla guerra alla Luna. 1945-1969, a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso, racconterà invece la ricostruzione del dopoguerra e il miracolo economico, fino alla conquista dello Spazio, attraverso le immagini conservate nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.
Gallerie d'Italia, Palazzo Turinetti, Torino. Sala dei Trecento I Courtesy Intesa Sanpaolo
A Napoli le Gallerie d’Italia raddoppiano con la nuova sede di Palazzo Piacentini,che si aggiunge a Palazzo Zevallos Stigliano portando gli spazi espositivi di Intesa Sanpaolo in città a ben 10 mila metri quadrati. Dal 21 maggio l’edificio dell’ex Banco di Napoli in via Toledo disegnato negli anni Quaranta dal celebre architetto Marcello Piacentini offrirà ai visitatori un viaggio nell’arte di notevole ricchezza e varietà, spaziando dalla Magna Grecia al contemporaneo. Cuore del percorso saranno dipinti e sculture datati tra il XVII e il XX secolo, a partire dal capolavoro assoluto delle collezioni partenopee dell’Istituto, il Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio, l’ultima opera che il maestro dipinse poche settimane prima di trovare la morte. Attorno alla tela del Merisi, nell’itinerario curato da Fernando Mazzocca troveremo le preziose creazioni di Artemisia Gentileschi, Luca Giordano, Gaspar van Wittel, Anton Smink Pitloo, Giacinto Gigante, Domenico Morelli e un importante nucleo di disegni e sculture del napoletano Vincenzo Gemito.
Al secondo piano di Palazzo Piacentini saremo invitati a immergerci in un passato remoto e affascinante o, attraverso un’infilata di sale affacciate su via Toledo, tra le onde di un’arte inquieta e vitale che dal dopoguerra giunge fino al contemporaneo. Splendide ceramiche attiche e magno-greche caratterizzano la storica Collezione Caputi, esposta al pubblico per la prima volta nella sua interezza grazie all’allestimento di Fabrizio Paolucci, mentre opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Mario Schifano, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Giosetta Fioroni, Carol Rama, Afro, Emilio Vedova, Gerhard Richter, Jannis Kounellis, Sol LeWitt sfoderano il lato contemporaneo delle collezioni della Banca in un percorso curato da Luca Massimo Barbero.
Gallerie d'Italia, Palazzo Piacentini, Napoli. Passerella I Courtesy Intesa Sanpaolo
Rispettoso del valore storico di Palazzo Piacentini ma pienamente attuale è anche il rinnovamento architettonico pensato da Michele De Lucchi, che dota l’edificio di tre aule didattiche d’avanguardia, di una biblioteca per la consultazione dei volumi del patrimonio librario di Intesa Sanpaolo e di un grande salone dedicato alle mostre temporanee. Il monumentale atrio di ingresso, inoltre, collega la nuova sede delle Gallerie d’Italia con lo spazio urbano, anche grazie a un bookshop e a un bistrot-caffetteria accessibili liberamente da via Toledo.
Protagonista del primo progetto espositivo del nuovo museo sarà la diciannovesima edizione di Restituzioni, il programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre trent’anni: presto in mostra le opere restaurate nell’ultimo triennio con il contributo dell’Istituto, appartenenti a siti archeologici, musei e luoghi di culto di tutta Italia.
Gallerie d'Italia, Palazzo Piacentini, Napoli. Rendering ristorante I Courtesy Intesa Sanpaolo
Leggi anche:
• Torino - Ecco come sarà il nuovo museo delle Gallerie d'Italia
Il primo progetto a essere inaugurato sarà quello torinese, che ospiterà nel centralissimo Palazzo Turinetti di Piazza San Carlo una ricca collezione dedicata ai linguaggi della fotografia e della video arte, sensibili specchi del nostro tempo. Da martedì 17 maggio 10 mila metri quadrati di spazi espositivi distribuiti su cinque piani daranno il benvenuto ai visitatori, svelando l’immenso Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, che conserva ben sette milioni di scatti realizzati tra gli anni Trenta e i Novanta del XX secolo da una delle principali agenzie di fotogiornalismo italiane. “La scelta di dedicare questo museo alla fotografia”, ha spiegato Michele Coppola, executive director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e direttore delle Gallerie d’Italia di Torino, “è nata da un’idea del presidente emerito Giovanni Battista Bazoli: ciascuna delle Gallerie d’Italia deve avere un proprio indirizzo e una propria identità, in un’ottica di complementarietà rispetto alle altre. A Torino la fotografia sarà un modo per affrontare i temi più attuali, dall’ambiente all’inclusione sociale”.
Gallerie d'Italia, Palazzo Turinetti, Torino. Sala Voltata I Courtesy Intesa Sanpaolo
Ma in Piazza San Carlo c'è spazio anche per il passato: insieme alla fotografia e alla video arte scopriremo dipinti, sculture, arazzi e arredi preziosi creati tra il Trecento e il Settecento e appartenenti alle raccolte dell’Istituto, che dialogheranno con le decorazioni tardo barocche del palazzo. Tra queste spiccano le nove grandi tele seicentesche provenienti dall’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto, che occupano un posto d’onore nella storia e nell’identità della Banca.
Un imponente scalone pensato come un luogo di incontro e di socialità, grandi vetrate e pannelli touchscreen, ma soprattutto una gigantesca sala multimediale immersiva dotata di 17 proiettori 4k, ricavata dai vecchi caveau dell’Istituto, caratterizzano il progetto di De Lucchi, che si sviluppa tra il piano nobile del palazzo, tre livelli ipogei e un chiostro all’aperto che ospiterà una libreria, un caffè e un ristorante. La storica Sala dei Trecento, dove un tempo si svolgevano le assemblee della Banca, si trasformerà invece in uno spazio per le mostre temporanee. La prima inaugurerà a maggio contestualmente all’apertura del museo, con una commissione originale di Intesa Sanpaolo affidata al fotografo Paolo Pellegrin e curata da Walter Guadagnini con il contributo di Mario Calabresi. La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia è un reportage sul tema del cambiamento climatico realizzato tra Italia, Islanda, Namibia e Costa Rica, dove il fotografo ha avuto modo di sviluppare una lettura personale e aggiornata dei delicati rapporti tra uomo e ambiente. Dalla guerra alla Luna. 1945-1969, a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso, racconterà invece la ricostruzione del dopoguerra e il miracolo economico, fino alla conquista dello Spazio, attraverso le immagini conservate nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo.
Gallerie d'Italia, Palazzo Turinetti, Torino. Sala dei Trecento I Courtesy Intesa Sanpaolo
A Napoli le Gallerie d’Italia raddoppiano con la nuova sede di Palazzo Piacentini,che si aggiunge a Palazzo Zevallos Stigliano portando gli spazi espositivi di Intesa Sanpaolo in città a ben 10 mila metri quadrati. Dal 21 maggio l’edificio dell’ex Banco di Napoli in via Toledo disegnato negli anni Quaranta dal celebre architetto Marcello Piacentini offrirà ai visitatori un viaggio nell’arte di notevole ricchezza e varietà, spaziando dalla Magna Grecia al contemporaneo. Cuore del percorso saranno dipinti e sculture datati tra il XVII e il XX secolo, a partire dal capolavoro assoluto delle collezioni partenopee dell’Istituto, il Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio, l’ultima opera che il maestro dipinse poche settimane prima di trovare la morte. Attorno alla tela del Merisi, nell’itinerario curato da Fernando Mazzocca troveremo le preziose creazioni di Artemisia Gentileschi, Luca Giordano, Gaspar van Wittel, Anton Smink Pitloo, Giacinto Gigante, Domenico Morelli e un importante nucleo di disegni e sculture del napoletano Vincenzo Gemito.
Al secondo piano di Palazzo Piacentini saremo invitati a immergerci in un passato remoto e affascinante o, attraverso un’infilata di sale affacciate su via Toledo, tra le onde di un’arte inquieta e vitale che dal dopoguerra giunge fino al contemporaneo. Splendide ceramiche attiche e magno-greche caratterizzano la storica Collezione Caputi, esposta al pubblico per la prima volta nella sua interezza grazie all’allestimento di Fabrizio Paolucci, mentre opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Mario Schifano, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Giosetta Fioroni, Carol Rama, Afro, Emilio Vedova, Gerhard Richter, Jannis Kounellis, Sol LeWitt sfoderano il lato contemporaneo delle collezioni della Banca in un percorso curato da Luca Massimo Barbero.
Gallerie d'Italia, Palazzo Piacentini, Napoli. Passerella I Courtesy Intesa Sanpaolo
Rispettoso del valore storico di Palazzo Piacentini ma pienamente attuale è anche il rinnovamento architettonico pensato da Michele De Lucchi, che dota l’edificio di tre aule didattiche d’avanguardia, di una biblioteca per la consultazione dei volumi del patrimonio librario di Intesa Sanpaolo e di un grande salone dedicato alle mostre temporanee. Il monumentale atrio di ingresso, inoltre, collega la nuova sede delle Gallerie d’Italia con lo spazio urbano, anche grazie a un bookshop e a un bistrot-caffetteria accessibili liberamente da via Toledo.
Protagonista del primo progetto espositivo del nuovo museo sarà la diciannovesima edizione di Restituzioni, il programma di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre trent’anni: presto in mostra le opere restaurate nell’ultimo triennio con il contributo dell’Istituto, appartenenti a siti archeologici, musei e luoghi di culto di tutta Italia.
Gallerie d'Italia, Palazzo Piacentini, Napoli. Rendering ristorante I Courtesy Intesa Sanpaolo
Leggi anche:
• Torino - Ecco come sarà il nuovo museo delle Gallerie d'Italia
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 7 dicembre a Palazzo Chigi di Ariccia
Bernini e la pittura del Seicento, una storia da riscoprire
-
Milano | Dal 15 febbraio a Palazzo Reale
A Milano tutto Casorati in 100 opere
-
Roma | A Roma dal 6 dicembre al 16 febbraio
Un ritrattista alla corte romana. Carlo Maratti in mostra a Palazzo Barberini
-
Milano | A Milano dall’8 dicembre
Apre Palazzo Citterio. La Grande Brera diventa realtà
-
Torino | A Torino fino al 12 gennaio 2025
Gentileschi e Van Dyck, alle Gallerie d’Italia un confronto tra capolavori
-
I programmi da non perdere dal 2 all’8 dicembre
La settimana dell’arte in tv, dalla Roma di Raffaello ad Artissima 2024