Dal 18 al 24 marzo sul piccolo schermo
Dai Preraffaelliti all'arte anarchica di Enrico Baj, la settimana in tv
“L'arte anarchica di Enrico Baj” | Courtesy Rai 5
Samantha De Martin
18/03/2024
Su Rai 5 l'arte anarchica di Enrico Baj
Dame goffe dall’aspetto surreale, generali tronfi, fantocci. Sono le iconiche figure di Enrico Baj che testimoniano l’antimilitarismo e l’odio del pittore milanese per l’autorità. A vent’anni dalla scomparsa e a un secolo dalla nascita (il 31 ottobre 1924), il documentario intitolato L'arte anarchica di Enrico Baj - una produzione 3D Produzioni, in collaborazione con Rai Cultura e Associazione Chiamale Storie e Fondazione Pasquinelli, scritta da Didi Gnocchi e Valeria Parisi - in onda mercoledì 20 marzo alle 21.15 su Rai 5 per “Art Night”, con Neri Marcorè, ci accompagna nella casa di Vergiate. In questa affascinante dimora degli anni Venti, in provincia di Varese, dove Baj viveva con la famiglia, la moglie Roberta custodisce intatta la memoria del marito, regalandoci una visita inedita alla scoperta dell’uomo e dell’artista.
Respirando un’atmosfera autentica impregnata di storia, arte, cultura, tra dipinti, disegni, collages, libri, sculture dell’artista e dei suoi amici, seguiremo il racconto di Roberta Cerini Baj, rievocando eventi e personaggi fondamentali dell’arte della seconda metà del Novecento. Tracce, indizi, spunti riecheggiano in ogni angolo della casa di questo "milanesissimo" che ha viaggiato e vissuto a lungo oltralpe, sempre con lo sguardo aperto al mondo. Il suo racconto si intreccia a quello di André Breton, di Raymond Queneau, di Marcel Duchamp e delle avanguardie internazionali del XX secolo.
“L'arte anarchica di Enrico Baj” | Courtesy Rai 5
In dialogo continuo con Lucio Fontana, Asger Jorn e altri artisti della sua generazione, Baj ha attraversato molti tra i principali movimenti artistici del Novecento, sempre accompagnato dalla libertà nell’utilizzo della materia e nelle infinite tecniche adoperate nel corso del tempo, dal dripping al collage, all’intarsio. Tra gli episodi fondamentali della sua vita, la pubblicazione, nel 1951, del Manifesto tecnico della Pittura nucleare, scritto insieme a Sergio Dangelo.
Della realtà post-bellica dominata dalla paura della bomba, del comunismo, Baj, attraverso la sua arte ludica, ha sempre colto le contraddizioni. Nel 1972 realizza I funerali dell’anarchico Pinelli, le cui figure sono ispirate alla Guernica di Picasso, artista al quale guarda con ammirazione e “imitazione”. Dell’opera - che avrebbe dovuto essere al centro di una grande mostra a Palazzo Reale, sospesa in seguito all’assassinio del Commissario Calabresi - per anni è stata vietata l’esposizione pubblica. Oggi giace nei depositi della Galleria Marconi, in attesa di essere resa fruibile ai visitatori.
I Preraffaelliti, Guido Reni, Vermeer su Sky Arte
La perfezione delle forme e la capacità di evocare atmosfere quasi astratte costituiscono gli aspetti più accattivanti della poetica di Guido Reni, punto di partenza per la realizzazione di capolavori passati alla storia. A ripercorrere la vicenda del “divino Guido”, tra i più alti esponenti del classicismo seicentesco, sarà l’episodio della serie Grandi Maestri, in onda su Sky Arte martedì 19 marzo. Daniele Benati e Barbara Ghelfi illustreranno al pubblico da casa opere-manifesto come l’Aurora al Palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma, l’affresco Gloria di san Domenico, presso la Basilica di San Domenico a Bologna, e la Strage degli Innocenti, gioiello della Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Guido Reni, La strage degli innocenti, 1611. Pinacoteca Nazionale di Bologna
Giovedì 21, in prima visione, Preraffaelliti. Rinascimento Moderno ci condurrà, in compagnia di Jane Alexander, alla scoperta della mostra dedicata alla Confraternita dei Preraffaelliti. Ritroveremo i ribelli dell'arte inglese dell'Ottocento ai Musei Civici San Domenico di Forlì. Il movimento artistico attecchito a metà Ottocento con lo scopo di rinnovare la pittura inglese, in opposizione alle rigidi norme della Royal Academy, influenzò in modo determinante la stagione europea del simbolismo. Gli spettatori faranno un viaggio tra dipinti, sculture, stampe, fotografie, ceramiche e manoscritti, assaporando la storia del movimento al quale aderirono maestri come John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti.
Restiamo su Sky Arte. Il giovedì prosegue, alle 21.15, con Masterpiece - L'arte svelata. Il primo episodio svela i segreti celati dietro La Ragazza con l'Orecchino di Perla di Johannes Vermeer. Definito dal pubblico “il dipinto più iconico dei Paesi Bassi”, il quadro viene esaminato da un’équipe di esperti, impegnati a rispondere a un preciso quesito: in che modo e impiegando quali tecniche Vermeer è riuscito a rendere la tela così luminosa? Una questione affrontata combinando le dotazioni tecniche contemporanee con lo studio del passato.
Johannes Vermeer, La ragazza con l'orecchino di perla, 1664-67, Mauritshuis, L'Aia
Un tuffo nel contemporaneo ci conduce tra gli interventi dello street artist più famoso nonostante la sua identità rimanga ancora un mistero. Vandalismo o genialità? La risposta, domenica 24 marzo alle 16.30, al documentario Banksy - L'arte della Ribellione.
Su Arte tv Banksy e la Ragazza del Bataclan
La notte del 26 gennaio 2019, a Parigi, tre uomini incappucciati rubano la porta dell'uscita di emergenza del Bataclan, sulla quale lo street artist più famoso al mondo aveva dipinto la Ragazza Triste, in memoria delle vittime degli attacchi terroristici del novembre 2015.
All’indomani dal suo ritrovamento scatta una contesa legale: a chi appartiene questa icona? Su Arte tv il documentario Banksy e la Ragazza del Bataclan ripercorre il viaggio tormentato dell’opera più simbolica di Banksy attraverso le testimonianze esclusive degli investigatori e dei responsabili del furto, con il contributo di esperti d'arte e di copyright.
Per quanto possa sembrare assurdo, l'uscita d'emergenza di una sala da concerti può cambiare il destino di una comunità e diventare il simbolo di un'intera nazione. Nella società dell'immagine e dei consumi anche un'icona può assumere valore di mercato e accendere i desideri più reconditi.
Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente, Biella. Allestimento opere di Jago
Su Cusano Italia Tv il talk Pistoletto/Jago
Giovedì 21 marzo dalle ore 21.30 sul canale in chiaro 122 DT (Cusano Italia TV) sarà trasmesso il talk Pistoletto/Jago all’interno del programma Stato dell’Arte scritto e condotto da Cesare Biasini Selvaggi.
La puntata introduce il pubblico a una speciale visita a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, luogo dove convergono artisti, scienziati, attivisti, imprenditori, studiosi, amministratori, città dove l’arte è vissuta e insegnata come strumento di trasformazione della società in senso responsabile.
Il curatore Piernicola Maria Di Iorio ci accompagnerà in visita alla mostra Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente in corso a Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero di Biella fino al prossimo 1° aprile.
Lo speciale si conclude con il momento clou più atteso, ovvero il confronto a tutto tondo Pistoletto/Jago.
Dame goffe dall’aspetto surreale, generali tronfi, fantocci. Sono le iconiche figure di Enrico Baj che testimoniano l’antimilitarismo e l’odio del pittore milanese per l’autorità. A vent’anni dalla scomparsa e a un secolo dalla nascita (il 31 ottobre 1924), il documentario intitolato L'arte anarchica di Enrico Baj - una produzione 3D Produzioni, in collaborazione con Rai Cultura e Associazione Chiamale Storie e Fondazione Pasquinelli, scritta da Didi Gnocchi e Valeria Parisi - in onda mercoledì 20 marzo alle 21.15 su Rai 5 per “Art Night”, con Neri Marcorè, ci accompagna nella casa di Vergiate. In questa affascinante dimora degli anni Venti, in provincia di Varese, dove Baj viveva con la famiglia, la moglie Roberta custodisce intatta la memoria del marito, regalandoci una visita inedita alla scoperta dell’uomo e dell’artista.
Respirando un’atmosfera autentica impregnata di storia, arte, cultura, tra dipinti, disegni, collages, libri, sculture dell’artista e dei suoi amici, seguiremo il racconto di Roberta Cerini Baj, rievocando eventi e personaggi fondamentali dell’arte della seconda metà del Novecento. Tracce, indizi, spunti riecheggiano in ogni angolo della casa di questo "milanesissimo" che ha viaggiato e vissuto a lungo oltralpe, sempre con lo sguardo aperto al mondo. Il suo racconto si intreccia a quello di André Breton, di Raymond Queneau, di Marcel Duchamp e delle avanguardie internazionali del XX secolo.
“L'arte anarchica di Enrico Baj” | Courtesy Rai 5
In dialogo continuo con Lucio Fontana, Asger Jorn e altri artisti della sua generazione, Baj ha attraversato molti tra i principali movimenti artistici del Novecento, sempre accompagnato dalla libertà nell’utilizzo della materia e nelle infinite tecniche adoperate nel corso del tempo, dal dripping al collage, all’intarsio. Tra gli episodi fondamentali della sua vita, la pubblicazione, nel 1951, del Manifesto tecnico della Pittura nucleare, scritto insieme a Sergio Dangelo.
Della realtà post-bellica dominata dalla paura della bomba, del comunismo, Baj, attraverso la sua arte ludica, ha sempre colto le contraddizioni. Nel 1972 realizza I funerali dell’anarchico Pinelli, le cui figure sono ispirate alla Guernica di Picasso, artista al quale guarda con ammirazione e “imitazione”. Dell’opera - che avrebbe dovuto essere al centro di una grande mostra a Palazzo Reale, sospesa in seguito all’assassinio del Commissario Calabresi - per anni è stata vietata l’esposizione pubblica. Oggi giace nei depositi della Galleria Marconi, in attesa di essere resa fruibile ai visitatori.
I Preraffaelliti, Guido Reni, Vermeer su Sky Arte
La perfezione delle forme e la capacità di evocare atmosfere quasi astratte costituiscono gli aspetti più accattivanti della poetica di Guido Reni, punto di partenza per la realizzazione di capolavori passati alla storia. A ripercorrere la vicenda del “divino Guido”, tra i più alti esponenti del classicismo seicentesco, sarà l’episodio della serie Grandi Maestri, in onda su Sky Arte martedì 19 marzo. Daniele Benati e Barbara Ghelfi illustreranno al pubblico da casa opere-manifesto come l’Aurora al Palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma, l’affresco Gloria di san Domenico, presso la Basilica di San Domenico a Bologna, e la Strage degli Innocenti, gioiello della Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Guido Reni, La strage degli innocenti, 1611. Pinacoteca Nazionale di Bologna
Giovedì 21, in prima visione, Preraffaelliti. Rinascimento Moderno ci condurrà, in compagnia di Jane Alexander, alla scoperta della mostra dedicata alla Confraternita dei Preraffaelliti. Ritroveremo i ribelli dell'arte inglese dell'Ottocento ai Musei Civici San Domenico di Forlì. Il movimento artistico attecchito a metà Ottocento con lo scopo di rinnovare la pittura inglese, in opposizione alle rigidi norme della Royal Academy, influenzò in modo determinante la stagione europea del simbolismo. Gli spettatori faranno un viaggio tra dipinti, sculture, stampe, fotografie, ceramiche e manoscritti, assaporando la storia del movimento al quale aderirono maestri come John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti.
Restiamo su Sky Arte. Il giovedì prosegue, alle 21.15, con Masterpiece - L'arte svelata. Il primo episodio svela i segreti celati dietro La Ragazza con l'Orecchino di Perla di Johannes Vermeer. Definito dal pubblico “il dipinto più iconico dei Paesi Bassi”, il quadro viene esaminato da un’équipe di esperti, impegnati a rispondere a un preciso quesito: in che modo e impiegando quali tecniche Vermeer è riuscito a rendere la tela così luminosa? Una questione affrontata combinando le dotazioni tecniche contemporanee con lo studio del passato.
Johannes Vermeer, La ragazza con l'orecchino di perla, 1664-67, Mauritshuis, L'Aia
Un tuffo nel contemporaneo ci conduce tra gli interventi dello street artist più famoso nonostante la sua identità rimanga ancora un mistero. Vandalismo o genialità? La risposta, domenica 24 marzo alle 16.30, al documentario Banksy - L'arte della Ribellione.
Su Arte tv Banksy e la Ragazza del Bataclan
La notte del 26 gennaio 2019, a Parigi, tre uomini incappucciati rubano la porta dell'uscita di emergenza del Bataclan, sulla quale lo street artist più famoso al mondo aveva dipinto la Ragazza Triste, in memoria delle vittime degli attacchi terroristici del novembre 2015.
All’indomani dal suo ritrovamento scatta una contesa legale: a chi appartiene questa icona? Su Arte tv il documentario Banksy e la Ragazza del Bataclan ripercorre il viaggio tormentato dell’opera più simbolica di Banksy attraverso le testimonianze esclusive degli investigatori e dei responsabili del furto, con il contributo di esperti d'arte e di copyright.
Per quanto possa sembrare assurdo, l'uscita d'emergenza di una sala da concerti può cambiare il destino di una comunità e diventare il simbolo di un'intera nazione. Nella società dell'immagine e dei consumi anche un'icona può assumere valore di mercato e accendere i desideri più reconditi.
Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente, Biella. Allestimento opere di Jago
Su Cusano Italia Tv il talk Pistoletto/Jago
Giovedì 21 marzo dalle ore 21.30 sul canale in chiaro 122 DT (Cusano Italia TV) sarà trasmesso il talk Pistoletto/Jago all’interno del programma Stato dell’Arte scritto e condotto da Cesare Biasini Selvaggi.
La puntata introduce il pubblico a una speciale visita a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, luogo dove convergono artisti, scienziati, attivisti, imprenditori, studiosi, amministratori, città dove l’arte è vissuta e insegnata come strumento di trasformazione della società in senso responsabile.
Il curatore Piernicola Maria Di Iorio ci accompagnerà in visita alla mostra Banksy, Jago, TvBoy e altre storie controcorrente in corso a Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero di Biella fino al prossimo 1° aprile.
Lo speciale si conclude con il momento clou più atteso, ovvero il confronto a tutto tondo Pistoletto/Jago.
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